In mostra a Firenze cento opere di Jenny Saville

Dal 30 settembre Firenze accoglierà le opere della grande artista britannica

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 agosto 2021 01:19
In mostra a Firenze cento opere di Jenny Saville

 Jenny Saville, una delle più grandi pittrici viventi, sarà oggetto di un progetto espositivo ideato e curato da Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento, in collaborazione con alcuni dei maggiori musei della città L'esposizione attraverso un approccio retrospettivo, presenterà dipinti e disegni degli anni '90 e lavori realizzati appositamente per la mostra.

L'artista trascende i limiti tra figurativo e astratto, tra informale e gestuale, riuscendo a trasfigurare la cronaca in un’immagine universale, un umanesimo contemporaneo che rimette al centro della storia dell’arte la figura, sia essa un corpo o un volto, per dare immagine alle forze che agiscono dentro e contro di noi. Come nessun altro artista del nostro tempo si è lasciata alle spalle il postmoderno per ricostruire un serrato dialogo con la grande tradizione pittorica europea in costante confronto con il modernismo di Willem de Kooning e Cy Twombly e la ritrattistica di Pablo Picasso e Francis Bacon.

Il percorso di mostra delinea la forte correlazione tra Jenny Saville e i maestri del Rinascimento italiano, in particolare con alcuni grandi capolavori di Michelangelo. Emergono alcuni dati, come la misura monumentale dei dipinti, tratto distintivo del linguaggio figurativo dell’artista fin dai primi anni della sua carriera, così come la sua ricerca incentrata sul corpo, sulla carne, e su soggetti femminili nudi, mutilati o schiacciati dal peso e dall’esistenza.

Nelle sale del Museo Novecento, tra piano terra e primo piano, sarà esposta una serie cospicua di dipinti e disegni, circa un centinaio di opere di medio e grande formato che coprono un ampio arco di tempo, che va dagli inizi degli anni Duemila fino a questi ultimi mesi. Nel loggiato esterno del museo sarà aperta una vetrina affacciata sulla piazza per rendere visibile sia di giorno che di notte un dipinto di grande formato esposto sopra l’altare all’interno della ex chiesa dello Spedale, un ritratto monumentale di Rosetta II (2000-06), una giovane donna non vedente conosciuta dall’artista e ritratta come un cantore cieco o una mistica in estatica concentrazione. Un confronto fortemente voluto e ricercato dal direttore del museo con il Crocifisso ligneo di Giotto sospeso al centro della navata di Santa Maria Novella, ben visibile fin dall’esterno del sagrato quando il portale della basilica domenicana si trova aperto.

Altre opere poi saranno esposte nei musei della città: il grande dipinto Fulcrum (1998-99) sarà nel salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio; Study for Pietà (2021) al Museo dell'Opera del Duomo di Firenze nella sala dove si conserva la Pietà Bandini (c. 1547-55); il quadro The Mothers (2011) sarà messo in relazione a due dipinti presentati nella Pinacoteca del Museo degli Innocenti, la Madonna col Bambino (1445-50 ca.) di Luca della Robbia e la Madonna col Bambino e un angelo (1465-76); infine, i disegni Saville Study for Pietà I (2021) e Mother and Child Study II (2009) vogliono essere un omaggio ai disegni e ai bozzetti michelangioleschi (1517-1520) nelle sale di Casa Buonarroti

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