Il Tirreno: deturpata l'insegna della redazione del giornale a Montecatini

Nei giorni scorsi ignoti avevano imbrattato anche quella di Piombino. Le parole del direttore Fabrizio Brancoli contro la campagna d'dio sui social. La solidarietà dell'Ordine dei giornalisti nazionale e della Toscana e Ast. Enrico Rossi: "Atto grave prendere di mira la libertà di stampa"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 novembre 2019 09:08
Il Tirreno: deturpata l'insegna della redazione del giornale a Montecatini

"Al buio, ben nascosti -dichiara all'agenzia Ansa Fabrizio Brancoli, Direttore del Tirreno- da persone che non sanno confrontarsi civilmente, hanno scritto una parola, un insulto su una targa. Quanto vale, quanto pesa, un fatto del genere? È un gesto piccolo per le sue conseguenze, miserabile per il suo intento ma pericoloso per il suo potenziale. È un’avvisaglia, una pessima previsione meteo per il clima di una comunità. Purtroppo accade a Piombino, dove una richiesta di conferire la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre è, per il momento, stata respinta dall’amministrazione comunale. Il Tirreno racconta la realtà e dà voce a tutti i suoi protagonisti. Sostiene le proprie opinioni, accoglie quelle altrui, fa informazione professionale e crede nella libertà. È il suo dovere; è anche il suo diritto. Un diritto-dovere che viene esercitato a testa alta, e non ci sono gesti vigliacchi che cambieranno questa cosa".

Solidarietà alla redazione del giornale livornese viene espressa dall'Ordine dei giornalisti della Toscana, da Elisabetta Cosci, vicepresidente dell'Ordine nazionale dei giornalisti e dai componenti toscani del consiglio nazionale.

L'Associazione Stampa Toscana esprime piena solidarietà al direttore Fabrizio Brancoli e a tutti i colleghi de Il Tirreno per la scritta intimidatoria e offensiva vergata sulla redazione di Piombino. E' sempre intollerabile l'attacco a un giornale, ma in questo caso l'indignazione è ancora più forte perché sembra che il gesto vile s'inserisca nella polemica sulla proposta di conferire la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre, vittima di minacce razziste e costretta, ora, ad essere scortata dai carabinieri. L'Associazione Stampa Toscana invita anche le istituzioni a reagire e a esprimere forte vicinanza a Il Tirreno e al suo direttore e si augura che le forze dell'ordine riescano a individuare le mani e le menti che hanno voluto offendere il giornale e i sentimenti di libertà e di democrazia che esprime da sempre.

Solidarietà è stata espressa dal presidente della Regione Enrico Rossi: "Come rileva lo stesso giornale - afferma Rossi - si tratta di un episodio grave, che può apparire limitato ma che non può e non deve essere trascurato, perchè si inserisce in un clima di odio e inciviltà che cova e rischia, se non contrastato, di diffondersi come un virus che ammorba e minaccia il nostro vivere civile e la nostra democrazia. Un fatto che si verifica all'indomani delle polemiche suscitate dal no dell'amministrazione comunale alla cittadinanza alla senatrice Liliana Segre, ed è doppiamente vile, perchè fomenta l'odio e prende di mira un valore fondamentale, tutelato dalla nostra Costituzione, come la libertà di stampa".

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