Comune di Firenze: 10 anni per recuperare 40 milioni di euro di stipendi non dovuti

Grazie al "riassorbimento" delle risorse destinate all''integrativo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 aprile 2016 18:37
Comune di Firenze: 10 anni per recuperare 40 milioni di euro di stipendi non dovuti

(DIRE) Firenze, 1 apr. - Un piano di recupero da oltre 40 milioni di euro spalmato in un decennio. Dieci anni in avanti per compensare i dieci passati, quella forbice temporale che va dal 2004 al 2014 che prima il Mef, poi la procura della Corte dei Conti, hanno contestato al Comune di Firenze. La materia e'' complessa, riguarda altri grandi municipi (come Roma) e ruota attorno alla compensazione dei fondi integrativi del personale comunale. Troppi quelli dati da Palazzo Vecchio ai propri dipendenti nell''arco di tempo contestato e sotto esame (con dirigenti ed ex dirigenti a giudizio davanti ai giudici contabili).

Il punto non sta tanto nella parte fissa della contrattazione decentrata di secondo livello, piuttosto nella fetta variabile del salario accessorio: premi, indennizzi, produttivita''. Il Salva Roma, che ha sancito per i comuni l''obbligo di rientro vincolando pero'' l''imperativo al futuro, ci ha messo una pezza; i tribunali hanno stabilito che per i recuperi di cassa non si puo'' procedere con la messa in mora delle buste paga dei singoli lavoratori.

Da qui la scelta di Palazzo Vecchio, che prima ha messo nero su bianco la cifra da recuperare (40.049.911,19 dei 44.528.588,01, visto che circa 4,5 milioni sono stati neutralizzati "con le economia accertate" degli anni 2010-2014), poi ha tracciato la strategia: il grosso delle somme "indebitamente erogate" (40 milioni) sara'' recuperato grazie al "riassorbimento" delle risorse destinate alle partite dei prossimi anni sull''integrativo. In pratica restituire domani le somme ingiustamente percepite ieri: "10 annualita''", dieci rate da circa 4 milioni a partire dal fondo 2015, come chiarisce il provvedimento dirigenziale del 25 febbraio 2016, firmato dal direttore generale, l''ingegner Giacomo Parenti.

L''atto, inoltre, stabilisce che "il piano di recupero sara'' annualmente soggetto a verifica"; il meccanismo, cioe'', potrebbe beneficiare di "eventuali e ulteriori economie che potranno essere destinate a compensazione degli importi da recuperare in sede di accordo annuale". Insomma altri sconti possibili in arrivo per i dipendenti, visto che l''amministrazione, come spiegano alla ''Dire'' da Palazzo Vecchio, potra'' alleggerire il carico sull''integrativo "compensando, anno dopo anno, con i risparmi di spesa certificati dai servizi di gestione, come previsto dalla legge".

A fianco di questo provvedimento il Comune, lo scorso dicembre, ha licenziato, via delibera, il piano triennale di previsione per la razionalizzazione e la riqualificazione della spesa 2015-2017: qui si parla di 18.995.211 di euro. Delibera e provvedimento dirigenziale sono due cose distinte, operano su temi diversi. Tuttavia annualmente, come scritto in delibera, "il totale dei risparmi effettivi sara'' rendicontato". Ed e'' qui, chiariscono ancora le fonti di Palazzo Vecchio, che i due provvedimenti "potrebbero avere un punto di contatto, nella misura in cui le economie certificate potranno essere dirottate per compensare" i 40 milioni di ammanco. E i sindacati? Per adesso stanno alla finestra, cercando di capire la vera portata del segno meno sull''integrativo. Per questo assume un ruolo chiave la contrattazione della parte variabile del fondo sul 2015: il primo passo del piano di recupero, infatti, segnera'' tutto il cammino. (Dig/ Dire)

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