Firenze, 9 settembre 2024 – Nonostante l’ondata di maltempo che ha creato disagi diffusi, annunciata dall'allerta arancione diramata dal sistema di Protezione Civile della Regione Toscana, il bilancio dei Consorzi di Bonifica della Toscana è chiaro: il reticolo idraulico della regione ha retto bene alle piogge intense. Ieri in 12 ore sono caduti fino a 150 mm di pioggia, un valore nettamente superiore rispetto alla media delle precipitazioni che a settembre è di 75 mm a Firenze, 86 mm a Prato e 99 mm a Pistoia.
«Abbiamo registrato una sostanziale tenuta di fiumi e torrenti, nonostante le piogge e i fenomeni intensi rilevati in buona parte della regione, soprattutto nella parte nord della Toscana, sulla costa e nell’interno – commenta Marco Bottino presidente di Anbi Toscana -. È stato un momento complesso e siamo vicino a chi subìto danni e disagi: allagamenti hanno interessato un po’ tutta la regione ma si tratta di eventi non legati al reticolo ma alle criticità sui sistemi di fognatura che non sono riusciti a gestire l’ingente quantità di acqua piovana che si è rovesciata sul territorio. I Vigili del Fuoco sono stati inoltre chiamati a intervenire su alcuni tratti tombati di corsi d’acqua minori, non di competenza dei Consorzi».
Per quanto riguarda il Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, non si sono verificati problemi di rilievo nella gestione del reticolo idraulico di competenza sulle province di Lucca, Massa Carrara, Pisa e Pistoia. Le squadre di tecnici hanno monitorato costantemente la situazione verificando il livello dei corsi d’acqua che è sempre rimasto sotto il livello di guardia. Sono serviti invece alcuni interventi sugli impianti idrovori: la prima vera pioggia di fine estate, infatti, ha trascinato con sé tutto il materiale che si era depositato nei mesi scorsi che è finito poi nell’alveo dei canali. I tecnici si sono attivati per effettuare delle pulizie localizzate sulle griglie così da rimuovere parte del materiale trasportato dai fiumi e consentire il funzionamento a pieno regime degli impianti idrovori.
Approfondimenti
Sul territorio del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno le precipitazioni non sono state di particolare entità se si esclude l'area dell'alto Casentino. Oggi, i tecnici del Consorzio hanno comunque effettuato sopralluoghi e ricognizioni in tutte le vallate. Fortunatamente non si registra nessun danno importante neppure alle opere idrauliche.
Nel comprensorio del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno i fiumi hanno raggiunto livelli alti ma anche nelle zone interessate da allagamenti i corsi d'acqua non hanno destato particolare attenzione: ad essere andati in crisi sono il sistema di fognatura e, in alcuni casi, i tratti tombati su fossi minori. Attivo il monitoraggio e vigilanza dei livelli dei corsi d'acqua, dai principali affluenti dell'Arno come Bisenzio e Ombrone Pistoiese e di tutto il reticolo minore, in particolare nel pistoiese, a Prato e nella Piana Fiorentina.
In serata è entrato in funzione l’impianto idrovoro di Castelletti a Signa (FI) che solleva le acque del reticolo minore di Prato nell'Ombrone. Squadre di operatori e tecnici in reperibilità hanno verificato il corretto funzionamento di tutte le opere e sistemazioni idrauliche e sono interventi sul campo, come all'impianto idrovoro sul torrente Senice, a Quarrata (PT), dove è stato risolto un problema allo sgrigliatore. Tecnici del Consorzio hanno inoltre supportato il Comune di Pistoia nel monitoraggio della Settola.
Nella serata di domenica, il Consorzio è intervenuto per la risoluzione di piccole problematiche dovute alla caduta di alcune piante in alveo ed accumulo di materiale a monte di tratti tombati. Durante l’intero evento il personale reperibile del Consorzio ha perlustrato il territorio e monitorato in tempo reale i livelli dei corsi d’acqua e degli impianti idrovori. In particolare, sono entrati in funzione gli impianti di Agnano, Porta a Lucca, Campalto, Pisa Sud, Marina di Pisa, La Vettola, Ragnaione, Padulella, Arnaccio, Guasticce interporto, Cateratto, Stagno e Ugione.
Anche nelle province di Livorno e Grosseto, di competenza del Consorzio di Bonifica 5 Toscana Costa, i forti temporali hanno creato disagi ma niente da segnalare dal punto di vista dei corsi d’acqua. Il CB5 si è mobilitato a seguito dell'allerta meteo, mantenendo un monitoraggio attento e costante dei corsi d'acqua sotto la sua gestione. Il reticolo idrografico ha tenuto e non si sono verificate esondazioni.
Il Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud è stato impegnato nel monitoraggio del reticolo di gestione ingrossato dalle pesanti precipitazioni ma non si sono registrate criticità nonostante la pioggia intensa: nella piana grossetana e in alcune zone del Senese sono caduti 60 millimetri in poche ore della serata, mentre nel nord della provincia di Grosseto si sono raggiunti addirittura i 110 millimetri. Costantemente monitorati dal personale di CB6 i torrenti Fossa e Sovata: i loro livelli si sono alzati, ma non è stato necessario attivare il servizio di piena. Regolare il deflusso degli altri corsi d’acqua, tra i quali il fiume Ombrone che pure nella mattinata di lunedì appariva ingrossato dalle precipitazioni. Tutte in funzione nella serata e nella notte, fino alla mattinata di lunedì, le 38 pompe idrovore gestite dal Consorzio, che hanno contributo a rimuovere dal reticolo l’acqua in eccesso.