Il Partito Democratico perde tre consiglieri in Palazzo Vecchio

Nasce Firenze Democratica. Calistri, Di Puccio, Piccioli e 12 eletti di quartiere. Sara Funaro: “Ripensateci"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 dicembre 2023 16:34
Il Partito Democratico perde tre consiglieri in Palazzo Vecchio

Il Pd perde nuovi pezzi in Palazzo Vecchio. Nasce un nuovo gruppo in consiglio comunale, "Firenze democratica" composto da 3 consiglieri comunali: Leonardo Calistri, Stefano Di Puccio e Massimiliano Piccioli sostenitori delle scelte di Cecilia del Re. Con loro 12 eletti di quartiere che non hanno votato il percorso deciso dai vertici del partito locale per arrivare a far votare il no alle primarie alla prima e unica assemblea convocata a Firenze sul tema, dove pure è stato votato un nome unico come candidata a sindaco in vista delle elezioni del 2024. "Senza ancora un programma e senza una coalizione definita". 

A sinistra c'è un clima di battaglia interna notevole, come si capisce da queste parole: “Da tempo lamentiamo che il partito democratico di Firenze è chiuso in se stesso, non dialogante e insofferente a chiunque non sia allineato ai vertici del partito stesso" affermano i consiglieri che hanno costituito il nuovo gruppo. "Anche nel percorso che ha portato all’assemblea cittadina dello scorso 4 dicembre, abbiamo assistito a mancanza di trasparenza e dialogo in cui non è possibile riconoscersi, non solo perché le eventuali minoranze meritano rispetto, ma perché è evidente la volontà di una parte di far finta che l’altra non esistesse perché non allineata e quindi non voluta nel partito.

Quali membri del partito democratico di Firenze abbiamo ripetutamente chiesto ascolto e rispetto per la nostra voce, ma ogni nostra richiesta, compresa quella di accesso agli atti della direzione e dell’assemblea rivolta al segretario cittadino, è stata ignorata dai vertici del partito locale. Anche noi rappresentiamo tanti elettori pd, iscritti e cittadini che ci hanno dato il loro mandato nel 2019, ma che oggi sono disorientati rispetto a quanto sta avvenendo. Abbiamo tra di noi sostenuto mozioni diverse all’ultimo congresso, a conferma che la divisione non è correntizia ma di come viene gestito il partito locale in cui non tutti hanno pari dignità e, anzi, alcuni vengono accompagnati alla porta.

E dove persone che “osano” avere pensieri diversi rispetto ai vertici, ma ben presenti nella base del partito e non solo, vengono cacciati da un giorno all’altro, come successo nel caso della revoca delle deleghe all’ex assessora Del Re, o perché non “utili” per ragioni correntizie, anche se eletti con il massimo delle preferenze, come nel caso della revoca delle deleghe dell’ex assessore Martini. Continueremo a garantire l’appoggio alla maggioranza sul programma di mandato, mentre sulle questioni nuove che dovessero emergere valuteremo di volta in volta il nostro voto, sempre pronti al dialogo e al confronto”.

"Lasciare una grande comunità secondo me è un errore. Abbiamo imparato insieme, proprio vivendo e crescendo nella stessa comunità, che il valore dello stare insieme è la cosa che rende unico e forte il Partito democratico. Le porte sono aperte e lo resteranno". Lo dice Sara Funaro, commentando le notizie "Vi invito a ripensarci - ha continuato Funaro -, il Pd è la casa di tutti e chi se ne va secondo me sbaglia, sempre. In queste settimane ho provato a cercare un incontro con Cecilia; farò ogni sforzo per tenere unito il Pd. Credo sia giusto restare nel partito anche quando non si condividono alcune scelte, sebbene prese a larga maggioranza. Riprendiamo il dialogo e il confronto, sono pronta a farmi carico di garantire lo spazio politico necessario anche per chi ha idee diverse. Se volete bene alla comunità democratica ripensateci, vediamoci e confrontiamoci”.

Approfondimenti

“Apprendiamo da note ufficiali dell'uscita dal Partito democratico di Cecilia Del Re, insieme a 3 dei 19 consiglieri comunali del Pd di Firenze e di alcuni consiglieri di quartiere, con l'annuncio della nascita di una nuova lista civica. Siamo molto stupiti e sconcertati, non solo da questa scelta, ma soprattutto dalle motivazioni addotte. La storia del nostro partito ci insegna che chi ha deciso di lasciare la comunità del Partito democratico e attuare scissioni non ha mai avuto grande seguito.

La nostra comunità ci chiede sempre unità, anche nel rispetto delle differenze. Per questo lasciare il Pd è prima di tutto una grave mancanza di rispetto per la nostra comunità. Appaiono davvero surreali poi le motivazioni addotte: perché in questi ultimi mesi con Cecilia ed una delegazione da lei invitata abbiamo avuto già diversi incontri nel corso dei quali abbiamo più volte manifestato la massima disponibilità a costruire percorsi condivisi in vista delle prossime elezioni amministrative.

Durante queste occasioni di incontro era presente anche una rappresentanza della segreteria nazionale che ci ha accompagnato in questa fase importante e delicata. L'ultimo incontro con Cecilia Del Re risale al 20 dicembre, giorno in cui abbiamo rinnovato la nostra disponibilità nel trovare un equilibrio nell'ottica di costruire insieme il futuro di Firenze. Per questo leggere il comunicato di oggi e le motivazioni lì elencate davvero ci lascia senza parole. Ma ciò nonostante rimaniamo disponibili al dialogo: le porte del Pd rimangono aperte, perché non esistono fratture insanabili” dichiarano congiuntamente Emiliano Fossi, segretario regionale Pd Toscana, ed Andrea Ceccarelli, segretario Pd Firenze.

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