Maremma e Isola d'Elba, incendi alimentati dal vento

Elicotteri regionali in azione. M5S: “Più Canadair e meno F-35”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 luglio 2021 15:30
Maremma e Isola d'Elba, incendi alimentati dal vento

Due incendi stanno interessando la zona in località Colle Fagiano, nel comune di Scansano e a case Burraccio a Porto Azzurro (isola d’Elba). Il rogo in Maremma è in corso da diverse ore e sono impegnati 2 elicotteri del sistema regionale anticendio nelle operazioni di spegnimento, l’altro è appena iniziato ed un altro elicottero è immediatamente partito e con i suoi sganci sta cercando di limitare la diffusione delle fiamme, in attesa dell'arrivo delle squadre di volontariato aib e dell'Unione dei comuni Metallifere. In preallarme c’è un secondo elicottero pronto ad intervenire in caso di necessità.

Per quanto riguarda l’incendio ancora in corso in Maremma, le fiamme si sono diffuse nella macchia mediterranea e fra gli oliveti in località Colle Fagiano nel comune di Scansano Grosseto. Le fiamme spinte da forte vento presente in zona si muovono in modo imprevedibile risalendo colline e alveo del torrente Trasubbie complicando le operazioni di spegnimento. A terra operai e 2 direttori operazioni della Unione comuni del Fiora, numerose squadre del volontariato, vigili del fuoco si prodigano nello spegnimento.

Dall'alto 2 elicotteri del sistema regionale antincendio, effettuano ripetuti sganci per contenere le fiamme. Nella zona sono presenti alcune abitazioni e aziende agricole che per il momento non sono coinvolte nell’ incendio. Poiché le previsioni meteo non vedono un calo del vento fino a sera, sono in arrivo ulteriori 10 squadre di volontariato da fuori provincia per chiudere incendio prima di buio. Previsti rinforzi per la notte per le operazioni di bonifica e controllo.

“Non abbiamo i Canadair per spegnere gli incendi in Sardegna, al punto da essere costretti a chiedere che intervengano quelli di altri Paesi europei, mentre continuiamo a spendere miliardi per comprare cacciabombardieri F-35. Tutti i nostri alleati stanno tagliando i piani di acquisto di questi aerei da guerra perché sono tecnologicamente superati, hanno troppi difetti irrecuperabili e costi di gestione insostenibili per le aeronautiche delle superpotenze, figuriamoci per la nostra. Ma noi no, nonostante gli allarmi lanciati dalla Corte dei Conti sui costi eccessivi e le criticità del programma, noi continuiamo imperterriti ad acquistare F-35, tutti i 90 aerei previsti, spendendo circa un miliardo di euro l’anno, anche se non ci servono e non ce li possiamo permettere.

Con quel che costa un F-35 ci si comprano quattro Canadair, molto più utili per difendere la vita e le proprietà dei cittadini e il nostro territorio”. Lo dichiara il senatore Gianluca Ferrara, vice presidente del gruppo M5S Senato e capogruppo in Commissione Esteri.“Proprio un anno fa il Consiglio comunale di Firenze – sostengono Roberto De Blasi e Lorenzo Masi – approvava a larga maggioranza la risoluzione al Governo centrale sulla necessità di rivedere i programmi di acquisto dei caccia bombardieri americani in favore di forme di investimento alternative in risposta alle reali necessità di tutti i cittadini Italiani.Mai come in questo momento risulta inutile e dannoso l’indirizzo di risorse pubbliche per gli armamenti in sfavore del potenziamento della flotta aerea nazionale anti incendio e di protezione civile.Basta sprechi – concludono De Blasi e Masi – il Governo deve rescindere i contratti di acquisto degli F-35 perché i nostri cittadini non sono bombardati da aerei da guerra ma da calamità naturali, pandemie e incendi dolosi che stanno uccidendo i nostri territori e la nostra economia!”.

In evidenza