Il crowdfunding per salvare le case del popolo

Una campagna di raccolta fondi a Settignano e a Barberino del Mugello per aiutare i Circoli a ripartire dopo il terremoto e l’emergenza sanitaria

Nicola
Nicola Novelli
07 giugno 2020 22:37
Il crowdfunding per salvare le case del popolo

E' l'obiettivo dell'appello che lancia Ivan Gottlieb, presidente della Casa del Popolo di Settignano, a quanti continuano a credono un luogo della condivisione, dell’accoglienza, della solidarietà, della politica e della cultura.

“L’emergenza Coronavirus, oltre a fermare ogni nostra iniziativa, ha interrotto quelle attività economiche (il bar e la cucina) che ci hanno consentito negli anni di mantenere e migliorare gli spazi offerti alla vita sociale e alle iniziative delle realtà che con noi collaborano. La gestione della Casa del Popolo –spiega il presidente Ivan Gottlieb– è da sempre finalizzata al mantenimento e allo sviluppo del circolo, non al guadagno. Non abbiamo dunque riserve a cui attingere per sanare i danni economici lasciati da questi mesi di forzata chiusura. Per far fronte al momento difficile e continuare a lavorare insieme, abbiamo bisogno – oltre che della vostra partecipazione attiva e della vostra presenza – anche del vostro aiuto economico. Chiediamo aiuto a voi soci, che siete il nostro patrimonio più prezioso, e quanti vorranno unirsi a noi”.

La Casa del Popolo di Settignano, fondata 75 anni fa, ha ripreso una tradizione di mutualismo e cooperativismo iniziata a fine Ottocento e interrotta solo dal ventennio fascista. Nata dall’entusiasmo e dall’energia di una piccola comunità periferica rispetto a Firenze, si è proposta negli anni alla città intera come ambito di produzione artistica e culturale, di dialogo ed elaborazione sui temi dell’attualità e della politica per una riflessione critica sul presente e sulla storia. Oggi è un momento d’incontro indispensabile per la socializzazione e per la condivisione di progetti, idee, informazione. Da sempre la Casa del Popolo di Settignano è aperta a ogni iniziativa democratica antifascista, ambientalista, internazionalista.

“È stata ed è il luogo possibile per le associazioni fiorentine che ospitiamo o che con noi collaborano permanentemente. Vi hanno sede il Circolo di cultura cinematografica CinemAnemico, l’Associazione di formazione e solidarietà sociale La Fonte, l’Orchestra e il coro Desiderio da Settignano, il Circolo ANPI Firenze Est, il Centro di documentazione Carlo Giuliani, l’Associazione sportiva Luivan –racconta il presidente Ivan Gottlieb– È il luogo della convivialità e della partecipazione, degli aperitivi e delle grandi cene in piazza, del pranzo e del concerto per il Primo Maggio, delle serate e delle iniziative di solidarietà a favore di realtà diverse: dai migranti ai palestinesi ai profughi siriani e ai curdi, dalle associazioni LGBT alle associazioni ambientaliste e animaliste.

È il luogo dei concerti, del teatro e del cinema. Nella realtà quotidiana della Casa del Popolo spiccano attività e servizi offerti stabilmente ai soci: Middle, ciclo di eventi musicali per i giovani e i gruppi emergenti; la Scuola di musica; i corsi di Inglese e di Yoga; i Venerdì di giochi educativi per bambini; l’Apericena sociale con le proiezioni curate da CinemAnemico; il Circolo di lettura; i centri estivi per bambini, la ludoteca”.

Storia simile, se non peggiore, per la Casa del Popolo Barberino di Mugello, attivo da quasi 76 anni: fondato subito dopo la Liberazione di Barberino, avvenuta l'11 settembre 1944. Il Circolo Arci porta il nome di Bruno Baldini, che fondò la sezione locale del Partito Comunista e morì nel 1936, mentre combatteva durante la guerra civile. Il Circolo, oggi, è un punto di riferimento per tutte le generazioni del paese, oltre ad essere un luogo dalle mille sfaccettature: un bar per i soci Arci, una sala concerti gestita dai ragazzi del collettivo Liberamente, una sala da ballo con vari corsi e le serate dedicate al liscio e ai balli latinoamericani, una sala da carte con memorabili tornei di burraco e anche uno spazio all'aperto che in estate prende il nome di Chiringuito. Il terremoto che ha duramente colpito il paese nel dicembre 2019, ha danneggiato molto il Circolo e le sue finanze e, a tutto questo, si è aggiunta l’emergenza sanitaria nazionale, che ha obbligato i gestori a chiudere l’immobile e a sospendere tutte le attività, proprio nel momento in cui stavano ripartendo. Per questi motivi, su Produzioni dal Basso - prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation - è stata lanciata una raccolta fondi per mantenere vivo e aperto questo posto e quello che rappresenta, e per impedirne la chiusura definitiva. La campagna servirà per pagare i debiti arretrati causati dai danni del terremoto, dalla chiusura forzata per l'emergenza e per la dismissione delle slot machines rimaste all'interno dell’immobile.

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