Il Covid cambia le persone: la testimonianza di Carlotta

L'ortolana del Galluzzo guarita dal virus: "Ora ho paura e detesto le banalità. Delusa da tanti che credevo amici"

Antonio
Antonio Patruno
19 maggio 2021 09:35
Il Covid cambia le persone: la testimonianza di Carlotta

LA STORIA. Il Covid cambia le persone. Eccome se le cambia, sia fisicamente che psicologicamente. Ne sa qualcosa per esperienza diretta Carlotta Parolai, appena guarita dal virus assieme al marito Stefano Muscas e al figlio Matteo. Sono ortolani al Galluzzo (paese alle porte di Firenze), in piazza Acciaioli, da 30 anni al posto 9A.

"Dopo aver preso il Covid sono molto cambiata - racconta Carlotta davanti a un caffè - a parte un po' di debolezza fisica adesso sono più paurosa, timorosa, incerta. Vedo la vita da un'altra prospettiva, mi interessano solo le cose concrete, quelle banali non sono più importanti per me".

Per quasi un mese, dal 16 aprile al 12 maggio, lei e il marito Stefano sono rimasti in casa mentre il figlio Matteo è stato anche in ospedale e per alcuni giorni gli sono stati praticati trattamenti intensivi, anche con l'ossigeno. "Mi sembra di aver vissuto un film, io e Stefano ci siamo sentiti come agli arresti domiciliari senza aver fatto niente. Giornate da incubo, con il tempo che non passava mai e l'incertezza del futuro, il terrore di essere portati in ospedale in caso di peggioramento, la paura per la situazione di Matteo e la voglia di vedere l'altra nostra figlia, Carolina. Ora che siamo guariti siamo contenti ma ci resta un po' di amarezza".

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Tra le cose in effetti che in questa situazione di pandemia stanno emergendo con più chiarezza è il livello umano delle persone. "Dobbiamo ringraziare tutti i nostri parenti - dice Carlotta - ma delle altre persone sono rimasta in certi casi molto delusa, sia tra i conoscenti che tra i vicini di casa. Non una parola, nemmeno un bicchiere d'acqua per noi. E poi anche certi clienti non si vedono più, si vede chiaramente che qualcuno ci guarda da lontano e non si avvicina, resta titubante, come se fossimo appestati. Invece siamo più che sicuri perché siamo completamente negativizzati".

Tra l'altro, la loro negativizzazione è avvenuta in un tempo relativamente breve, 25 giorni, mentre in certi casi la positività al Covid dura anche 80 o 90 giorni. "L'abbiamo preso forte - spiega Carlotta - e per questo è andato via prima...".

Mentre parliamo, una telefonata: è la signora Carla, del Galluzzo, che ogni giorno da quando è iniziata la disavventura del Covid chiama Carlotta per sapere come sta. "Una persona splendida, ci è stata molto vicina in queste settimane. E come lei ci sono altre persone davvero amiche. Ma altri ci hanno davvero deluso, ci hanno fatto sentire soli e la solitudine quando si è malati è una delle cose più brutte da affrontare".

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