Il 40° anniversario della scomparsa di Monsignor Stefani: si onora?

Jacopo Cellai scrive una lettera aperta al sindaco Nardella

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 ottobre 2021 17:27
Il 40° anniversario della scomparsa di Monsignor Stefani: si onora?

Questa la lettera aperta del consigliere Jacopo Cellai (Fratelli d'Italia) al sindaco Dario Nardella

"Caro Sindaco, giovedì 7 ottobre cadrà il 40° anniversario della scomparsa di Monsignor Luigi Stefani - " don Luigi " per tutti -. Un sacerdote integerrimo, profondo conoscitore, difensore e interprete in prima persona della fede cristiana; un Patriota che, da esule Zaratino in Patria, volle essere a fianco e alla testa - come Presidente dell'ANVGD ( Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia ) - del migliaio di connazionali giuliani e dalmati rifugiatisi a Firenze; un apostolo della missione sociale e della preghiera.

Un antesignano del Volontariato - come non ricordare l'Opera Giovanile del Fraterno Soccorso e l'Opera per l'Assistenza ai Profughi Ungheresi nel 1956 ? -. Un testimone non equivoco della significatività della Cultura con la fondazione della Galleria artistica "Lo Sprone", della Piccola Accademia di Pittura e con oltre venti opere date alle stampe nel corso degli anni - da "Non sono un teologo" a "Il Santo con la penna alpina" a "Gli sradicati" a "Il Bel San Giovanni in Arno", per citarne solo alcune. E che dire del suo incarico trentennale di Cappellano della Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze e, successivamente, divento Monsignore - ma per tutti restava e resta " don Luigi " - di Parroco di Santa Margherita in Santa Maria de' Ricci con annessa Chiesa di Dante, di cui fu benemerito e solerte restauratore ( perchè non ricordarlo proprio nel 700° della morte di Dante ?).

E ancora la sua missione di educatore all'Istituto Agrario, al Sacro Cuore, al Poggio imperiale, al Liceo Linguistico,al "Don Carlo Gnocchi" di Pozzolatico, e la sua amicizia con Giorgio La Pira, fondata su una comune solidarietà con "poveri, umili e diseredati".

Caro Sindaco, nel 2017, con una mozione da me presentata, il Consiglio Comunale aveva approvato la proposta di onorarne la "memoria" nella toponomastica fiorentina.Nel quarantennale della sua dipartita sarebbe bello da parte tua, a nome della Giunta, dare seguito concreto a detto indirizzo.

Confido in una tua approfondita riflessione in merito.

Grazie per l'attenzione,Jacopo Cellai".

In evidenza