iCuore: un progetto per una Toscana più cardioprotetta

Nicola Armentano (Presidente Commissione Politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali): “Prosegue il lavoro per rendere la città il più cardio protetta”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 luglio 2018 23:55
iCuore: un progetto per una Toscana più cardioprotetta

FIRENZE- “Firenze sarà la città capofila del progetto regionale iCuore, un modello organizzativo di coinvolgimento dei cittadini negli interventi del 118 in caso di arresto cardiaco improvviso, aumentando la probabilità di sopravvivenza attraverso l'utilizzo dei defibrillatori. Come amministrazione – sottolinea il Presidente Commissione Politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali, di recente nominato anche consigliere speciale del sindaco per la promozione di stili di vita corretti ed educazione alla salute Nicola Armentano – abbiamo lavorato in questi anni per dotare ogni palestra di ogni scuola di un defibrillatore, poi abbiamo spostato l'attenzione sugli impianti sportivi ed anche in questi luoghi sono presenti queste macchine salvavita.

Dall'approvazione della legge regionale sui luoghi dove si fa sport abbiamo continuato su questo indirizzo anche continuando il lavoro della precedente amministrazione insieme ad associazioni di volontariato. Nel territorio cittadino, grazie anche a varie associazioni che li hanno donati, siamo riusciti ad avere una presenza diffusa di defibrillatori, anche se da migliorare. Contemporaneamente, grazie anche all'accordo sottoscritto dagli assessori Funaro e Perra con AFAM siamo intervenuti nella riorganizzazione invitandole a prevedere la presenza dei defibrillatori e, altrettanto, è stato fatto nel regolamento per le occupazioni del suolo pubblico e all'aperto dell'assessore Del Re e nei centri commerciali.

Siamo intervenuti anche con diversi atti di indirizzo proponendo la diffusione della presenza defibrillatori in diversi luoghi della città: teatri, residenze sociosanitarie e cinema, per esempio. Abbiamo, inoltre – prosegue il consigliere speciale del sindaco per la promozione di stili di vita corretti ed educazione alla salute Nicola Armentano – iniziato a fare implementazione dei formatori laici sul territorio con corsi specifici e preparando campagne si sensibilizzazione.

Stiamo cercando di far diventare Firenze una città cardio protetta, e di questo non posso non ringraziare i medici del 118 ed i volontari delle associazioni come Croce Rossa, Anpas e Misericordia, perché siamo convinti dell'equazione: più formatori, più defibrillatori, più vite salvate. E promuovendo un valore civico importantissimo: quello del soccorso. Firenze – continua il consigliere speciale del sindaco per la promozione di stili di vita corretti ed educazione alla salute Nicola Armentano – s'inserisce nelle politiche portate avanti dall'assessorato alla sanità della Regione Toscana.

L'assessore Stefania Saccardi è stata molto chiara: in Toscana su una popolazione di poco più di 3 milioni e mezzo di persone, gli arresti cardiaci sono stati nel 2017 oltre 3.000, di cui quelli portati in ospedale in vita sono circa il 23%. I tempi di intervento delle strutture del 118, 15 minuti per una realtà orograficamente complessa come quella Toscana, sono allineati a valori di alta qualità e inferiori alla media nazionale fissata dai Lea in 18 minuti. Nonostante questo ottimo livello, la strategia regionale punta alla cardio protezione del territorio, investendo in due direzioni fra loro collegate, la formazione dei cittadini al fine di creare le condizioni di facile intervento da parte di personale non sanitario nei casi di arresto cardiaco, la diffusione e geo-localizzazione degli apparati di defibrillazione semiautomatici.

Il binomio persone formate e disponibilità dei defibrillatori è elemento fondamentale per poter garantire, sotto la regia del 118, interventi rapidi e capaci di ridurre i danni da arresto cardiaco. E' importante – conclude Nicola Armentano – aumentare in modo sensibile il livello di cardio protezione della Toscana e questo potremo farlo solo attraverso una piena collaborazione con tutti i soggetti”.

Il Comune di Firenze e la città metropolitana hanno aderito alla iniziativa regionale iCuore, mettendo a disposizione risorse e competenze, come esempio di collaborazione istituzionale al servizio della salute dei cittadini.

iCuore rappresenta un modello organizzativo di coinvolgimento dei cittadini negli interventi del 118 in caso di arresto cardiaco improvviso, aumentando la probabilità di sopravvivenza attraverso l'utilizzo dei defibrillatori. Attraverso una piattaforma digitale integrata, iCuore consente di gestire il processo di accreditamento dei soggetti che svolgono la formazione (Provider), l'organizzazione dell'offerta formativa, l'esecuzione dei corsi per cittadini e sanitari, il rilascio degli attestati e la creazione di una banca dati degli esecutori sia laici che sanitari.

All'interno dello stesso sistema viene gestito il ciclo di vita degli apparati di defibrillazione (DAE) dalla loro distribuzione sul territorio alla gestione e utilizzo in caso di evento. La Regione, con la legge regionale 68 del 2015, ha introdotto l'obbligo dei defibrillatori in tutti gli impianti sportivi e la compresenza di personale abilitato al loro utilizzo e ha varato il regolamento 38/r del 22 Giugno 2016 in attuazione della legge. Inoltre è stata promossa su tutto il territorio la formazione di personale non sanitario attraverso l'accreditamento di soggetti formatori.

Ad oggi le persone formate sono oltre 50.000 ed i soggetti formatori privati accreditati sono 69. Si sta procedendo a iniziative tese alla diffusione dei defibrillatori, alla loro geo referenziazione e gestione del loro ciclo di vita dalla installazione al loro utilizzo, consentendo di tenere sotto controllo la loro reale disponibilità. iCuore rappresenta per la Regione la strada per migliorare il livello di cardio protezione della Toscana, nella convinzione che più persone formate, più disponibilità dei defibrillatori sul territorio voglia dire maggiore possibilità di sopravvivenza e qualità nella vita delle persone oggetto di arresto cardiaco.

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