I Viola chiudono con un pareggio un bel campionato

Una partita senza storia che si anima nella ripresa. In goal Pepito Rossi e Rebic. Il Torino fallisce un rigore. In Europa League va il Parma.

Alessandro
Alessandro Lazzeri
19 maggio 2014 01:06
I  Viola chiudono con un pareggio un bel campionato

Partita di fine stagione con una Fiorentina demotivata e un Torino alla ricerca della qualificazione. Gara particolare al Franchi. L'antico gemellaggio con i Granata induceva a sperare in una vittoria del Toro. Cori e sostegno alla bella squadra di Ventura non hanno avuto l'effetto sperato. Dopo un primo tempo molto fiacco e abbastanza noioso, la ripresa ha regalato qualche emozione. E' arrivato il sedicesimo goal di Pepito Rossi, il pareggio granata dell'ex Larrondo. Poi i goal di Rebic e di Kurtic per un pareggio che stava per essere infranto da un rigore che, nei minuti di recupero, Cerci si è fatto parare da Rosati. Il pareggio è il risultato giusto per questa partita non memorabile. Purtroppo ha significato per i ragazzi di Ventura, che hanno disputato un ottimo campionato, perdere per un soffio l'accesso ai preliminari di Europa League.

Alla fine della gara applausi per tutti e giro di campo per i Viola. Standing ovation per Montella.

Il campionato è finito. La Fiorentina ha raggiunto ottimi risultati, nonostante i gravi infortuni.

Domani si comincerà a preparare il prossimo campionato, con la certezza di avere ancora Montella come allenatore e la speranza di vedere ancora Cuadrado in viola.

Nel dopo gara Vincenzo Montella ha dichiarato: "Una partita vibrante fino alla fine, accadeva di tutto. Il Torino si è sbilanciato e abbiamo avuto delle chance in contropiede: abbiamo onorato i nostri impegni, ci dispiace per il Toro. Rebic? La società ci ha investito molto, ha qualità importanti, è stato molto fermo: in alcune cose può esprimere il massimo, in altre cose deve migliorare. Lo stadio? Una bella giornata di sport, per noi un po' di più... il ringraziamento verso i tifosi è totale.

La stagione? Difficile dare un voto, la squadra si merita un nove pieno per quanto ha fatto e portato avanti nelle difficoltà. A me un 6,5. I tifosi? Ringrazio ma non c'era alcun dubbio che restassi, ho fatto dichiarazioni preventive: c'era un messaggio alla società. Da parte mia non c'è mai stato alcun dubbio, quando ho capito che c'era timore mi sono esposto per rassicurare sulla mia permanenza. Gli obiettivi? Chiarissimi, dobbiamo portare avanti la nostra idea di calcio che va attraverso i nostri principi, il giocar bene a prescindere dalla posizione in classifica.

Sono d'accordo su questo... la società mi ha sempre chiesto questo. Mi sento vincente questa sera perché vedere uno stadio di 40.000 persone che ti applaude per dieci minuti per il secondo anno, ti riempie di orgoglio".

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