“I fondi ex Gescal siano utilizzati per finanziare case popolari”

Emergenza casa, la richiesta di Fattori e Sarti (Si Toscana a sinistra) alla Regione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 marzo 2020 11:51
“I fondi ex Gescal siano utilizzati per finanziare case popolari”

“È paradossale che il patrimonio residenziale pubblico sfitto sia in aumento mentre l’emergenza casa si aggrava sempre di più, anche a causa della crisi economica”. È quanto hanno affermato Tommaso Fattori e Paolo Sarti, consiglieri regionali di Sì Toscana a sinistra, presentando una mozione in cui si chiede alla Giunta regionale di garantire il pieno utilizzo dei residui fondi ex Gescal per finanziare interventi sul patrimonio residenziale pubblico e di ripristinare i fondi destinati all’edilizia pubblica che la giunta Rossi aveva spostato su altri capitoli di spesa. “Il governo centrale e la Regione - continuano i consiglieri - devono assicurare un finanziamento costante per garantire la costruzione di nuove case popolari a canone sostenibile da realizzarsi soprattutto nei grandi contenitori vuoti delle nostre città, si pensi alle caserme dismesse”.

L’atto di indirizzo invita il governo nazionale “ad agire in tutte le sedi opportune affinché sia indicata la concreta utilizzazione, in tempi brevi e certi, dei fondi ex Gescal non ancora impiegati, con l’obiettivo di incrementare e riqualificare il patrimonio residenziale pubblico”. “Sebbene una sentenza della Consulta del 1995 abbia stabilito che è incostituzionale utilizzare fondi ex Gescal per finalità diverse da quelle dedicate al patrimonio residenziale pubblico - aggiungono Fattori e Sarti - la Regione Toscana nel 2012 ha dirottato in modo sconsiderato 170 milioni di euro dall’ERP ad altri capitoli di spesa. Si tratta di soldi promessi più volte dallo stesso presidente Rossi prima dell’elezioni regionali e mai più restituiti al fondo per le case popolari. Bisogna dare ascolto alle associazioni degli inquilini che chiedono giustamente di impiegare i fondi ex Gescal in modo corretto, sanando la situazione attuale”.

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