​Guess, da appello a Belen allo sciopero con presidio a Firenze

Nelle scorse ore da parte dei dipendenti anche l'appello alla testimonial Belen Rodriguez

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 aprile 2016 17:35
​Guess, da appello a Belen allo sciopero con presidio a Firenze

 Su iniziativa delle istituzioni, domani mercoledì 13 aprile, alle ore 12.30, è convocata l'unità di Crisi della Città Metropolitana di Firenze per la vertenza Guess. Saranno presenti al tavolo rappresentanti istituzionali, sindacali e aziendali.A preoccupare è la delocalizzazione in Svizzera per alcuni settori, nella sede di Firenze rischierebbero il posto di lavoro in 90. La Filctem Cgil ha respinto con forza "l'approccio individuale per il trasferimento". I lavoratori hanno anche inviato una lettera aperta al CEO di Guess Victor Herrero per sensibilizzarlo sulla loro situazione.

I lavoratori e i sindacati della Guess hanno deciso di indire uno sciopero per l'intera giornata di domani e nell'occasione organizzeranno un presidio in via Cavour, sotto palazzo Medici Riccardi, dalle ore 11.00 fino al termine della riunione dell'Unità di Crisi. Dopo l'incontro, i sindacati e i lavoratori si riuniranno in assemblea sindacale, che si svolgerà presso la sede della CGIL di Firenze in Borgo dei Greci 3, nel salone Di Vittorio, per decidere il da farsi sulla base di quanto emerso dall'Unità di Crisi.

Alessandro Picchioni (Filctem Cgil Firenze) dice: "Se non arriveranno notizie positive siamo pronti a innalzare il livello della protesta, non escludiamo nuovi scioperi e manifestazioni; chiederemo supporto alle istituzioni perché ci aiutino ad attivare il ministero dello sviluppo economico".L'appello a Belen Rodriguez, testimonial mondiale del brand dal 2016: Abbiamo chiesto a Belen di solidarizzare con noi aiutandoci a rendere pubblica la nostra situazione - aveva detto Sara Pratesi, una delle 90 dipendenti a rischio licenziamento A lei non chiediamo di prendere una posizione o di compromettere in qualche modo il suo rapporto con i vertici aziendali, né di rinunciare al suo contratto.

A Belen abbiamo chiesto solo di solidarizzare con noi aiutandoci a rendere pubblica la nostra situazione”

In evidenza