Green pass a scuola: l’accorato j’accuse del pedagogista in Senato

In Prima Commissione ieri in scena Daniele Novara, Centro psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti

Girolamo
Girolamo Dell'Olio
08 ottobre 2021 15:04
Senato della Repubblica, 7 ottobre '21, Green pass nella scuola: il punto di vista di Daniele Novara

Cinque minuti di intervento quasi gridato, denso, indignato, quelli con cui il noto pedagogista Daniele Novara, autore di una quantità di contributi sull’educazione attiva e nonviolenta, ha descritto in Prima Commissione Affari costituzionali le conseguenze nefaste delle restrizioni introdotte dalla primavera dell'anno scorso nel mondo della scuola. Tema del giorno, l’estensione della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento dello screening.

Parole di fuoco.

Ecco alcuni passaggi del suo accoratissimo intervento.

Oggi come oggi, la scuola ha ripreso esattamente nello stesso modo dello scorso fine anno scolastico. Non è cambiato nulla nonostante che gli insegnanti siano sottoposti al vincolo vaccinale, altrimenti vengono sospesi dall’insegnamento, esattamente come il personale scolastico.

Allarme per altri casi di minacciate sospensioni in Toscana

A fronte di questa novità significativa importante, le restrizioni scolastiche sono esattamente lo scorso fine anno scolastico. Non è cambiato nulla. Anzi in un certo senso c’è stato un peggioramento […].

Siamo ancora alla regionalizzazione delle disposizioni sulla scuola […].

Non è vero che la DAD non c’è più, questo è stato un bel proclama, ma purtroppo non coincide con la realtà: la DAD c’è ancora, molto funzionante […].

La salute non può essere confinabile a tutelare i bambini da un virus. Essendo i bambini soggetti in crescita, non sono soggetti adulti, ma soggetti in crescita, che quindi devono fare un percorso di vita per poter arrivare alla salute, appunto, per poterla conquistare, è necessario soppesare sempre tutto, mettere sulla bilancia tutto. Oggi questo non avviene, con grave discapito specialmente dei più piccoli […].

E’ urgentissimo allentare le restrizioni che gravano sulla scuola, alcune delle quali, in questo momento, con le conoscenze scientifiche che abbiamo, irrazionali!

Faccio un esempio.

Lo zaino va portato avanti e indietro tutti i giorni casa-scuola, tutti i giorni, e voi sapete quanto pesa uno zaino!

Le palestre praticamente non vengono utilizzate per l’attività fisica, che è importantissima!

I colloqui con le famiglie si fanno ancora online!

Gli arredi scolastici sono spariti, spariti! Cioè, sono classi spoglie, letteralmente!

Il materiale non può essere ancora condiviso!

L’intervallo viene fatto ancora con la mascherina, anche all’aperto, perché appena i bambini si avvicinano, e mi chiedo come nell’intervallo possano non avvicinarsi, devono mettere la mascherina […].

Il volto è la base della relazione. La scuola è relazione. Senza volto non c’è scuola! Ecco, questo dev’essere chiaro.

Poi possiamo dire che è una situazione provvisoria, ma sta diventando una situazione che si sta cristallizzando! Con l’80 per cento dei ragazzi vaccinati non è cambiato nulla! Con tutti gli insegnanti vaccinati non è cambiato nulla! Come mai? Chiediamo alle istituzioni, noi del settore, che ci teniamo ad avere un concetto di tutela della salute dei nostri bambini, dei nostri minori, organico, globale […].

Sento ancora una pesante aria di accanimento verso la scuola, verso i bambini, verso i ragazzi!

Se, come ha giustamente riferito il dott. Brusaferro, siamo il Paese con la circolazione più contenuta, ma perché voler rischiare la salute organica, organica!, dei nostri più piccoli, senza motivi scientifici reali? […].

La mascherina per le maestre di Nido! Abbiamo i bambini del Nido, di 6 mesi, che non vedono ancora il volto delle loro maestre. Attenzione! Il volto è importantissimo. Non possiamo poi lamentarci che i bambini stanno male e che manifestano disturbi di ogni tipo!

Mi auguro che venga considerata attentamente la scuola! Abbiamo dimostrano ampiamente, non è un focolaio: i bambini meritano un’attenzione globale, organica!

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