Grandi Uffizi, più sale e meno custodi: c'è tutto, ma non si vede

Il cantiere che da 10 anni occupa il cuore di Firenze per ampliare gli Uffizi ha avuto inizio mentre si ipotizzava la chiusura della Galleria

Antonio
Antonio Lenoci
08 giugno 2016 15:51

Mancavano i soldi per la manutenzione del Museo più importante d'Italia, tanto da farne ipotizzare la chiusura, intanto si ultimavano le carte per procedere con l'appalto del primo lotto dei Grandi Uffizi.A distanza di 10 anni gli Uffizi sono finiti recentemente sulla prima pagina della cronaca nazionale a causa delle numerose porte chiuse in faccia al pubblico, soprattutto per la domenica e nei giorni festivi. Le opere da esporre ci sono, tante da non avere posto dove stiparle, ma nessuno può entrare se non c'è qualcuno che sorveglia i presenti.

Vecchi problemi per la nuova gestione. I lavoratori del Polo Museale Fiorentino hanno espresso più volte la necessità di sedersi attorno ad un tavolo per discutere la gestione dei Musei, uno dei luoghi più criticati è stato il Corridoio Vasariano che unisce Palazzo Vecchio al Giardino di Boboli attraversando il Ponte Vecchio sull'Arno, entrando in chiese e case torri e dimore storiche, un concentrato d'arte. L'agitazione sindacale ha interessato nel corso degli anni gli ingressi al Corridoio: spesso costosi ed esclusivi.Circa 2 milioni di visitatori ogni anno ed una esposizione triplicata di volume: ma ci sono abbastanza custodi? No.Una categoria difficile da inquadrare quella dei custodi, sottoposti a corsi di aggiornamento quali quelli sull'antiterrorismo, chiamati a sorvegliare in silenzio le opere ereditate dall'intera umanità, ed i primi accusati davanti ad una sala chiusa oppure un quadro assente per restauro o per prestito.Per aiutarci a spiegare ai lettori quale sia lo stato di salute della Galleria fiorentina abbiamo contattato l'archeologa Giuliana Guidoni rappresentante Cisl-Fp."Il personale del Ministero dei Beni Culturali è stato ridotto - spiega Guidoni - dai pensionamenti e non ci sono stati reintegri, quindi ci troviamo davanti ad una offerta culturale costretta a fare i conti con spazi da controllare che aumentano e personale che diminuisce.

Per questo è problematico riuscire a mantenere tutto aperto: bisognerebbe che fossero ipotizzate assunzioni o forme di aiuto specifiche".Abbiamo una Cultura a rotazione? "Il nostro sistema non è adeguato agli standard europei, siamo legati ai musei dell'800. In Toscana abbiamo 34 musei nel Polo, pochi fondi distribuiti eccezion fatta per gli Uffizi dove i soldi ci sono, ma mancano le risorse umane.

Abbiamo più volte proposto forme dinamiche di gestione con meno personale impegnato a piantonare la sala e più visite guidate, il nuovo Direttore si è detto disponibile, ma ancora non è accaduto nulla".Custodi e guide, resta inalterata la differenza? "Abbiamo fatto numerose vertenze perché il personale interno potrebbe fare attività di accoglienza qualificata per i turisti, ne avrebbe le capacità. Dalle proposte ancora non completate del dottor Schmidt vediamo comunque una disponibilità verso questo tipo di accoglienza".

Solo disponibilità? "Non si è concretizzato nulla purtroppo e l'estate non aiuta perché adesso qualcuno prenderà anche le ferie. Tutto è rimandato a settembre".Palazzo Vecchio apre la sua porta verso gli Uffizi, è un nuovo Vasariano? "Come tutti sanno il Corridoio è stato per anni appaltato e quindi il visitatore doveva pagare una cifra molto alta per visitarlo. Abbiamo fatto una battaglia perché il Corridoio venisse gestito da personale statale e la precedente gestione con la scusa di mancanza di personale ha fatto una apertura che noi non abbiamo condiviso.

Aspettiamo le novità in merito, ma al momento non è cambiato nulla".Da Galleria a Gallerie, cosa è cambiato invece? "Sino ad ora avevamo musei distinti con orari diversi e personale dedicato, adesso con una unica unità museale serve che qualcuno riorganizzi la macchina: uffici amministrativi, tutela e tutto ciò che serve. Noi ogni anno perdiamo personale, è urgente organizzarsi per tenere aperto tutto".I giovani non arrivano? "C'è solo un annuncio per un concorso di 500 funzionari, ma l'area in cui si trova il personale dedicato alla vigilanza non è integrato".Schmidt manager, esperto di scultura, è diverso dal Natali curatore? "Schmidt è proprio un manager, si è concentrato su aspetti tecnici e funzionali anziché sull'allestimento di mostre.

Occorrerebbe accelerare sull'organizzazione però, la sua mano non l'abbiamo ancora vista. Non lo abbiamo ottenuto con Acidini e con Natali, ma serve una gestione più dinamica e per fare questo solo una maggiore presenza può svecchiare il sistema ed effettuare quel cambio culturale che i visitatori cercano". Dopo 10 anni sono in corso di completamento le nuove sale espositive, che hanno portato i metri quadrati da sorvegliare da 5 a 15mila.Opere fino ad ora realizzate con 70 milioni di euro circa, e le Gallerie sono in attesa di altri 35 milioni per la Caffetteria, Book Shop, Auditorium ed altri accessori necessari a connettere il Museo con il futuro.

Ci saranno poi i costi di allestimento ed i traslochi. Da finanziare e realizzare c'è ancora la nuova uscita con la Loggia Isozaki. Ai custodi chi ci ha pensato?

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