Giuseppe Conte a Firenze: il presidente del Consiglio a Novoli

Nei prossimi giorni un incontro con il settore produttivo del Paese: "Perché pensiamo anche agli investimenti"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 ottobre 2018 11:10
Giuseppe Conte a Firenze: il presidente del Consiglio a Novoli

Il Premier Giuseppe Conte torna a Firenze per una prolusione al Polo di Novoli, ma prima, appena arrivato, risponde ad alcune domande dei giornalisti riprese dalla Agenzia Dire.Il presidente parla di sviluppo economico e di deficit, di rapporti con l'Europa e della vicenda del concorso da ordinario.Agenzia Dire - "Ho scritto una lunga lettera aperta su questa vicenda, credo che sia abbastanza eloquente. È tutto regolare, non ho nulla da dire" spiega il presidente rispondendo ai giornalisti sul concorso da professore ordinario del 2002 finito nel mirino poiché fra i commissari d'esame c'era anche Guido Alpa, col quale avrebbe collaborato professionalmente.

Nel proprio curriculum Conte ha menzionato la collaborazione con lo studio associato con Alpa. E sul punto un cronista delle Iene lo incalza: "È come se io dico che ho aperto una paninoteca accanto a Cracco e poi dico che ho aperto un ristorante con Cracco" nel curriculum. Ferma la replica del presidente: "Se lei con Cracco decide di aprire e di andare insieme per la prima volta, e aprite dei locali, poi vi dividete ce lo mette pure, no?". Il capo del governo conferma anche di essere sicuro di aver fatturato separatamente da Alpa la prestazione per il garante della privacy: "Assolutamente si'".

"Il problema e' semplicemente che siamo sempre il fanalino di coda della crescita economica d'Europa. Siamo ben determinati, abbiamo ben meditato questa manovra, questa linea di azione. Dobbiamo consentire alla nostra economia di poter esprimere completamente le sue potenzialita' e dobbiamo anche pensare allo sviluppo sociale del nostro Paese" afferma il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Conte replica alle stime dell'Fmi che rivedono al ribasso le previsioni sulla crescita del Pil nel 2018 e nel 2019 ed assicura "ragionevolezza" e ammonisce che la prosecuzione delle manovre sin qui fatte porterebbero a inchiodare l'Italia a un basso livello di crescita.

Quanto all'Europa garantisce che "iniziera' un'interlocuzione". Mentre, sul fronte del Fondo monetario internazionale avverte: "Le previsioni andrebbero riformulate. Il deficit-Pil lo abbiamo detto il primo anno e' al 2,4%. Pero', abbiamo gia' previsto con la nostra manovra scenda sotto al 2%, arriveremo intorno all'1,8%, lo stesso rispetto al rapporto debito-Pil, noi lo conterremo, scenderemo".

 "Voi avete letto molto negativamente la lettera che hanno anticipato Dombrovskis e Moscovici. In realtà si conclude con un 'siamo aperti al dialogo costruttivo'. Ed e' chiaramente una valutazione prima facie, loro prendono atto che la nostra manovra non rispecchia quelle che erano le loro aspettative. Siamo disponibili a confrontarci, lo faremo in modo ragionevole. Confido che non ci siano toni un po' agitati da nessuna parte, perché non e' proficuo per nessuno: ne' per l'Europa ne' per l'Italia". La previsione dell'Fmi sull'Italia "va aggiornata rispetto alla nostra manovra economica.

Confidiamo che la crescita sara' sicuramente superiore e anzi vi annuncio che domani pomeriggio a Palazzo Chigi si riunirà la cabina di regia per gli investimenti: sono state invitate le piu' grandi aziende partecipate del Paese e siamo li' a valutare un piano addirittura addizionale per gli investimenti. Quindi, lavoriamo seriamente per la crescita, oltre che per le riforme. Non lanciamo proclami" afferma il presidente del Consiglio, “Il Premier Conte oggi è a Firenze, e gli diamo volentieri il benvenuto.

Lui conosce bene la nostra città e l'ospitalità dei suoi abitanti. Ma sa bene che noi fiorentini siamo persone serie e come tali vogliamo essere trattati. Quindi l'invito al Presidente del Consiglio è a non fare la solita passerella ma a dare risposte precise alle questioni aperte su cui la città e i fiorentini attendono da tempo parole e impegni chiari” così il deputato fiorentino Gabriele Toccafondi saluta la visita del Capo del Governo oggi a Firenze.

“E' fin troppo scoperta la strategia che 5Stelle e leghisti stanno mettendo in piedi contro Firenze: stoppare i progetti e togliere le risorse – spiega Toccafondi – in maniera da legare le mani e togliere ossigeno finanziario alla città per “punire” una amministrazione non giallo-verde e per aiutare la propria scalata a Palazzo Vecchio nella prossima primavera”. “Ecco perché oggi dal Presidente Conte non ci aspettiamo parole di circostanza, ma impegni precisi – aggiunge il deputato fiorentino - .

Il Premier deve dire un chiaro Sì alla nuova pista del Vespucci, deve garantire ai fiorentini che l'Alta Velocità ferroviaria andrà avanti e deve garantire che a Firenze saranno restituiti i 18 milioni del Piano Periferie che il suo Governo e la sua maggioranza hanno scippato a progetti già cantierabili. E infine deve dare alla città gli strumenti di sicurezza che le spettano spiegando al proprio ministro dell'Interno che ai fiorentini non servono tweet ma personale in divisa visto che fra Carabinieri e Guardia di Finanza mancano ben 250 agenti”. “Non so se il Premier Conte avrà la forza e il coraggio di assumersi questi impegni.

So però che ai fiorentini non potrà darla a bere con una vuota passerella per la città” conclude Toccafondi.

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