In occasione della Giorno della Memoria, giovedì 23 gennaio nell’Aula Magna dell’Università di Firenze (ore 16.30 – piazza San Marco 4) verrà consegnata la medaglia del centenario dell’Ateneo alle sorelle Andra e Tatiana Bucci, italiane di origine ebraica, deportate da Fiume nel campo di Birkenau all’età di 4 e 6 anni.
Ad aprire la cerimonia, realizzata in collaborazione con Regione Toscana, sarà la rettrice Alessandra Petrucci, che consegnerà la medaglia alle due sorelle. All’evento parteciperà Alessandra Nardini, assessora della Regione Toscana a Istruzione, Università e Cultura della Memoria.
La cerimonia prevede l’intervento di Luca Bravi, ricercatore in Storia della pedagogia e dell'educazione presso il Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letterature e Psicologia e membro del comitato di coordinamento del Memoriale delle Deportazioni. Seguiranno le testimonianze di Andra e Tatiana Bucci. L’ingresso è libero.
Approfondimenti
“La storia di Andra e Tatiana Bucci rispecchia quello che fu l’orrore delle deportazioni in Italia – sottolinea la rettrice Alessandra Petrucci - Le loro parole evocano la tragedia che si consumò nei campi di concentramento, affinché non sia mai dimenticata. È la testimonianza di chi, bambino, è sopravvissuto e ora dà voce a chi invece dai lager non è più tornato. Ma è anche il racconto della vita ‘dopo’, della difficoltà a riconciliarsi con la normalità e della volontà di mantenere vivo il ricordo, per diventare insegnamento per le giovani generazioni. Siamo loro grate di aver voluto condividere tutto questo anche con la comunità universitaria fiorentina”.
“L’instancabile opera di testimonianza di Andra e Tatiana Bucci rivolta soprattutto alle giovani generazioni – dichiara l’assessora regionale Alessandra Nardini - ha un valore immenso. Niente può avere lo stesso impatto emotivo sulle studentesse e gli studenti ed essere più potente del racconto di chi ha vissuto sulla propria pelle l'abisso più profondo dell'umanità. Quest'anno celebriamo l'80esimo anniversario della liberazione del campo di Auschwitz, mentre assistiamo a pericolosi rigurgiti nazifascisti che non vanno sottovalutati.
Difendere la Memoria dai tentativi di negazionismo e revisionismo, diffonderla e attualizzarla è un preciso dovere delle istituzioni, della scuola e dell’Università. Ecco perché il riconoscimento alle sorelle Bucci di un Ateneo così importante per il sistema dell'Università e della ricerca, come l’Università di Firenze, è un atto significativo, un ringraziamento a chi ci ha fatto conoscere l'orrore della Shoah e di tutte le deportazioni nazifasciste, un impegno concreto di Memoria e di pace di cui oggi più che mai abbiamo bisogno”.
All'interno del vasto programma promosso dall'Istituzione regionale, il 4 febbraio dalle 16.30, in occasione del Giorno della memoria, la Sezione fiorentina dell’Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti insieme a Regione Toscana e con il patrocinio del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Firenze, organizzano l’incontro dedicato alla deportazione politica. Nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati (piazza Duomo 10), è in programma “La deportazione politica a ottant’anni dalla Liberazione dei Campi di concentramento”.
Irene Stolzi, docente di Storia del diritto, Università di Firenze, terrà una lezione su “Opposizione, dissenso politico, deportazioni: dagli anni Venti alla costituente”.A seguire, un confronto, dal titolo “Non solo Memoria. Discriminazioni, crisi della democrazia, spostamenti forzati oggi”, coordinato da Lorenzo Tombelli, presidente ANED sezione Firenze. Interverranno Matteo Mazzoni, direttore Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea; Micaela Frulli, docente Diritto internazionale, Università di Firenze; Corrado Caruso, docente Diritto costituzionale, Università di Bologna.
La storia della persecuzione e della deportazione dei Testimoni di Geova, una delle tante tragedie umane che compongono l’orrore nazista. Se ne parla al Memoriale delle Deportazioni domani, martedì 21 gennaio, alle 17.30 naturalmente nell’ambito del Giorno della Memoria 2025 con l’incontro La persecuzione e la deportazione dei Testimoni di Geova nei lager nazisti. Partecipano lo storico Claudio Vercelli e Alessandro Bertini dell’ufficio comunicazione e stampa della Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova. Coordina Enrico Iozzelli del Museo della Deportazione di Prato. Saranno presenti anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’assessora a Istruzione e Cultura della Memoria Alessandra Nardini.
L’evento è promosso dalla Regione Toscana e realizzato dalla Fondazione Museo e Centro di documentazione della Deportazione e Resistenza di Prato in collaborazione con l’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea. Il Memoriale si trova in viale Donato Giannotti 81/85. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Saranno Luisa Cattaneo e Gabriele Giaffreda, con lo spettacolo “Un autunno d’agosto”, ad omaggiare il Giorno della Memoria presso il Teatro Verdi di Monte San Savino. L’appuntamento, fissato per venerdì 24 gennaio con inizio alle ore 21:15, porterà in scena la riduzione teatrale di Elena Miranda dell’omonimo libro di Agnese Pini, narrazione dell’eccidio nazifascista che colpì la famiglia Pini ma anche di “una storia d’amore mentre la guerra torna a fare paura”.
L’evento, a cura di Comune di Monte San Savino, Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Officine della Cultura e A.S. Monteservizi, vede in scena anche la fisarmonicista Madoka Funatsu con le musiche composte da Luca Roccia Baldini e la regia di Luisa Cattaneo. La produzione è firmata da Officine della Cultura e Primera, con il contributo di Regione Toscana e Ministero della Cultura e con il sostegno di Kanterstrasse Teatro – Residenza Artistica.
“Un autunno d’agosto” narra la storia di uno degli eccidi nazifascisti meno conosciuti ma non per questo meno significativi. È l’estate del 1944. Il 19 Agosto. A San Terenzo Monti, paese di poche centinaia di abitanti tra Liguria, Emilia e Toscana, in provincia di Carrara, si conteranno 159 vittime innocenti, in prevalenza donne e bambini, accompagnati nel momento dell’esecuzione dal suono di un organetto. E come in altri paesi della Linea Gotica la guerra mostrerà qui il suo lato più crudele.
Attraverso le vicende dei vari protagonisti di quei giorni, attraverso la storia degli ultimi, “Un autunno d’agosto” prova a raccontare la storia in una delle sue pagine più tristi, ma più capaci di farci riflettere sull’umano; su ciò di cui è capace ancora oggi l’uomo quando si parla di guerre, i suoi istinti inconfessabili e feroci, ciò che ancora oggi drammaticamente possiamo essere.
Anche lo spettacolo come il libro è dedicato agli ultimi, perché come dice l’autrice del romanzo edito da Chiarelettere, è proprio su di loro “che si è costruita l’ossatura forte e imperfetta di tutto il nostro presente”. E solo se questa ossatura è dotata di consapevolezza e coscienza oggi possiamo proiettarci nel futuro con una speranza che possa essere impegno: che questi orrori non avvengano più, mai più.
Ingresso: platea e I e II ordine palchi centrali intero € 16, ridotto € 14; III ordine e palchi laterali intero € 13, ridotto € 11. Riduzioni: carta Studente della Toscana, biglietto ridotto a € 8 per studenti universitari (il posto verrà assegnato, dietro presentazione della carta, in base alla disponibilità della pianta); biglietto futuro under 30 in collaborazione con Unicoop Firenze a €8. Ulteriori riduzioni: over 65, possessori Carta dello spettatore FTS, abbonati alle stagioni dei teatri della Rete Teatrale Aretina e Spettatori Erranti, soci Unicoop Firenze.
Info e prevendite presso: Monte San Savino, Ufficio Cultura – Palazzo Galletti, tel. 0575 8177272, lunedì ore 15 – 18, mercoledì ore 10 – 13, giovedì ore 15 – 18; Arezzo, Officine della Cultura – via Trasimeno 16, tel. 0575 27961, dal lun. al ven. ore 10 – 13 e 15:30 – 18. Prevendita online su Ticketone. Info teatri Officine della Cultura tel. 338 8431111. Biglietteria il giorno di spettacolo presso il Teatro, apertura un’ora prima della rappresentazione.