Giorno contro omofobia: bandiera arcobaleno a Palazzo Strozzi Sacrati

Nardini ricorda l'impegno della Regione. In Toscana inaugurate le panchina arcobaleno

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 maggio 2021 19:48
Giorno contro omofobia: bandiera arcobaleno a Palazzo Strozzi Sacrati

Firenze, 17 maggio 2021- Il 17 maggio 1990 l’Organizzazione Mondiale per la Sanità ha rimosso l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali, ma la strada da fare per contrastare i pregiudizi e le violenze è ancora lunga. L'Italia si trova agli ultimi posti in Europa come progresso per i diritti civili e umani. In tutto il mondo sono più di 70 gli stati nei quali l’omosessualità è un reato e 13 quelli in cui è prevista la pena di morte. Indagini statistiche di Amnesty International-Doxa ci dicono che l’Italia è il paese dove il 55,9 % degli intervistati si dichiara d’accordo con l’affermazione “se gli omosessuali fossero più discreti sarebbero meglio accettati” mentre il 29,7 % dice che “la cosa migliore per un omosessuale è dire agli altri di non esserlo”. 

In occasione della Giornata mondiale contro omofobia, lesbofobia, transfobia e bifobia (International Day against homophobia, transphobia and biphobia), che si celebra oggi 17 maggio, la bandiera arcobaleno è stata stesa sulla facciata di Palazzo Strozzi Sacrati, la sede della Presidenza della Regione, a Firenze. Il presidente della Regione Eugenio Giani e l'assessora alle pari opportunità Alessandra Nardini (nella foto), al termine della giunta, hanno srotolato lo stendardo dal balcone al piano nobile, sulla sulla facciata del palazzo in piazza Duomo, per ricordare l'impegno della Toscana per i diritti e contro ogni forma di discriminazione.

“In questa giornata ribadiamo l’impegno della Toscana per i diritti, contro le discriminazioni, le violenze e i discorsi di odio. Per costruire una società aperta e libera dai pregiudizi. Le tantissime iniziative in tutta la regione, il lavoro di molte amministrazione comunali e provinciali che sempre più, oltre 70, hanno aderito alla rete nazionale Re.a.dy. e che in molte hanno sottoscritto l'appello che abbiamo promosso per l’approvazione del Ddl Zan, la recente decisione della giunta regionale di continuare a sostenere sui territori attività di sensibilizzazione e promozione di una cultura di uguaglianza testimoniano ancora una volta che la battaglia contro le discriminazioni fa parte del codice genetico della nostra Regione”.

Approfondimenti

È il messaggio dell’assessora alle pari opportunità della Regione Toscana Alessandra Nardini. Questa mattina l’assessora era a Cascina all’inaugurazione di una panchina “arcobaleno” installata dall'amministrazione Comunale in corso Matteotti, nel pomeriggio ha partecipato ad una analoga inaugurazione a Scandicci, insieme ad amministratrici e amministratori comunali e al Consigliere regionale Fausto Merlotti.

Il messaggio di Nardini arriva in una giornata in cui i colori della bandiera “rainbow” si diffondono in tanti luoghi della Toscana. Numerose sono infatti le amministrazioni locali che assieme alla Regione Toscana si sono mobilitate per celebrare una data storica per i diritti Lgbtqia+, scelta per ricordare il giorno in cui nel 1990 l’Organizzazione mondiale della sanità cancellò l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali.

Una mobilitazione che è il segno della crescita continua delle adesioni delle amministrazioni locali toscane alla rete Re.a.dy, la rete italiana - di cui la Toscana è fondatrice - delle Regioni, Province Autonome ed Enti Locali impegnati per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere e che quest’anno ha lanciato una campagna contro l’hate speech con un duplice claim: “Io non uso parole d’odio e tu?” e “Qui non c’è posto per le parole d’odio”. Oggi sono oltre 70 gli enti locali che fanno parte di Re.a.dy. Ci sono comuni capoluogo come Firenze, Livorno, Lucca, Pistoia e Prato, ci sono la Città Metropolitana di Firenze e cinque province (Arezzo, Pisa, Pistoia, Prato, Siena), assieme a tantissimi altri Comuni da nord a sud della Toscana.

La Regione Toscana questa mattina sul proprio sito web e sui canali social ha pubblicato un video, che raccoglie le immagini dagli enti locali toscani aderenti alla rete Re.a.dy e alla campagna pensata dalla rete per l’edizione 2021 della giornata. Risale, poi, ad alcuni giorni fa l’approvazione da parte della giunta di una accordo da 100 mila euro con gli enti locali toscani della rete per consolidare il network di Re.a.dy sul territorio, sostenendo attraverso contributi economici la realizzazione di attività di sensibilizzazione e informazione e a rafforzare la rete delle Pubbliche amministrazioni impegnate nella promozione dei diritti. L’atto prevede anche un contributo straordinario al Comune di Volterra che nel prossimo autunno ospiterà l'incontro annuale di Re.a.dy.

“La Toscana – conclude Nardini - nel 2004 è stata la prima Regione a dotarsi di una legge contro le discriminazioni basate su orientamento sessuale e identità di genere. Anche per questo oggi torna a far sentire la propria voce perché il nostro Paese introduca nel proprio ordinamento norme e misure previste dal ddl Zan”.

“Sono l’orgogliosa proponente di una mozione regionale in sostegno della legge contro l’omolesbobitransfobia, un atto che il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato circa un mese fa. La nostra Regione è stata la prima a dichiararsi apertamente e ufficialmente a favore della tutela dei diritti civili verso la comunità LGBTQIA+” “Da sempre - dice Galletti - sono contro l’omolesbobitransfobia, la misoginia e qualsiasi altra forma di odio che avvelena l’intera società odierna. Senza se e senza ma. Abbiamo un disperato bisogno di uscire dal Medioevo dei diritti individuali, e adesso, grazie alla discussione del Ddl Zan possiamo farlo.”

“In campagna elettorale ho sostenuto convintamente la proposta di istituzione di una legge contro l’omolesbobitransfobia, indipendentemente dalla provenienza politica dell’atto, perché credo che i diritti delle persone vadano sempre difesi. Non è solo un criterio morale a guidarmi, la nostra Costituzione è molto chiara in tal senso: siamo tutti uguali e abbiamo uguali diritti.” Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana, in una nota inviata alla stampa nella Giornata internazionale contro l’omolesbobitransfobia.

“Oggi ricordiamo e celebriamo l’International Day Against Homophobia, Biphobia, Transphobia, è certamente importante avere una giornata nella quale l’attenzione delle istituzioni, dei cittadini e delle cittadine si catalizza per dare forza a principi di eguaglianza e rispetto che dovremmo alimentare tutti i giorni. Da questo punto di vista – sottolinea la presidente Commissione Pari Opportunità Donata Bianchi – è importante il richiamo del Presidente della Repubblica che ha invitato a riflettere che le attitudini personali e l’orientamento sessuale ‘non possono costituire motivo per aggredire, schernire, negare il rispetto dovuto alla dignità umana, perché laddove ciò accade vengono minacciati i valori morali su cui si fonda la stessa convivenza democratica’.

 Il Consiglio comunale di Firenze votò già a settembre 2020 una mozione a sostegno del ddl ZAN, che chiedeva anche la ricostituzione della Consulta, come ribadito anche da un ODG recente. Ci stiamo lavorando e, spero, che presto possa essere ricostituito questo spazio di confronto, dai poteri assai limitati, ma comunque stabile e organico al lavoro dell’Amministrazione comunale. Oggi – conclude la presidente della Commissione Pari Opportunità Donata Bianchi – chiediamo a gran voce l’approvazione del ddl Zan, molto bene, ma io vorrei altrettanta determinazione nel rendere possibile ai bambini e alle bambine delle coppie omogenitoriali la possibilità di essere a tutto tondo figli di entrambi i genitori e non solo figliastri come anche la famosa ‘step child adoption’ li lascerebbe”.

“Oggi 17 maggio dobbiamo dire con forza che purtroppo la violenza omotransfobica è ancora decisamente radicata nella nostra società e dobbiamo tutti impegnarci per estirparla prima possibile. Aggressioni, molestie, finanche omicidi, non è un bollettino di guerra, è la realtà in cui ancora troppo spesso purtroppo si trovano persone non ancora libere di vivere il proprio amore senza condizionamenti e paura. Per questo l’approvazione del DDL Zan è assolutamente urgente, c’è bisogno di una legge specifica che vada a contrastare ogni forma di odio, discriminazione e violenza omotransfobica, misogina o abilista.

È vero però che le leggi, da sole, non bastano: un fattore di importanza determinante e spesso trascurato, soprattutto in un paese come l’Italia, dove lo spettro del gender è agitato a ogni piè sospinto, è la formazione, che il ddl Zan prevede nelle scuole di ogni ordine e grado. 'Formare' dovrebbe però essere la parola d’ordine non solo a livello scolastico, ma anche della società civile, della comunicazione, delle Istituzioni e delle forze dell’ordine. L’appello personale è quello di capire.

Capire il più possibile: si può iniziare con l’imparare cosa significano queste lettere. Se non capite, ricercate, leggete chiedete. Non chiudiamo fuori dalle nostre menti quelli che per essere out hanno lottato nel passato e nel presente. Non ignoriamo l’esistenza di milioni di persone in tutto il mondo che da decenni si battono per essere riconosciuti. Per combattere la paura e la discriminazione bisogna prima di tutto abbattere i muri mentali” Così Mimma Dardano, capogruppo lista Nardella, intervenuta in Consiglio comunale con una comunicazione.

Oggi l’amministrazione comunale di Reggello ha inaugurato la Panchina Arcobaleno in piazza Aldo Moro. L’installazione è avvenuta alla presenza del sindaco reggente Piero Giunti, dell’assessora alle Politiche di Genere Priscilla Del Sala, dell’assessora all’istruzione Adele Bartolini, dell’assessore alle Attività Produttive Giacomo Banchetti e la segretaria dei Giovani Democratici Gloria Mugnai. L’iniziativa è stata organizzata su proposta del Gruppo Consiliare del PD e dall’assessora Priscilla Del Sala, per ribadire il concetto che ogni persona è unica ed ha il diritto di esprimere la propria unicità, le diversità sono una ricchezza e non un pericolo.

Con uno stendardo arcobaleno esposto da alcuni giorni al Palazzo comunale, Castelnuovo Berardenga celebra oggi, lunedì 17 maggio, la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. Nei giorni scorsi, inoltre, è stata realizzata un’infografica con lo slogan “Qui non c’è posto per parole di odio”, pubblicata sulla pagina Facebook del Comune, ed è stato realizzato un appello video sul tema del contrasto alle discriminazioni di genere che ha visto anche il contributo del sindaco di Castelnuovo Berardenga, Fabrizio Nepi.

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