Firenze, 12 maggio 2025 – In un’epoca in cui l’intelligenza artificiale può scrivere notizie in pochi secondi, ma non può sostituire l’etica, il giornalismo torna al centro del dibattito. È attorno a questa tematica che ruota l’incontro "Giornalismo: onestà intellettuale e intelligenza artificiale", organizzato da La Maremma delle Idee grazie a Richard Harris in collaborazione con l'Ordine dei Giornalisti della Toscana e la Fondazione Romualdo Del Bianco-Life Beyond Tourism.
L’appuntamento è in programma venerdì 23 maggio, dalle ore 17.30 alle 20.00, presso lo storico Palazzo Coppini, Museo delle Espressioni di Gratitudine, Golden venue e sede della Fondazione Romualdo Del Bianco - Life Beyond Tourism. Sarà un’occasione per analizzare come la professione giornalistica debba adeguarsi ai tempi attuali e futuri, nel rispetto della deontologia e della libertà di espressione. In programma una tavola rotonda che vedrà la partecipazione di Matteo di Longis, avvocato, Daniele Magrini, giornalista e autore, Giampaolo Marchini, presidente ODG Toscana, Lucia Tozzi, giornalista e ricercatrice e Philip Willan, giornalista e autore, inoltre verrà dato spazio a chi del pubblico vorrà intervenire.
A moderare il dibattito sarà Richard Harris, fondatore de La Maremma delle Idee.
L’evento a Palazzo Coppini intende porre l’accento non solo sulle opportunità, ma anche sui rischi legati all’impatto dell’intelligenza artificiale nell’ambito dell’informazione, riaffermando la centralità della figura del giornalista come ultimo e primo baluardo nella difesa della verità. In un’epoca di rapida trasformazione tecnologica, la necessità di preservare l'onestà intellettuale e l'indipendenza dell’informazione si fa sempre più pressante. La Fondazione Romualdo Del Bianco - Life Beyond Tourism ospita questa iniziativa nell’ambito della sua missione di promozione del dialogo interculturale, riconoscendo il ruolo fondamentale di un'informazione corretta e libera nello sviluppo di una società globale consapevole, responsabile e inclusiva.
Durante l'incontro si affronteranno tematiche cruciali quali l’influenza dei proprietari dei media, le pressioni politiche, il rischio di autocensura e l'uso dell'intelligenza artificiale nella produzione di contenuti giornalistici. Un'attenzione particolare sarà dedicata alle responsabilità individuali dei giornalisti, chiamati a essere custodi della verità in ogni circostanza. L'evento vuole essere anche un invito a ripensare le regole deontologiche alla luce delle nuove sfide tecnologiche, promuovendo un'informazione che sia sempre al servizio del cittadino.
“Vivo in Italia da diversi anni e non posso fare a meno di notare una certa discrepanza, spesso marcata, tra ciò che leggo sui giornali e ciò che accade realmente – dichiara Richard Harris –. Ho l’impressione che manchi una stampa davvero indipendente e libera. L’idea di questo evento è nata dopo aver partecipato a un festival del giornalismo, dove ho partecipato a un incontro interessante, ma privo di un vero dialogo, senza domande dal pubblico, senza confronto. Da lì è maturata in me la volontà di creare uno spazio in cui ci fosse davvero scambio, ascolto e dibattito. Questo è l’obiettivo dell’evento a Palazzo Coppini: promuovere un momento autentico di incontro. In un tempo come il nostro, è fondamentale riflettere su come il mondo dell’informazione racconta il presente”.
Quali sono le prospettive future per il giornalismo nell’attuale contesto politico e tecnologico caratterizzato da difficoltà economiche e di credibilità dei media tradizionali e in relazione all’approccio diretto alla comunicazione dell’amministrazione Trump. Ne parlerà Francesco Merlo, giornalista de “La Repubblica” e scrittore, nella conferenza in programma martedì 27 maggio (ore 17). Organizza la Fondazione Biblioteche nell'ambito del ciclo di incontri “I Martedì di Via Bufalini ", a cura di Paolo Ermini. Occasioni per riflettere sulle complesse dinamiche dell’attualità italiana e internazionale e sulle sfide che ci attendono insieme ad autorevoli intellettuali, docenti universitari ed editorialisti.