Giardino verticale, Firenze raddoppia alla Stazione Leopolda

​Bisognerà attendere la primavera per ammirarlo in tutta la sua bellezza

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 gennaio 2015 16:02
Giardino verticale, Firenze raddoppia alla Stazione Leopolda

Il giardino verticale che si arrampica sul lato adiacente alla stazione di Porta al Prato, ricorda l'installazione del complesso a Le Murate e cambia l'esterno della Stazione Leopolda. Venerdì 30 gennaio si è tenuta l'inaugurazione di questa parete vegetale alta circa quattro metri e larga venti. Un'opera che cela anche un'importante funzione sociale. A realizzarla infatti sono stati cinque ragazzi, con precedenti penali, seguiti dal Centro di Giustizia Minorile di Firenze, compente per Umbria e Toscana, per il progetto 'InThree' sviluppato da CGM, Comune di Firenze l'istituto di formazione Apab. Rispetto a quanto già realizzato, ad esempio, con le grandi aiuole di piazza Beccaria, la riqualificazione del giardino di via Maragliano, gli interventi alla scuola La Pira e il Bugs Hotel de Le Cascine, la novità odierna è introdotta proprio dal Comune di Firenze, che si appresta a siglare un protocollo col Centro di Giustizia Minorile.

Così l'assessore all'Ambiente del Comune di Firenze, Alessia Bettini: "Stiamo perseguendo con opere come questa una triplice funzione: dare a questi ragazzi la possibilità di una riqualificazione anche professionale, una risposta importante al decoro della città perché su una parte di cemento andiamo a mettere delle piante ornamentali, nonché una risposta seppur piccola all'inquinamento atmosferico perché questi rampicanti assorbono anche le polveri sottili. E' una bella opera di riqualificazione. Questo è il primo atto di altre iniziative che faremo sempre nel quartiere della Leopolda."

In occasione dell'evento, alla presenza di Serena Aglietti, è stato consegnato unassegno (1000 cm x 50 cm) di 1.000,00 euro da spendere, come borsa lavoro della durata di un mese e mezzo, presso l’azienda Aglietti che si prenderà a carico il ragazzo che si è distinto per capacità e impegno.

Enrica Pini, funzionario del Centro Giustizia Minorile di Firenze, competente per la Toscana e l'Umbria, ha sottolineato: "al momento abbiamo ragazzi affidati al servizio sociale minorenni della giustizia, in altre occasioni abbiamo avuto anche detenuti dell'istituto penale di Firenze. L'obiettivo della collaborazione con Apab e ora anche col Comune di Firenze è quello di dare la possibilità ai ragazzi di un riscatto rispetto al reato"

All'inaugurazione erano presenti anche Anna Mendolea, direttrice dell'Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni, Fiorenzo Cerruto direttore dell'Istituto penale per minorenni di Firenze e alcuni cittadini dei comitati del quartiere Leopolda-Paisiello.

"Per APAB -ha detto la vicedirettrice Gaia Citriniti- è un'ulteriore incoraggiamento per continuare il lavoro sino ad ora fatto. E' una soddisfazione immensa vedere gli occhi dei ragazzi mentre realizzano qualcosa di importante per la città"

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