Gianni non cammina ma con le parole sembra volare. Il suo sorriso racconta di un entusiasmo contagioso che ti fa apparire, anche l'ingresso di un supermercato di Siena, un luogo diverso, un po' fuori dalla realtà. E' li che incontriamo Gianni: in un punto vendita Coop. Sta promuovendo la sua associazione: non si può muovere perché è seduto su una sedia a rotelle ma le sue parole raggiungono un pubblico notevole.
E' un capannello quello che lo circonda: incuriosito mi avvicino. Ascolto e comprendo. Parla di "Ruotabile" una realtà che definisce la prima in Italia ad essere formata da un direttivo composto da persone che vivono direttamente malattie genetiche ancora oggi incurabili. Il volantino promozionale recita: "chi è affetto da tali malattie ha generalmente deficit di natura motoria ma spesso spiccata attività intellettiva".
Gianni pare incarnare a pieno il motto. La sua presentazione convince: creare punti di ascolto, distribuiti sul territorio nazionale, al fine di avere consulenza e prestazioni da psicologi e da altre figure professionali (anche per l'aiuto concreto legato a semplici azioni quotidiane). Tutto questo con la raccolta di fondi finanziata con varie modalità: produzione e vendita di gadget con logo dell'associazione, messa in vendita di libri autobiografici e 5x1000.
Non ho neanche il tempo di riflettere e Gianni, fulmineo, rompe gli indugi: "ci dai una mano anche tu?". Un piccolo contributo e una simpaticissima penna è già nelle mie mani. Missione compiuta. La sua. Io ci ripenso nella considerazione che ha convinto anche me. Vado via promettendo che proverò a far conoscere la realtà di Gianni ad altri anche scrivendo su di essa.
Per saperne di più www.ruotabile.org . Promessa mantenuta.
nella foto, Gianni ritratto con un suo collaboratore
