Gas e Luce: i toscani potrebbero risparmiare di più

L’efficientamento energetico è la strada da percorrere, ma si fidano poco dei consulenti, le imprese sono poco inclini a investire e i condomini non si mettono d'accordo

Nicola
Nicola Novelli
19 dicembre 2017 22:53
Gas e Luce: i toscani potrebbero risparmiare di più

Firenze, 19 dicembre 2017 – E' il senso di una ricerca demoscopica commissionata da Estra, tra le principali multiutility nazionali per la vendita di gas ed energia elettrica. I risultati della ricerca realizzata da Lorien Consulting, intervistando 500 italiani e 250 imprese, mettono in luce che le aziende ritengono che l’attuazione di misure di efficientamento energetico porti a un sensibile risparmio in bolletta, ma non sanno quanto è davvero possibile risparmiare.

Si immaginano risparmi molto più bassi di quelli reali, anche se conoscono le agevolazioni fiscali messe a disposizione dal Governo. Nelle case la misura maggiormente utilizzata è l’installazione di pannelli fotovoltaici, mentre nelle aziende la sostituzione dell’impianto di illuminazione con lampade a basso consumo (led). Vogliono risparmiare e sono convinti che uno dei migliori modi per farlo sia approfittare delle agevolazioni fiscali stanziate dal Governo per le opere di efficientamento energetico attuate in appartamenti e aziende.

Naturalmente Estra, la multiutility toscana attiva nel settore dell’energia, ha chiesto all'Istituto di Ricerca di Milano di concentrare l’indagine sugli intervistati toscani. Dall’indagine emerge che sia a livello domestico che a livello aziendale le misure ritenute più efficaci sono l’installazione dei pannelli fotovoltaici, seguiti dalla sostituzione dell’illuminazione tradizionale con lampade a basso consumo. Tra coloro che hanno attuato misure di efficientamento negli ultimi 12 mesi, i pannelli fotovoltaici sono stati installati dal 32% degli utenti e dal 28% delle aziende mentre le lampade a basso consumo hanno preso il posto dell’illuminazione tradizionale nel 28% dei casi domestici e nell’89% dei casi aziendali. Il costo medio degli interventi che hanno investito in efficientamento energetico è stato di circa 13.700 €; quello delle aziende di 15.500 €.

Nonostante ciò, i toscani non sanno quanto è davvero possibile risparmiare. Si prenda ad esempio quanto emerso nel caso delle lampade a LED: installando queste misure è possibile risparmiare più del 50% di quanto si spende in illuminazione, ma solo l'1% degli utenti domestici e il 2% delle aziende ha saputo dare questa risposta; anzi, di queste ultime il 46% ha affermato che il risparmio è inferiore al 20%, dato che si discosta enormemente dalla risposta corretta.

“Come dimostra questa ricerca gli italiani sono disposti a scommettere sull’utilità dell’efficientamento energetico - ha sottolineato il Presidente di Estra, Francesco Macrì- tuttavia, probabilmente una scarsa informazione non incentiva l’attuazione di tali misure. Bisogna ripartire dal ruolo di advisor dello Stato, che deve incentivare scelte di questo tipo non solo attraverso le agevolazioni fiscali – che tra l’altro per il 2018 subiranno una serie di cambiamenti – ma anche attraverso un’informazione puntuale e completa.”

La maggior parte degli utenti domestici dichiara di essere interessata a valutare possibili riqualificazioni energetiche proposte dal proprio fornitore di energia, mentre solo il 39% delle aziende considera tale opzione. Inoltre solo il 34% delle aziende sa definire correttamente cos’è la diagnosi energetica, solo l’11% l’ha eseguita e solo un quarto di queste lo ha fatto con una ESCo (Energy Service Company).

Anche il Gruppo Estra ha costituito una ESCo, che effettua interventi finalizzati a migliorare l'efficienza energetica: «Estra Clima assume su di sé il rischio dell'iniziativa e libera il cliente finale da ogni onere organizzativo e di investimento -spiega Andrea Ginosa, Responsabile progettazione- individua l'intervento da realizzare e rientra dall'investimento con un piano finanziario pluriennale a rate pattuite nel contratto, al termine del quale l'impianto resta a tutti gli affetti di proprietà dell'azienda cliente. E siamo pronti a pagare una penale, nel caso che che gli obiettivi non vengano conseguiti».

Le aziende grazie alle Esco possono beneficiare di una gestione in outsourcing della propria riqualificazione. Estra Clima è ancora all'inizio del proprio sviluppo, ma ha già realizzato progetti per clienti come Acqua Verna, Grotta Giusti e il Convitto San Niccolò a Prato. Bastano € 50.000,00 di costi annuali per creare interessanti margini di intervento, in un adeguato arco temporale e compatibilmente ai vincoli normativi. Allora perché questo basso utilizzo delle Esco, anche in Toscana? E' un evidente sintomo di scarsa conoscenza e informazione.

«Abbiamo commissionato questa indagine in coerenza con il nostro ruolo sociale -ci tiene a precisare il Presidente di Estra, Francesco MacrìEstra è un'azienda sempre in contatto con i propri utenti, per i quali intendiamo svolgere il ruolo di energy partner. Siamo una multiutility non solo a parole e nei nostri piani intendiamo svilupparci in nuovi settori, ad esempio con la nostra Esco».

Estra, tramite le proprie società, fornisce servizi che vanno dalla vendita di gas metano, GPL e energia elettrica, alle telecomunicazioni, dalla distribuzione del gas naturale ai servizi energetici. Nel 2016 oltre un miliardo di fatturato per un gruppo fortemente radicato nel territorio nel quale opera, con un patrimonio di know-how e capacità tecniche, organizzative e funzionali che eredita dalle realtà che l’hanno costituita. Oltre 800.000 utenti, che porteranno presto Estra alla quotazione in borsa, auspicabilmente nel comparto Star, dopo il risultato dei tre bond lanciati negli ultimi anni.

«Il miglioramento del sistema economico e dell'ambiente è tra i nostri valori -spiega il Presidente di Estra, Francesco Macrì- che passa anche attraverso il trasferimento ai nostri utenti di una nuova cultura di impresa. Per questo abbiamo allo studio una call per promuovere opportunità di efficientamento energetico, senza i livelli di complessità dei bandi regionali, accessibili solo a imprese molto strutturate. Vogliamo contribuire così all'ammodernamento delle aziende del nostro territorio».

Foto gallery
In evidenza