Furti, incidenti, persone scomparse: serve la task force psicologica

In 40 anni in Toscana 1.160 persone scomparse, +67% furti e 21887 incidenti stradali 

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 maggio 2015 15:31
Furti, incidenti, persone scomparse: serve la task force psicologica

Annunciata nel corso del convegno “Emozioni, pensieri e comportamenti nelle emergenze quotidiane: esperienze a confronto” una task force composta da psicologi per la gestione delle emergenze quotidiane in caso di furti e rapine, incidenti stradali, persone scomparse. E’ quanto annunciato da Lauro Mengheri, presidente dell'Ordine degli psicologi della Toscana, nel corso del convegno “Emozioni, pensieri e comportamenti nelle emergenze quotidiane: esperienze a confronto”, che diventerà operativa anche attraverso un protocollo pilota, ad oggi allo studio, con il Comune di Firenze – come evidenziato dall’assessore al welfare del Comune di Firenze, Sara Funaro -; che non riguarderà solo le emergenze ma anche una serie di attività in ambito sociale.

Dal 1 gennaio 1974 al 30 giugno 2014 sono 1.160 le persone scomparse in Toscana da rintracciare, mentre gli incidenti con morti o feriti sono stati, nel solo 2013, 21.887 - incidenti con morti: 224, incidenti con feriti: 21.663. Complessivamente gli incidenti stradali sono la prima causa di morte per i giovani dai 15 ai 30 anni e tra le principali cause di invalidità. Tra i furti aumentano del 67 per cento quelli in abitazione, del 45 quelli con destrezza, del 34 gli scippi, del 18 quelli negli esercizi commerciali; al contrario sono in diminuzione quelli di veicoli, in particolare dei ciclomotori (-37 per cento).

Tra le rapine risultano in fortissimo aumento, dell’85 per cento, le rapine in abitazione e in misura minore quelle in strada (22 per cento), in uffici postali e in esercizi commerciali (16 per cento), mentre l’unica categoria che diminuisce, del 30 per cento, è quella delle rapine in banca.«Incidenti stradali, furti e rapine e la scomparsa di una persona cara ben rappresentano questo tipo di emergenze, - spiega Lauro Mengheri - in cui vissuti di paura, rabbia ed impotenza si intrecciano a modificazioni nella sfera del pensiero e del comportamento.

Gli psicologi, con la loro professionalità possono dare un contributo fondamentale sia in termini di prevenzione che di gestione del post trauma». Il convegno è stato l’occasione di confronto tra psicologi esperti in tematiche emergenziali e operatori delle Forze dell’Ordine che quotidianamente si trovano ad intervenire in situazioni emergenziali. «L’educazione alla gestione psicologica delle emergenze è fondamentale - ha detto Fulvio Giardina, presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine degli psicologi - Educare vuol dire prevenire e, quindi, salvare vite umane».Il gruppo di lavoro dell’Ordine degli psicologi della Toscana sulle emergenze, coordinati dal consigliere Alessandro Toccafondi, oltre a condividere le rispettive esperienze e conoscenze, hanno aperto un confronto sulle ripercussioni psicologiche che questi eventi hanno sui soggetti direttamente colpiti, ma anche su tutti gli attori coinvolti, tra cui i familiari e gli operatori del soccorso organizzato.

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