Martedì 8 luglio, alle 19.00, si inaugura la mostra di Massimo D’Amato, terzo appuntamento della rassegna Fotografia – Tracce Fiorentine, presso la Trattoria 4 Leoni a Firenze, progetto a cura della storica dell’arte Anna Maria Amonaci, organizzata e promossa da Stefano di Puccio, titolare della trattoria e instancabile promotore culturale nell’Oltrarno.
L’esposizione di D’Amato si inserisce in un percorso visivo che coinvolge sei fotografi, di generazioni diverse ma uniti da un profondo legame con Firenze: Franco Cammarata, Lorenzo Bojola, Massimo D’Amato, Lapo Pecchioli, Gianluca Sgherri e Mario Strippini. Sei personali che si susseguiranno fino a marzo 2026. Il titolo Tracce Fiorentine richiama l’impronta, quasi biologica, che un luogo lascia nei suoi abitanti. Una suggestione che la curatrice Amonaci sviluppa a partire dalle riflessioni di Giorgio Vasari, secondo cui le differenze stilistiche tra le scuole pittoriche italiane dipendono anche dalla forma dei territori. La fotografia, così come altre forme d’arte, assorbe le geometrie e le tensioni del paesaggio che la genera, restituendole attraverso lo sguardo dell’autore.
Massimo D’Amato nasce a Pisa nel 1954, ma vive e lavora da anni a Firenze, dove ha costruito una carriera poliedrica e coerente, guidata da una forte sensibilità per la dimensione umana, sociale e storica. Dopo un lungo periodo come fotografo di scena, durante il quale ha collaborato con realtà come il Teatro Comunale di Pisa, l’Orchestra Regionale Toscana e il Teatro di Rifredi, nel 1994 parte per i territori dell’ex-Jugoslavia con alcune ONG, documentando la vita quotidiana in tempo di guerra. È l’inizio di un percorso segnato da un intenso impegno civile, che lo porterà ad approfondire temi come l’immigrazione, il lavoro, la marginalità.
Tra i suoi progetti più significativi: La città che non conosci. Immigrati a Firenze (1998), Stazione Senegal (1999), Q5. Un quartiere nella storia (2004), e i volumi storico-fotografici Fra la terra l’aria e l’acqua (2004), Vite Narrate (2008) e La fabbrica di Boccadarno (2008).
I suoi scatti sono al tempo stesso documento e narrazione, attenta ai volti, alle tracce, alle trasformazioni lente del paesaggio e della memoria. Nel 2012 partecipa alla 1ère Biennale Internationale de Casablanca con una serie di immagini realizzate in Marocco, segnando l’inizio di una nuova fase della sua ricerca, più orientata verso la fotografia d’arte. Nel gennaio 2025 ha presentato la sua mostra più recente, Ritratti Rifiutati, presso Palazzo del Pegaso a Firenze, dove ha trasformato oggetti abbandonati in città in immagini cariche di significato, capaci di far riflettere sul nostro impatto ambientale e sociale.
Per la mostra ai 4 Leoni D’Amato espone una selezione di fotografie prevalentemente di progetti in cui la natura ne esce protagonista, sono immagini di grande rigore ed essenzialità, dove emerge una forza estetica che ha caratterizzato tutta la sua attività di fotografo. Una forza estetica che ha unito, in diversi lavori, alla riflessione sociale in un dialogo continuo tra passato e presente. Le sue immagini, caratterizzate da composizioni attente, precise, segnate da una luce evocativa, si distinguono per la cura dei dettagli e la capacità di cogliere il presente attraverso meditazioni sul passato, specialmente su temi di archeologia industriale. Di grande rilievo è la sua ricerca sul rapporto tra individuo e ambiente.
Il programma delle prossime mostre: mercoledì 10 settembre, Lapo Pecchioli; mercoledì 5 novembre, Gianluca Sgherri; dal 14 gennaio al 15 marzo 2026, Mario Strippini.
Fotografia – Tracce fiorentinenasce da un’idea di Anna Maria Amonaci, promossa da Stefano Di Puccio, che dal 1995 gestisce la storica Trattoria 4 Leoni, punto di riferimento nel cuore dell’Oltrarno fiorentino, non solo gastronomico. Negli anni Di Puccio ha contribuito con passione alla valorizzazione del quartiere, promuovendo numerose iniziative artistiche come Settembre in Piazza della Passera, che ha animato la piazza dal 2002 al 2019, incontri e mostre, ultima quella del fotografo Carlo Fei. La collaborazione tra Anna Maria Amonaci e Stefano Di Puccio nasce già nel 2005 con l’esposizione dello scultore Filippo Dobrilla e successivamente con quella di Gianluca Maver, con grandi foto esposte negli ambienti esterni alla trattoria.
Informazioni TRATTORIA 4 Leoni
Tel. 055 218562 | info@4leoni.com