Il 22 febbraio gli studenti scenderanno in corteo in più di 50 città italiane per la manifestazione nazionale contro il nuovo esame di maturità e i tagli alla scuola per quattro miliardi previsti dal governo. La manifestazione, lanciata lo scorso gennaio dal Fronte della Gioventù Comunista, è stata rilanciata con un video-appello del giovane Simon Vial, presidente della Consulta Provinciale degli Studenti di Torino. Sono decine i video di studenti che da tutta Italia aderiscono alla protesta rispondendo all’appello partito dagli studenti di Torino.
Anche a Firenze , gli studenti hanno risposto a tale chiamata e hanno deciso di svolgere un presidio in Via Mannelli alle ore 9.00. Dopo avere partecipato ad assemblee d’istituto, è stata svolta il 15 febbraio in Piazza Santissima Annunziata un’assemblea cittadina studentesca, in cui è stata fondamentale la partecipazione da parte di studenti, per decidere di scendere in piazza contro questo governo.
“Le riforme attuate dal nuovo governo riguardo la maturità costringe ragazzi e professori a stravolgere completamente i piani del programma per adeguarli al nuovo esame di maturità, e tutto ciò a pochi mesi di distanza” dichiara Matteo Caselli, studente del Liceo Gobetti-Volta di Firenze “Trasformando di fatto, così noi studenti in vere e proprie cavie da laboratorio. Oltre questa brutta sorpresa il governo Lega-5 Stelle decide di tagliare nel 2019 ulteriori 4 miliardi all’istruzione pubblica in un paese tra gli ultimi al mondo per tale spesa (152° su 157), che si regge sempre di più sui contributi volontari estorti alle famiglie. Tutto questo mentre le nostre scuole rischiano di caderci in testa ogni giorno, con strutture non a norma e fatiscenti”.
Con la sentenza di primo grado per il processo contro il movimento fiorentino i giudici hanno condannato 67 persone a pene tra i 6 mesi e i 2 anni. L’inchiesta, iniziata nel 2009 a partire dalle mobilitazioni studentesche e ben presto allargatasi ad altri ambiti e alla maggior parte delle realtà militanti del territorio fiorentino, è stata costruita attorno alla presunta esistenza di un’associazione a delinquere. Prima il 4 maggio e poi il 13 giungo 2011 furono emesse 35 misure cautelari con un arresto in carcere, altri ai domiciliari e obblighi di firma. In primo grado è caduta l’accusa di associazione a delinquere e i giudici hanno assolto i giovani imputati per questo reato.
I reati su cui sono state emesse le condanne riguardano fatti di piazza e avvenimenti specifici. I giudici partivano dalle richieste del PM Coletta per un totale di quasi 72 anni di carcere. ma vengono sanzionati duramente episodi come la contestazione a Daniela Santanchè all’Università di Novoli e le manifestazioni di solidarietà successive ai primi arresti del 4 maggio che criticavano le decisioni dei magistrati.
Il 19 febbraio al Tribunale di Firenze ci sarà l’udienza in cui i giudici della corte d’appello torneranno ad esprimersi, tra gli altri, anche sull’accusa di associazione a delinquere in virtù del ricorso presentato dal PM.