Firenze Parcheggi: Bieber presidente ma SPC contesta

Palagi e Bundu: "Un ex consigliere comunale 'a capo' della Partecipata del Comune: nel 2019 c'era incompatibilità, ora no?". Armentano (Pd): "Polemiche infondate, il presidente non ha deleghe gestionali dirette"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 dicembre 2020 11:33
Firenze Parcheggi: Bieber presidente ma SPC contesta
Bieber con Nardella e Bonfazi nel 2015

Il Consiglio di Amministrazione di Firenze Parcheggi Spa, i cui componenti sono stati nominati nel corso dell’Assemblea dei Soci dello scorso 3 dicembre, ha conferito ieri 10 dicembre l’incarico di presidente della Società a Leonardo Bieber. Il CdA ha anche nominato, e quindi confermato, Carlo Bevilacqua nel ruolo di Amministratore Delegato della Società. Gli altri membri del CdA, che resterà in carica fino all’approvazione del Bilancio 2022, sono Lorenzo Anichini (libero professionista – revisore contabile), Irene Mangani (amministratore) e Linda Stivala (direttore commerciale).

Leonardo Bieber, nato il 25/5/1973, è avvocato e membro del Consiglio di Amministrazione di Firenze Parcheggi da luglio del 2019. È stato Consigliere Comunale di Firenze dal 2009 al 2014 e presidente della Commissione V (Cultura, Sport, Istruzione e Università). Nel 2014 è stato rieletto Consigliere Comunale e nominato presidente della Commissione III (Urbanistica, Patrimonio, Territorio e Infrastrutture).

Sinistra Progetto Comune nutre perplessità e contesta questa scelta. Queste le dichiarazioni al riguardo di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu:"Nei due anni successivi a un incarico di Giunta o di Consiglio comunale non si possono avere incarichi di amministrazione in enti pubblici: questo dice la legge, per tutti gli enti, quindi anche per il Comune di Firenze. Questo è un principio normativo che rende inconferibile l'incarico che parrebbe invece essere stato dato al già consigliere comunale del Partito Democratico Leonardo Bieber, almeno secondo le notizie riportate dai media.Nell'estate del 2019 avevamo già contestato la sua nomina nel consiglio di amministrazione.

La Giunta ci aveva risposto che andava tutto bene così, perché il suo impegno in Firenze Parcheggi era stato limitato dal decreto sindacale. La stessa limitazione si legge nel decreto del Sindaco del 2 dicembre 2020, cioè che Leonardo Bieber deve astenersi dal ricoprire deleghe gestionali dirette, come quella di amministratore delegato o presidente. Sono parole del Sindaco.C'è quindi una contraddizione evidente tra quanto riportato dalla stampa oggi (cioè della nomina a presidente) e quanto decretato da chi ci governa (che stabilisce che non può fare il presidente fino al giugno 2021).

Lunedì chiederemo all'Assessore alle partecipate di illuminarci. Ad agosto 2019 ci aveva detto che dovevamo essere confortati dai limiti della funzione di un consigliere nominato dal nostro ente. Ora però sembrerebbe che lo stesso consigliere sia arrivato invece alla presidenza, un incarico che violerebbe le norme secondo quanto affermato più volte dal Comune. E comunque vada, questa è una vicenda che dà l'ennesimo pessimo spettacolo delle porte girevoli e del valzer delle poltrone davanti alla cittadinanza".

Così Nicola Armentano, capogruppo Pd a Palazzo Vecchio, replica a Bundu e Palagi.

"Al Partito Democratico non interessa un servizio sostenibile, in un equilibrio tra costi e ricavi, per poter contrastare l'emergenza climatica e la costruzione di un modello attento all'ambiente e ai bisogni delle persone: vogliono garantire le logiche dei profitti. Prevediamo, come ipotesi, un gioco di nomine che vedrà nomi già noti che possano testimoniare l'assoluta continuità di decisioni e costumi".

“Per Bundu e Palagi evidentemente ‘repetita iuvant’. Sulla questione della compatibilità, quanto era stato loro già in passato risposto ora è confermato, perché, come nel caso del consigliere semplice, il presidente, che è stato nominato dal Cda, non ha deleghe gestionali dirette, che sono in capo invece all’amministratore delegato. Quindi non ci sono contraddizioni. Pur di attaccare l’amministrazione a tutti i costi Bundu e Palagi continuano a fare confusione. Perché un conto è criticare una decisione, un altro è metterne in dubbio la legittimità, cosa che in questo caso non ha alcun senso. Parliamo peraltro di una persona capace e competente, come ha dimostrato nei suoi trascorsi da amministratore, che di certo non si merita polveroni come quelle che invece puntano a fare i consiglieri di SPC, da cui ci aspettiamo un’opposizione costruttiva e sul merito dei fatti non polemiche gratuite e infondate”.

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