Firenze: operai Gkn in piazza sabato con gli studenti

Lavoratori in aspettativa retribuita, lo spettro dei licenziamenti incombe ancora. Nazionalizzazione, sarà la strada?

Antonio
Antonio Patruno
16 novembre 2021 09:56
Firenze: operai Gkn in piazza sabato con gli studenti

Sabato prossimo i lavoratori GKN torneranno a fare sentire - forte -la loro voce per le strade di Firenze. Lo faranno nell'ambito di un corteo studentesco che partirà verso le 9,30 da piazza San Marco. Lo annuncia il Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze: "Gkn tornerà in piazza per dire che nessuno deve osare fare ripartire la procedura di licenziamento, che ci vuole una legge antidelocalizzazioni e che Gkn deve diventare patrimonio collettivo per il futuro di tutti. Saremo insieme, studenti e lavoratori, per regalarci un altro piccolo pezzo di storia".

Sono centinaia, oltre 400, i lavoratori adesso in aspettativa retribuita, dopo che il Tribunale di Firenze, a settembre, ha congelato i licenziamenti. Ma non c'è sicurezza per il futuro, anzi: "Gkn - ricordano i lavoratori - non ha mai ritirato la procedura di liquidazione".

Ma quale può essere la via d'uscita? Perché una via d'uscita deve essere trovata, questa è una situazione davvero troppo delicata, quasi uno "spartiacque" e un simbolo. Secondo il Collettivo potrebbe essere la nazionalizzazione, ma non come altre ce ne sono state, bensì un vero e proprio "esperimento sociale, ambientale, politico per risollevare un intero paese, creando un polo di mobilità sostenibile".

Senza contare che "Gkn è una lotta ambientale, perché se perdiamo, qua, nella piana fiorentina, rimarrà l'ennesimo ecomostro".

Certamente questo è il momento decisivo, e i lavoratori sono in assemblea permanente, "attualmente la sola e unica garanzia di salvaguardia della continuità produttiva del sito di Firenze. Gkn Firenze può ricominciare a produrre in qualsiasi momento".

Dopo il corteo di sabato, ci sarà un'assemblea domenica 21 novembre al presidio. "Una assemblea di lavoratori per lavoratori - spiegano dal Collettivo - dove fare un bilancio di questi quattro mesi di assemblea permanente, ragionare sul tema dello sciopero generale e generalizzato e del tema delle delocalizzazioni e delle nazionalizzazioni. Il tempo della rabbia non è passato. Si è solo evoluto".

Gli studenti, che vorrebbero una scuola "gratuita e accessibile a tutti", hanno organizzato il corteo di sabato - tra l'altro - per "rivendicare il diritto all'assemblea, sempre meno rispettato" e sottolineare l'esigenza di un piano di investimenti sull'edilizia scolastica.

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