Firenze, 27 luglio 2025- Firenze assieme a tante altre città italiane aderisce alla campagna “Gaza muore di fame: disertiamo il silenzio”, iniziativa che fa parte della mobilitazione nazionale “Ultimo giorno di Gaza”. Questa sera, domenica 27 luglio, alle 22 risuonerà la campana grande di Palazzo Vecchio, insieme alle campane di altri palazzi comunali, delle chiese e sirena di ambulanze, navi, barche, taxi.
“A Gaza si sta consumando una tragedia umanitaria di proporzioni enormi, questo è un gesto simbolico ma potente perché non possiamo restare indifferenti di fronte a questa violenza, non possiamo restare in silenzio, perché quanto sta accadendo è inaccettabile. - ha detto la sindaca Funaro - Netanyahu e il suo Governo stanno violando i diritti umani e compiendo un massacro che sembra non avere fine, questa guerra scellerata deve fermarsi. Firenze, città che ha nel suo dna la solidarietà e l’impegno per la Pace e per il dialogo tra i popoli, non si volta dall’altra parte e continua a farsi sentire, chiedendo ancora una volta il cessate il fuoco sui civili palestinesi, gli aiuti umanitari per questa popolazione in ginocchio, la liberazione degli ostaggi israeliani detenuti da Hamas e, una volta per tutte, la pace, la fine di tutta questa enorme sofferenza e che per questa terra il principio di due popoli e due Stati diventi finalmente realtà”.
Anche Uritaxi invita i propri iscritti e tutti i tassisti italiani a suonare il proprio clacson alle ore 22 di oggi, 27 luglio 2025. Il gesto servirà per richiamare l’attenzione verso la tragedia palestinese.
Approfondimenti
Nei giorni scorsi il cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena e Montepulciano e presidente della Conferenza Episcopale Toscana ha denunciato la spirale di distruzione in corso nella Striscia di Gaza.
“La guerra a Gaza ci richiama alla nostra umanità e ci invita a scegliere la via della vita, dell'esistenza e della pace, piuttosto che quella militare” A dirlo è Elena Pampana, presidente di Acli Toscana “Quello che sta succedendo a Gaza non ha alcuna giustificazione possibile – dice Pampana –L’uccisione di civili, di bambini, di persone inermi non può essere spiegata né legittimata da ragioni di Stato o religiose. Nessuna fede autentica può diventare scudo per la violenza. Vale per Gaza oggi come valeva per gli attacchi terroristici del 7 ottobre 2023 che hanno colpito tanti innocenti in Israele”.
“A Gaza, come altrove, le vittime sono persone con un volto, una storia, una dignità – conclude Pampana –. Non sono numeri, né danni collaterali. La vera sfida oggi è ridare centralità all’umano, rispondere alla violenza con la forza disarmata ma ferma della giustizia. È l’unica via per costruire la pace”.
"Uncem si unisce con impegno, speranza, determinazione all'appello di monsignor Derio Olivero, vescovo di Pinerolo, grande Amico, per far suonare le campane - delle torri civiche, delle chiese, dei campanili, dei luoghi di culto e non - stasera, domenica 27 luglio alle ore 22, come segno di solidarietà e per non rimanere muti di fronte alla tragedia della guerra a Gaza - così come in Ucraina e in tutte le guerre a pezzetti nel mondo - dove continuano a morire per fame e sotto le bombe numerose vittime innocenti. Non possiamo rimanere immobili, silenziosi, di fronte a questo dramma disumano, che è una follia e una sconfitta" per tutta l'umanità" afferma Marco Bussone, Presidente nazionale dell'Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani.
Solo un cessate il fuoco permanente e incondizionato può davvero salvare la vita dei minori. Lo afferma Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro, in risposta alla pausa umanitaria temporanea annunciata per consentire l'ingresso degli aiuti a Gaza.