“Siamo rimasti sconcertati dalla notizia che il cibo raccolto dai soci della Coop e destinato a Gaza, nell’ambito dell’iniziativa lanciata a dicembre in sinergia dalle Misericordie e da Unicoop, è da sei mesi fermo a Cipro, mentre ogni giorno bambini gazawi muoiono di fame.
Da quanto ci è stato comunicato – spiega il capogruppo PD Luca Milani, a nome di tutto il gruppo consiliare di Palazzo Vecchio – si parla di oltre 20 tonnellate di cibo, frutto dell’impegno e della solidarietà di tanti toscani. È un ennesimo, vergognoso, crimine, una ennesima violazione del diritto internazionale che ha l’aggravante di tradire la fiducia dei tanti cittadini che hanno speso le proprie energie per dare un contributo, seppure insufficiente, in una situazione di totale bisogno. Come Amministrazione comunale – aggiunge Milani – vogliamo capire e conoscere le motivazioni che hanno portato al blocco di questi generi alimentari a Cipro. Una vergogna che va fermata. Questo cibo deve essere subito mandato a Gaza, anche per rispetto delle tante persone che hanno contribuito a questa raccolta solidale”.
Anche Legambiente è sconcertata:"Come Legambiente Toscana esprimiamo sconcerto di fronte alla notizia, raccontata dai giornali, che il cibo per Gaza raccolto a dicembre, nella lodevole iniziativa promossa da Misericordie e Unicoop, è fermo a Cipro da sei mesi a causa del blocco imposto dal governo israeliano. Sapere che 23 tonnellate di cibo raccolte grazie alla solidarietà dei toscani, rischiano di deperire mentre continuano a morire di fame i civili gazawi, ci riempie di indignazione, ci sembra qualcosa di inedito nella storia delle raccolte di solidarietà.Ci uniamo all'appello di soci e clienti coop, di gruppi consiliari di maggioranza e opposizione, per chiedere a Israele in primis di porre fine a questo ulteriore crimine di guerra, ma anche a tutti i soggetti della politica e dell'informazione, di fare la propria parte, per contribuire a sbloccare queste tonnellate e tutte le altre che sono in attesa.
Ogni giorno di ritardo sono ulteriori bambini che muoiono. E' inaccettabile che la fame sia usata come arma di guerra".