Firenze a luci rosse: massaggi sessuali in sovrapprezzo

Il prezzo del massaggio era maggiorato della differenza dovuta per la prestazione sessuale successiva

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 febbraio 2015 11:50
Firenze a luci rosse: massaggi sessuali in sovrapprezzo

I Carabinieri della Stazione di Firenze Palazzo Pitti hanno sottoposto a sequestro penale un centro massaggi cinese, ubicato in centro, traendo in arresto la donna cinese che lo gestiva, giacché ritenuta responsabile del reato, previsto dalla legge Merlin, di “conduzione ed esercizio di una casa di prostituzione”. La titolare e le ragazze che effettuavano i massaggi dormivano nel fondo commerciale. L’attività d’indagine dei militari è partita dalla constatazione del consistente e sospetto movimento di persone, unicamente di sesso maschile, attorno al centro massaggi orientale.

Così, i carabinieri hanno dato corso ad una discreta attività di monitoraggio del sito, riscontrando quell’andirivieni di uomini che entravano e uscivano dal centro massaggi. Gli uomini arrivavano dinanzi alla porta, suonavano il campanello e venivano fatti entrare, con circospezione, da una donna chiaramente orientale, che subito richiudeva la porta. Le vetrine erano oscurate con i manifesti pubblicizzanti il centro benessere, tanto che – dall’esterno – non era possibile vedere nulla di ciò che accadeva all’interno. I clienti si soffermavano all’interno dai 40 minuti all’ora abbondante, venendo poi fatti uscire con uguale circospezione.

Durante i servizi di osservazione, i carabinieri della Stazione di Palazzo Pitti hanno fermato alcuni clienti che uscivano dal centro massaggi, i quali, ostentando indifferenza in un primo momento, hanno ammesso che all’interno dell’esercizio commerciale vi erano altre 2 donne cinesi, oltre quindi quella che li accoglieva e li indirizzava, che offrivano massaggi eseguiti con olii, che terminavano sempre con una prestazione sessuale sottoposta a maggiorazione di prezzo.

In considerazione di quanto accertato, è scattato un controllo nel corso del quale i carabinieri hanno constatato che una prima donna cinese, classe 1965, indirizzava i clienti, facendosi poi consegnare il prezzo del massaggio, maggiorato della differenza dovuta per la prestazione sessuale successiva. Inoltre, i carabinieri hanno scoperto che tutte e tre le donne dormivano e abitavano all’interno del fondo commerciale. Alla luce di quanto accertato, i carabinieri hanno sequestrato l’intero fondo commerciale ospitante il centro benessere, formato da tre sale massaggi e dalle stanze dove dormivano le tre donne.

Sono stati sequestrati circa 2.000 euro in contanti ed è stata arrestata la cinese che gestiva, di fatto, il centro massaggi, in quanto ritenuta responsabile della gestione e organizzazione di un locale in cui si esercita la prostituzione.

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