Firenze: 19 indagati per gli incidenti del 30 ottobre 2020

Plauso del Prefetto alla Polizia di Stato. Toccafondi (IV): “Grazie forze ordine risposta a chi ha voluto sfregiare Firenze”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 febbraio 2021 14:59
Firenze: 19 indagati per gli incidenti del 30 ottobre 2020

Sono state eseguite, questa mattina, 19 misure cautelari nei confronti di persone coinvolte nei disordini avvenuti a Firenze la sera del 30 ottobre scorso durante la manifestazione non autorizzata “anti-sistema”: 7 sono finite ai domiciliari,7 hanno l’obbligo di dimora e cinque l’obbligo di firma.

Le misure cautelari di oggi sono il frutto di un’attività d’indagine della Digos di Firenze e si aggiungono alle 20 persone, di cui 4 arrestati, fermate la stessa sera degli scontri.

Da quella notte stessa i poliziotti della Digos di Firenze hanno immediatamente messo in piedi un gruppo investigativo, composto anche da investigatori della Squadra mobile e da quelli dei commissariati cittadini.

Attraverso la documentazione filmata delle emittenti televisive, delle telecamere di videosorveglianza e delle immagini e video ripresi sul posto dalla Polizia scientifica, la Digos ha potuto identificare e attribuire ruoli e comportamenti adottati dai 19 indagati che hanno un’età compresa tra i 20 ed i 31 anni.

Sono responsabili dei danneggiamenti di beni pubblici e privati, resistenza, violenza e lesione a pubblico ufficiale, fino alla fabbricazione e lancio di ordigni.

Qualche giorno prima della manifestazione, come avvenuto anche in altre città, anonimi promotori dell’iniziativa avevano inondato i canali social più noti, con l'invito a partecipare alla protesta; lo scopo era quello di ampliare al massimo la platea di possibili partecipanti e creare un clima di forte tensione.

Dalle indagini, coordinate dalla Procura di Firenze, è emerso che, se da un lato c’è stata una componente politicizzata relativa al circuito anarchico fiorentino, dall’altro i comportamenti violenti adottati in quella circostanza, sono stati praticati da persone senza una connotazione politica vera e propria; piuttosto queste persone sono risultate appartenenti alla criminalità comune.

Nel corso degli scontri, durati per oltre tre ore e risolti solo a notte fonda con l’allontanamento definitivo dei manifestanti, sono rimasti feriti 5 agenti, sono stati danneggiati 8 mezzi di Polizia, bersagliati da lanci di oggetti o sfregiati con oggetti acuminati. Inoltre, l’Amministrazione comunale ha calcolato in circa 30 mila euro l’ammontare dei soli danni a beni pubblici, arredi urbani e segnaletica stradale.

Il Prefetto di Firenze Alessandra Guidi ha espresso al Questore di Firenze Filippo Santarelli grande apprezzamento e soddisfazione per l’operazione. Si tratta di un risultato di particolare significato e valore per la città di Firenze e per l’intera comunità dei cittadini, che conferma l’impegno e la vocazione del Corpo, e delle Forze dell’ordine nel loro complesso, alla tutela del bene primario della sicurezza e dei diritti fondamentali, cardine della nostra democrazia. “È un segnale importante”, ha detto il Prefetto Guidi, “che rappresenta anche un monito, in un momento così delicato per questo territorio e per tutto il Paese, affinché le regole del vivere civile e la consapevolezza dei limiti e del valore delle libertà costituzionali orientino sempre il nostro sentire ed il nostro agire lungo l'insuperabile linea di confine tra le tensioni individuali ed il bene collettivo”.

“Grazie al lavoro delle Forze dell’Ordine, della Procura e della Questura si dà una risposta a chi, nelle proteste del 30 ottobre scorso, ha voluto sfregiare Firenze attaccando le Forze dell’Ordine, devastando la città e lanciando molotov, sfruttando come pretesto il disagio sociale” ha dichiarato Gabriele Toccafondi, deputato fiorentino di Italia Viva, in merito alle diciannove misure cautelari disposte dal Gip per gli scontri avvenuti nelle proteste dell’autunno scorso. “Coloro che manifestano pacificamente devono essere ascoltati perché le difficoltà e i disagi che esprimevano sono purtroppo reali, chi devasta, invece, no e merita solo di essere perseguito dalla legge” ha concluso Toccafondi.

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