Fiorentina: 10 anni senza Champions

Per i viola quella partita contro il Bayern Monaco rimane ad oggi l'ultima apparizione nella competizione continentale più importante per i club di calcio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 marzo 2020 16:55
Fiorentina: 10 anni senza Champions

9 Marzo 2010. Alla Fiorentina non basta un fantastico Jovetic, autore di una doppietta, per qualificarsi ai quarti di finale della Champions League. Al Franchi i viola si impongono sulla corazzata Bayern Monaco per 3 a 2 ma visto il risultato di 2 a 1 dell'andata, il turno lo passano i bavaresi che nella loro formazione avevano, tra gli altri, i super top player Robben e Ribery.

Dieci anni dopo il campione francese è nella rosa della Fiorentina, i bavaresi sono fra i principali candidati alla vittoria di questa edizione della Champions, almeno secondo il blog NetBet mentre per i viola quella partita rimane ad oggi l'ultima apparizione nella competizione continentale più importante per i club di calcio. La domanda che sorge così spontanea ai tifosi è dunque come e quando sarà possibile rivedere la squadra in Champions League.

Per la Champions non si può che ripartire da Chiesa

Il primo anno della nuova era Commisso non sta certo regalando quelle soddisfazioni che in tanti si aspettavano. Il nuovo patron forse non ha neppure avuto il tempo la scorsa estate di riorganizzare la squadra e si è vista invece la sua vivacità nel mercato di riparazione di gennaio che ha fatto fare il salto di qualità alla rosa e migliorato quella classifica che per i viola ad un certo punto della stagione aveva fatto preoccupare e non poco i tifosi. Anche il cambio di allenatore tra Montella e Iachini ha portato ad un notevole miglioramento delle prestazioni anche se oramai sembra molto difficile risalire così tante posizione per un posto nella prossima edizione dell'Europa League, la Serie B continentale.

Dunque meglio iniziare a programmare la prossima stagione, questa volta con tutto il tempo necessario per far fare il salto di qualità alla squadra e dunque almeno sognare un possibile ritorno in Champions League dopo 10 anni di assenza. Indubbiamente per trasformare in realtà questo sogno non si può che far ruotare tutto il progetto viola intorno al top player numero 1 della squadra: Federico Chiesa .

Dopo tanti mesi di voci e indiscrezioni, sembra che finalmente ci siano gli spiragli giusto per il rinnovo del contratto con un adeguato aumento dell'ingaggio per il giovane attaccante. Juve, Inter ed altri top team europei rimangono alla finestra e non è escluso che qualcuno possa fare un'offerta "monstre" alla società viola ma sembra che sia il giocatore che Commisso vogliano proseguire insieme ed aiutarsi vicendevolmente nelle proprie ambizioni.

Commisso: una grande Fiorentina per tenere Chiesa

Chiesa, oltre ad un adeguamento economico, vorrà garanzie tecniche del progetto viola per le prossime stagioni. Il Presidente Rocco Commisso avrebbe già dato incarico al DS Pradè di fare tutto il possibile per tenere, oltre Chiesa, gli altri pezzi pregiati della rosa come Cutrone, Castrovilli, Vlahovic e Milenkovic.

Si spera poi che nella prossima stagione il già citato Ribery possa dare maggiormente il suo contributo di esperienza e classe. Il campione del mondo francese purtroppo quest'anno ha subito un grave infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi per moltissimo tempo anche se già per il rush finale del campionato si spera possa tornare ad aiutare i compagni.

Iachini rimane?

Un mix di giovani talenti e di grande esperienza potrebbe davvero far fare il salto di qualità ai viola, a patto che ovviamente questa estate vengano anche inseriti quegli innesti funzionali alle esigenze dell'allenatore. Anche da questo punto di vista rimangono le incognite. Commisso sembra gradire molto il temperamento e lo spessore umano di Beppe Iachini che tra l'altro è incredibilmente amato dalla piazza.

Alcune voci si spingono a dire che il riavvicinamento tra Chiesa e la società per il rinnovo del contratto sia stata proprio opera dell'allenatore. Se così fosse indubbiamente, le percentuali di permanenza per il tecnico marchigiano sarebbero in netta crescita. 

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