Figuraccia Unesco, Firenze costretta a metterci una toppa

In equilibrio sopra la follia. Spunta la lettera di richiamo, ma non arriva in mano ai consiglieri che avevano fatto richiesta

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 novembre 2015 17:31
Figuraccia Unesco, Firenze costretta a metterci una toppa

La città che bisticcia da anni con la Soprintendenza, o almeno con il sistema vigente sino alla precedente gestione, si trova oggi a fare i conti con quella bella parola tanto spolverata "UNESCO" scoprendo che il Dott. Unesco è in realtà una organizzazione in grado di parlare ed esprimere critiche e pareri personali.Dopo il richiamo è partita la macchina amministrativa che si è messa all'opera per realizzare regolamenti e divieti di salvaguardia del decoro urbano. Attorno alla lettera però la polemica non si placa, anzi.

L'accaduto pare aver messo in evidenza svariati problemi.Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra in Palazzo Vecchio esplode: "Inaccettabile. Ma come si può arrivare a pensare che quelle arrivate al Comune di Firenze siano solo poche righe insignificanti? Non sarebbe il caso di portare alla luce la questione e discuterne nella sede più appropriata ovvero il Consiglio comunale, dove tutti i cittadini e le cittadine sono rappresentati”.

 “L'accaduto dovrebbe, almeno, imporre un'attenta riflessione sulla Tav o sull'idea della Tramvia in sotterranea. E cosa ne pensano della realizzazione delle torri da 53 metri, a ridosso dal centro, nell'area della Manifattura Tabacchi. Sarebbe stato interessante chiedere un parere preventivo alle autorità Unesco.Vorremmo ricordare a chi crede che questi rilievi siano di poco conto che l'Unesco è un organismo indipendente dalla politica. Non sarebbe la prima volta che questo prenda delle decisioni importanti, come accaduto con Dresda, che due anni fa si è vista revocare lo status internazionale.

Così oltre al danno di immagine – conclude Grassi – si avrebbe una ricaduta pessima dal punto di vista dei contributi economici. Ce lo possiamo permettere? Io credo proprio di no”.“In questo Comune vi è un forte difetto di trasparenza i consiglieri non vengono trattati tutti alla stessa maniera; denunceremo questi comportamenti a chi di dovere” è la dura accusa sollevata da Francesco Torselli capogruppo di Fratelli d'Italia. "Da due settimane molti consiglieri avevano chiesto agli uffici del Comune di ricevere copia della lettera inviata da UNESCO al Comune di Firenze esercitando, sia ben chiaro, un diritto che ci viene riconosciuto dalla legge.

Fino a lunedì scorso nessuna risposta, salvo poi apprendere nel corso dell’ultimo Consiglio comunale che qualche collega aveva ricevuto questa lettera, mentre altri, tra i quali il sottoscritto, no. Ma la vera umiliazione è arrivata oggi, quando il testo della lettera è riportato bello chiaro su un noto quotidiano cittadino. E questo è inaccettabile”.“Ci sentiamo in dovere di rivolgerci agli organi competenti per denunciare questo che per noi è un problema estremamente grave - sottolinea il capogruppo - prima la polemica sugli scontrini relativi alle spese di rappresentanza, poi le nostre interrogazioni alle quali sindaco ed assessori o non rispondono nei tempi dovuti, o forniscono risposte che non sono risposte, ma piuttosto velate prese di giro, non rendendosi neppure conto che facendo in questo modo non offendono soltanto noi consiglieri, ma anche tutti quei cittadini che vorrebbero riceverle eccome certe risposte.

Adesso, con quanto accaduto attorno alla lettera inviata dall’UNESCO al Comune di Firenze, abbiamo toccato il fondo, tanto che se finora avevamo denunciato questa mancanza di trasparenza nelle opportune sedi interne al Consiglio Comunale, adesso abbiamo deciso di portare la denuncia fuori da Palazzo Vecchio”.

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