73^ Festa della Repubblica: le cerimonie all’insegna dell’inclusione

A Firenze le onorificenze di cavaliere e di ufficiale, le medaglie d’onore alla memoria di due ex deportati nei campi di prigionia tedeschi e la medaglia d’oro al Merito Civile alla memoria di Rossella Casini, la studentessa fiorentina vittima della criminalità organizzata. A Rignano sull'Arno la consegna della Costituzione ai nati nel 2001. A Empoli la cerimonia agli Agostiniani dedicata ai nuovi italiani

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 giugno 2019 22:30
73^ Festa della Repubblica: le cerimonie all’insegna dell’inclusione

Si è festeggiato oggi il 73° anniversario della nascita della Repubblica italiana all’insegna dell’Inclusione, il tema scelto quest’anno per celebrare l’unità del nostro Paese.

A Firenze festeggiamenti hanno avuto inizio stamani in piazza Santissima Annunziata con l’Alzabandiera e la Deposizione della corona in onore ai Caduti, alla presenza del prefetto Laura Lega e del generale di divisione Pietro Tornabene, comandante dell’Istituto Geografico Militare. Quest’anno, per la prima volta, su invito del prefetto, il tradizionale messaggio del Capo dello Stato è stato letto da una studentessa della Scuola Media “Carducci” e da uno studente del Liceo Internazionale e delle Scienze Umane “Machiavelli” di Firenze. Le celebrazioni sono proseguite nella serata, con una cerimonia in Prefettura, a Palazzo Medici Riccardi, alla quale hanno partecipato oltre cinquecento persone, aperta alla comunità fiorentina rappresentata in tutte le sue componenti: i sindaci del territorio, la Regione Toscana e la Città Metropolitana, i parlamentari, i vertici delle Magistrature, delle Forze dell’Ordine e delle Forze Armate, le autorità religiose, gli uffici statali periferici, le Università italiane e straniere presenti a Firenze, le Soprintendenze e i direttori dei musei, fondazioni ed enti culturali, i cavalieri del Lavoro, i consoli generali ed onorari, le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali, gli ordini professionali, gli organi di stampa, il volontariato e gli enti gestori dell’accoglienza ai migranti.

Era presente anche il ministro delle Finanze del Lussemburgo. Nel corso della cerimonia sono state consegnate 25 Onorificenze al Merito della Repubblica Italiana - O.M.R.I, le medaglie d’onore alla memoria di due ex deportati nei campi di prigionia tedeschi durante la seconda guerra mondiale e la medaglia d’oro al Merito Civile alla memoria della studentessa fiorentina Rossella Casini, distintasi per aver lottato contro la criminalità organizzata a prezzo della vita. Rossella, come ricorda la lapide che si trova sulla casa fiorentina dove viveva con i genitori, è stata “vittima dell’ndrangheta perché per amore infranse la regola criminale del silenzio”.

La giovane, fidanzata con un coetaneo, la cui famiglia era legata alla criminalità organizzata calabrese, si trovò coinvolta in una faida tra clan rivali. Dopo aver tentato di convincere il compagno a troncare ogni rapporto e a testimoniare, lei stessa riferì ai magistrati quanto era venuta a conoscenza durante la relazione. Un gesto che le costò la vita: Rossella scomparve a Palmi il 22 febbraio 1981. Solo molti anni dopo si seppe che, divenuta ormai un pericolo per la criminalità, era stata sequestrata e uccisa, ma il suo corpo non è mai stato mai ritrovato.

La sua forza, il suo coraggio e la sua determinazione trovano ora un riconoscimento ufficiale nella medaglia che il ministero dell’Interno ha concesso alla sua memoria. Il prefetto Laura Lega ha voluto che oggi fossero presenti anche persone che si sono distinte per azioni particolarmente pregevoli e quei cittadini che, con le loro azioni di solidarietà ed altruismo, rappresentano esempi virtuosi della nostra società e sono viva e concreta testimonianza di valori positivi. Il prefetto ha voluto altresì che partecipasse Alberto Franceschini, il diciassettenne fiorentino a cui il Presidente Mattarella ha conferito, lo scorso 23 febbraio, l’onorificenza di “Alfiere della Repubblica” per il suo impegno solidale a favore di associazioni di volontariato. Era presente, inoltre, Davide Gandola, l’ispettore di Polizia ed esperto pallanuotista, che pochi giorni fa ha salvato la vita a un giovane che, nel tentativo di fuggire agli agenti, si era tuffato in Arno, rischiando di annegare.Sono intervenuti anche il primo dirigente Fabio Valerio Pocek e il vice questore aggiunto Emanuele Cavallo in rappresentanza di tutti i dirigenti e funzionari della Polizia di Stato di Firenze, per aver garantito la direzione e l’attività informativa che hanno consentito il regolare svolgimento di 2.175 servizi di ordine pubblico in provincia di Firenze, dal 2018 ad oggi. Ha preso parte anche il maggiore Lanfranco Disibio, in qualità di comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Firenze che ha svolto operazioni importanti per contrastare i fenomeni criminali nel settore di operatività e per la messa in sicurezza di opere d’arte in occasione degli eventi sismici che hanno interessato l’Italia centrale. Insieme a lui il luogotenente Sandro Papa, comandante della Stazione Carabinieri di Impruneta, che ha compiuto una brillante azione contro il commercio di sostanze stupefacenti, conclusasi con l’arresto dei trafficanti e il sequestro di otto chilogrammi di eroina. E’ intervenuto anche il tenente Raffaele Salustro, comandante del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Firenze, per le attività investigative che hanno permesso di individuare un sodalizio criminale dedito ai furti in abitazione. Non poteva mancare il maresciallo dei Carabinieri Giuseppe Giangrande, gravemente ferito durante lo svolgimento del suo dovere.

Nel 2013, mentre era in servizio davanti a Palazzo Chigi, il militare rimase vittima di un attentato, riportando una paralisi permanente. Infine, il compito di leggere il messaggio del Capo dello Stato è stato affidato a Francesco Galanti, lo studente fiorentino del Liceo Galileo che mesi fa ha scritto al Presidente Mattarella per manifestare il suo grande apprezzamento per la Carta Costituzionale e per i valori che esprime. La lettera ha colpito molto il Presidente che ha invitato il ragazzo e la sua classe al Quirinale per partecipare ad una cerimonia che ha coinvolto anche altri giovani provenienti da tutta Italia.

A Francesco, che ha compiuto la maggiore età pochi giorni fa, il prefetto Lega ha regalato una copia della Costituzione Italiana, come dono ideale a tutti i diciottenni fiorentini che quest’anno hanno votato per la prima volta. Al termine il prefetto ha espresso un sentito ringraziamento alla Fanfara della Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri, diretta dal luogotenente Ennio Robbio, che ha eseguito l’Inno di Mameli.

A Rignano sull'Arno la consegna della Costituzione ai nati nel 2001in occasione della Festa della Repubblica. Una calda e partecipata platea ha partecipato alla cerimonia di consegna della Costituzione Italiana, a tutti coloro che hanno compiuto, o che compiranno la maggiore età nell'anno 2019. I giovani presenti, dopo il saluto iniziale, hanno ricevuto una copia della Costituzione dal Presidente del Consiglio Comunale, Anna Mangani, e dal Sindaco Daniele Lorenzini.

A Empoli da 5 anni il sindaco Brenda Barnini e l’amministrazione comunale abbinano alla Festa della Repubblica e della Costituzione una cerimonia che coinvolge tutti i nuovi cittadini italiani empolesi, coloro che nell’ultimo anno solare hanno ricevuto la cittadinanza italiana. «Una grande città è quella che promuove e valorizza le sue differenze e al contempo crea appartenenza alla comunità. Viva la Repubblica italiana» - ha detto il sindaco alla sua prima uscita ufficiale dopo le elezioni amministrative di una settimana fa che hanno rinnovato il suo mandato per i prossimi cinque anni.

«Ricevere la cittadinanza italiana non può essere solo un atto formale, burocratico e amministrativo – ha spiegato Brenda Barnini – questo evento nasce perché credo che ci fosse bisogno di un momento in cui tutti ci riconoscessimo facenti parte della stessa comunità. Ecco perché organizziamo questa cerimonia, si tratta della consegna di una semplice copia della Carta Costituzionale, un piccolo dono da parte dell’amministrazione comunale per ognuno dei nuovi cittadini. Ma è un simbolo importante che mi vede consapevole, dopo il risultato elettorale, del fatto che per almeno altre quattro volte questo appuntamento resterà.

Perché dico questo? Perché penso che fra i candidati delle recenti elezioni amministrative non tutti pensassero che un evento così potesse essere importante per la nostra città. Ancora oggi, come ha sottolineato il Presidente della Repubblica, c’è chi investe sulla costruzioni di ‘muri’, sulle paure e sulla costruzione del conflitto. E a mio modo di vedere chi fa questo sbaglia. Credo che a Empoli, città che ha una storia precisa di accoglienza, di integrazione e di rispetto dei diritti e dei doveri, ci sia la possibilità di dimostrare come ancora sia possibile essere tutti parte di una stessa comunità, rispettandosi e conoscendosi.

È qualcosa a cui tengo veramente tanto. Prima delle elezioni ero sinceramente preoccupata che ci potesse essere qualcuno che su quell’odio e su quei conflitti tentasse di costruire se stesso. Tutti assieme, col voto, questo lo abbiamo evitato. Empoli una città aperta e sicura che può e deve ancora resistere a tentazione che definirei bestiale, tutto questo significa difendere la Repubblica Italiana».

Nell’occasione il sindaco Brenda Barnini ha presentato l’assessore Valentina Torrini che fra le sue deleghe ha anche i ‘diritti civili’: «Si occuperà di integrazione, di inclusione e di promozione dei diritti civili». La 73^ edizione delle ricorrenza istituzionale è stata celebrata al Cenacolo degli Agostiniani, a partire dalle 10.30. Erano state invitate tutte le oltre 160 persone, che in questi ultimi 12 mesi hanno conseguito la cittadinanza italiana.

A coloro che hanno partecipato alla mattinata, uno ad uno, il sindaco Barnini, l’assessore Torrini, insieme al presidente del Consiglio Comunale Roberto Bagnoli, hanno consegnato copia della Carta Costituzionale, omaggio simbolico per il loro ingresso nella comunità italiana. Adulti, uomini e donne che lavorano e abitano da molto a Empoli; bambini e bambine di pochi anni studentesse, famiglie. In tanti e di tante nazionalità di origine erano presenti: fra loro non si celava la gioia di essere parte inclusiva della nostra città, del nostro Paese. Erano presenti tutte le autorità militari, le forze dell’ordine e alcuni rappresentanti delle associazioni. In totale, fra il 2 giugno 2018 e il 2019, sono divenuti italiani 106 femmine e 61 Maschi: la nazionalità più rappresentata è quella albanese (74), a seguire quelle marocchina (20), romena (12), nigeriana (9), filippina (8), ma ci sono anche cinesi, senegalesi, russi, peruviani, ucraini e altre nazionalità di origine.

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