Festa della Repubblica: le celebrazioni in piazza della Signoria

Funaro: “Nella Costituzione i valori che celebriamo”. Giani: “Italiani allora protagonisti, come i giovani oggi”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 Giugno 2025 17:58
Festa della Repubblica: le celebrazioni in piazza della Signoria

2 Giugno, è bene ricordare e celebrare il voto del 1946 per Repubblica, o Monarchia e l’Assemblea Costituente. Lo spirito costituente di una nuova Italia che nasceva dopo il disastro del Fascismo e della seconda guerra mondiale.

“Oggi celebriamo la nascita della nostra Repubblica e rendiamo omaggio a coloro che, con il loro impegno quotidiano, ne incarnano i valori più alti”. La sindaca Sara Funaro è intervenuta con queste parole alle celebrazioni per il 79° anniversario della proclamazione della Repubblica che si sono svolte in piazza Signoria di fronte alle autorità cittadine, civili e militari. “Il 2 giugno è il simbolo di una scelta collettiva, di un popolo che, uscito dalle macerie della guerra e della dittatura, ha scelto con coraggio e consapevolezza di fondare il proprio futuro sulla democrazia, sulla libertà e sulla giustizia sociale” ha aggiunto.

“Una scelta che non fu solo politica, ma morale e civile, che pose al centro la dignità della persona, l’uguaglianza dei diritti, la partecipazione di tutti alla vita pubblica. Una scelta che ancora oggi ci interpella, perché ci ricorda che la democrazia non si eredita: si costruisce ogni giorno, con il rispetto delle istituzioni, con il senso del dovere, con l’impegno a rimuovere gli ostacoli che limitano la libertà e l’uguaglianza”.

“A quella scelta seguì uno dei momenti più alti della nostra storia repubblicana: i lavori dell’Assemblea Costituente. Donne e uomini di diversa formazione culturale e politica seppero collaborare con senso dello Stato e con profondo rispetto reciproco per dare vita a un testo comune: la nostra Costituzione. Una Costituzione che non è solo l’atto fondativo della Repubblica, ma anche una bussola sempre attuale, che ci guida nei momenti di cambiamento e nei passaggi più difficili della nostra vita collettiva” ha continuato la sindaca.

“In essa sono scolpiti i valori che oggi celebriamo: la libertà, l’eguaglianza, la solidarietà, il ripudio della guerra, la centralità della persona. Oggi, in questo spirito, celebriamo anche coloro che hanno ricevuto l'onorificenza dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana. A ciascuno di voi va la nostra gratitudine per aver reso più forte e coesa la nostra comunità attraverso il vostro impegno nei diversi ambiti della vita sociale, culturale e civile. Le vostre storie testimoniano che la Repubblica vive e si rinnova ogni giorno grazie all'opera silenziosa e tenace di cittadini che, con senso del dovere e passione civile, contribuiscono al bene comune.

In un tempo segnato da sfide complesse, il vostro esempio ci ricorda che la solidarietà, l'inclusione e la partecipazione sono le fondamenta su cui costruire un futuro più giusto e sostenibile. Firenze, città di Pace, di cultura, di arte e di pensiero, è orgogliosa di annoverare tra i suoi cittadini persone come voi, che con il loro operato rendono concreta la speranza di una società più equa e solidale. Il vostro riconoscimento è un invito a tutti noi a non smettere mai di credere nella forza trasformativa dell'impegno civico.

Nel 2025 celebriamo anche l'ottantesimo Anniversario della Liberazione, fondamento della nostra Repubblica e presupposto della Costituzione. Questa ricorrenza ci richiama alla memoria la lotta per la libertà e la democrazia, valori che oggi più che mai dobbiamo difendere e promuovere. La Liberazione è un impegno continuo a contrastare ogni forma di oppressione e a garantire i diritti fondamentali di ogni persona".

“E’ proprio per questo che qui con voi ci tengo a ringraziare il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per le parole dette chiare, senza equivoci, che ha espresso ieri davanti al corpo diplomatico, di condanna verso quello che sta accadendo a Gaza. E' un massacro che deve avere fine” ha proseguito la sindaca. “Il Presidente della Repubblica ha alzato la voce ed ha detto quello che vorremmo sentire da tutti i livelli istituzionali e che purtroppo non sentiamo dovunque: bisogna esprimere una posizione chiara perché quello che sta facendo Netanyahu è un massacro che viola totalmente i diritti umani. Ricordiamoci che ogni volta che muore un bambino muore il mondo e troppi bambini stanno morendo in questo momento".

"In un mondo attraversato da conflitti, crisi umanitarie e disuguaglianze crescenti, la nostra Costituzione continua a rappresentare una bussola salda: ci orienta verso la pace, la giustizia sociale e la solidarietà come condizioni imprescindibili per una convivenza civile. Come ha recentemente affermato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la pace si costruisce attraverso l’affermazione dei diritti, la tutela della dignità umana e la responsabilità collettiva”.

“La pace, - ha concluso la sindaca - non è solo l’assenza di guerra, ma la presenza concreta di giustizia, equità e rispetto reciproco. In questo senso, ogni gesto quotidiano di impegno civico, ogni scelta orientata all’inclusione e alla coesione sociale, contribuisce in modo autentico alla costruzione di un futuro più giusto e più umano per tutte e tutti. La nostra Repubblica si fonda sulla partecipazione attiva dei cittadini. È solo attraverso l'impegno di ciascuno di noi che possiamo affrontare le sfide del presente e costruire un futuro migliore.

La democrazia si rafforza con la partecipazione, la solidarietà e il rispetto delle regole comuni. Per questo, nel commemorare la nascita della Repubblica, onoriamo anche l’impegno di coloro che, come voi insigniti, con dedizione silenziosa e costante, contribuiscono a rendere l’Italia un Paese più giusto, più coeso e più fedele ai principi democratici su cui è fondata”.

“Per riaffermare il protagonismo delle generazioni Z e Alpha, che non sono solo il futuro ma il presente di questo mondo, il 2 giugno è la data migliore per tenere il Next Generation Fest, come lo fu nel 1946, quando gli italiani sono tornati ad essere protagonisti” sottolinea il presidente Eugenio Giani quando stamani prende la parola sul palco della quarta edizione del Next Generation Fest, in corso al Teatro del Maggio di Firenze. Ospiti dell’evento, fa notare Giani “sono tanti giovani che si affermano con il loro talento, nello spettacolo, nella scienza, nella cultura e nel volontariato”.E “mi fa piacere – spiega .

identificare tutto questo con il 2 giugno 1946. “La Toscana – aggiunge - punta sui giovani, li vuole valorizzare e far emergere. Forse rispetto ad altre generazioni sono meno iscritti ai partiti, ma sono presenti forti e riescono a esprimere un contenuto di innovazione e originalità, facendo la forza della nostra Regione”.Ringraziando ragazze e ragazzi “per essere partecipi di questo momento”, il presidente ricorda il significato fondamentale della Festa della Repubblica. “Fu un voto particolare – ricorda Giani -, un ritorno alla democrazia dopo una dura battaglia per la Liberazione e dopo che la monarchia, che si era compromessa con la dittatura, era fuggita da Roma a Brindisi dopo l’armistizio dell’8 settembre”.“Furono scelti – aggiunge – anche i costituenti che scrissero la nostra Costituzione: uno straordinario lavoro di avanguardia che mette in fila giustizia sociale, ripudio della guerra, diritto al lavoro, diritto alla salute, scuola e pubblica istruzione”.

Fu la prima volta anche del suffragio universale e del voto alle donne. “Democrazia, voto alle donne e Costituzione, tre traguardi – evidenzia Giani – che il 2 giugno ogni anno ci ricorda”.Infine il presidente torna sul dramma di Gaza e ribadisce la richiesta formulata ufficialmente nella giornata di ieri. “Nessuno discute la legittimità dello Stato di Israele, nato e riconosciuto dopo l'orrore dello sterminio degli ebrei durante la seconda guerra mondiale - afferma -, ma dobbiamo dare la stessa possibilità, quello di uno Stato libero e sovrano, al popolo palestinese”.“L’unica vera soluzione – chiosa Giani – è quella di due popoli e due stati, la difesa migliore per una popolazione oggi inerme.

I palestinesi vivono in quelle terra da duemila anni: hanno radici salde e quelle radici non possono essere strappate, perché altrimenti sarebbe un genocidio”.

EMPOLI

  La tradizione del 2 giugno a Empoli riguarda la consegna della Costituzione per coloro che hanno acquisito la cittadinanza italiana, in occasione della Festa della Repubblica. La tradizione si è rinnovata anche per il 2025, con la consegna del testo fondativo della nostra Repubblica al Cenacolo degli Agostiniani. Erano presenti il sindaco e la presidente del Consiglio comunale, che hanno rivolto parole di speranza e di incoraggiamento verso questi nuovi cittadini che dopo un lungo percorso di integrazione all'interno del tessuto sociale di Empoli ora possono godere dei diritti civili e politici.

Rispetto alla tradizionale cerimonia, il 2 giugno è stato 'festeggiato' anche all'esterno, con una parata per le vie del centro, capitanata dalla banda del CAM, con tanto di bandierine tricolori e con lo stemma del Comune di Empoli che sventolavano al ritmo di musica. La foto di rito con tutti i nuovi cittadini si è tenuta in piazza Farinata degli Uberti, simbolo della città.

All'avvio della cerimonia la presidente del Consiglio comunale ha ringraziato i presenti, per passare poi a una citazione del 'Discorso sulla Costituzione' del 1955 di Piero Calamandrei: "La costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La costituzione è un pezzo di carta, la lascio cadere e non si muove. Perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile, bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità". Essere cittadini italiani è un onore, ma pure un impegno e può essere anche un sogno per cui tutti noi ci dobbiamo impegnare affinché si rinnovi ogni giorno.

Il sindaco di Empoli si è detto estremamente contento della partecipazione a questo evento. Anche lui al compimento della maggiore età ricevette la Costituzione dall'allora sindaca Luciana Cappelli, un bel modo per inaugurare i diritti necessari per partecipare alla vita politica. Spesso invece vengono dati per scontati, la Repubblica viene bistrattata e strattonata. Quando invece la Costituzione specifica come tutti, nella loro diversità, siano soggetti agli stessi diritti e doveri. Riconoscendo la libertà di pensiero, di religione, di orientamento sessuale, la Costituzione ribadisce che ogni cittadino abbia lo stesso peso. E la comunità si riunisce anche dietro a dei simboli come la bandiera italiana e il Gonfalone di Empoli. Ci sono tutte le differenze che vogliamo, ma di fronte alla bandiera d'Italia, la nostra comunità nazionale si unisce e guai a chi mette in discussione questi momenti.

 Sono 148 i nuovi cittadini italiani residenti a Empoli censiti dal 1 maggio 2024 al 30 aprile 2025. Il 25% di loro è albanese, il 13,5% filippino, l'8% è marocchino, il 6% georgiano e altrettanti sono i cinesi e poi a scalare con percentuali minori per peruviani, romeni, indiani, moldavi. Alla cerimonia hanno partecipato poco meno di 50 nuovi italiani.

GREVE IN CHIANTI

Un passo dopo l’altro, tra i boschi e le pietre del Chianti che raccontano e rivelano nuovi tasselli del mosaico della memoria. La storia è un sentiero che si traccia nella macchia grevigiana, un soffio di ricordi che si respira, entra nei polmoni e spinge in avanti lo sguardo attento, sensibile, deciso a scavare nel passato. Rappresentanti istituzionali, volontari Anpi, cittadine e cittadini di tutte le età, alla guida di una comunità che viaggia alla ricerca di se stessa, hanno inaugurato questa mattina il nuovo sentiero della memoria Valle di Cintoia.

Si sono ritrovati in uno dei luoghi simbolo, colpiti dalla barbarie nazifascista, La Panca, e da lì, in occasione della festa della Repubblica, hanno intrapreso il nuovo percorso ispirato dalla cultura antifascista, sulle tracce di una narrazione collettiva che continua a rinnovare il patto, simbolico e concreto ad un tempo, con i valori della libertà e della democrazia. Sono questi i principi imprescindibili sui quali si costruisce l’impegno istituzionale di Greve in Chianti che continua a stimolare e promuovere progetti di partecipazione, responsabilità, cittadinanza attiva.

Il nuovo sentiero della memoria Valle di Cintoia, promosso e realizzato dal Comune di Greve in Chianti e dalla sezione Anpi di Bagno a Ripoli “Pietro Ferruzzi”, è stato inaugurato ufficialmente con una camminata aperta a tutta la comunità. Prima di dare avvio all’esperienza trekking, prima del taglio del nastro si sono alternati gli interventi del sindaco Paolo Sottani, della consigliera regionale Fiammetta Capirossi, del docente Isis-Gobetti Volta Claudio Zardo, del volontario Marco Lazzerini della sezione Anpi “Pietro Ferruzzi”, del presidente Anpi Bagno a Ripoli Luigi Remaschi.

Numerosi i cittadini e le cittadine, tra cui molti giovani, che hanno scelto di festeggiare il 2 giugno camminando alla scoperta dei luoghi della campagna chiantigiana colpiti dalle rappresaglie naziste del 1944 tra cui La Panca, Buonasera, Querceto e Venagrossa. Il gruppo si è soffermato davanti ai monumenti ai Caduti, che a distanza di ottant’anni riecheggiano nomi e vite spezzate dall’orrore della guerra, hanno ascoltato gli interventi dei testimoni sopravvissuti come Alessandro Francois che non ha mai dimenticato e, pur trovandosi alla soglia del secolo di vita, non rinuncia a condividere il proprio doloroso vissuto per tenere vivo e tramandare il ricordo dei terribili momenti trascorsi durante il passaggio del fronte.

Alla realizzazione del nuovo sentiero hanno contribuito in maniera fattiva i soci Anpi di Bagno a Ripoli che hanno georeferenziato l’itinerario. Anche gli studenti e le studentesse di una classe dell’istituto Gobetti-Volta hanno svolto un ruolo di rilievo per la loro attività di realizzazione dei testi in inglese per la cartellonistica. Si tratta di un progetto condiviso con la comunità che ha messo in campo la passione e l’impegno delle cittadine e dei cittadini che da anni lavorano e organizzano iniziative per sensibilizzare sui temi della memoria. L’iniziativa nasce da un’attività di ricerca e di studio, fondata su una capillare raccolta di testimonianze, che ha fatto emergere dal passato gli effetti devastanti del secondo conflitto mondiale sul territorio chiantigiano.

Nei giorni scorsi l’itinerario era stato mostrato in anteprima agli allievi e alle allieve della scuola secondaria di primo grado di Greve in Chianti a conclusione di un percorso educativo legato alla memoria sostenuto dal Comune, in collaborazione con l’Istituto comprensivo grevigiano, e realizzato in classe dai volontari Anpi. Circa sessanta ragazze e ragazzi, accompagnati dai loro insegnanti, sono stati accompagnati dai rappresentanti istituzionali e dai volontari della sezione Anpi “Pietro Ferruzzi” a muovere i primi passi lungo il percorso. Alla camminata hanno preso parte il sindaco Paolo Sottani, la vicesindaca Monica Toniazzi, l’assessore Giacomo Amalfitano, insieme alla testimone Annamaria Ferruzzi, alcuni rappresentanti Cai, i rappresentanti Anpi Bagno a Ripoli, alcuni rappresentanti delle associazioni e del mondo scolastico.

“Si tratta di un tragitto di rilievo culturale e ambientale che mira a coinvolgere un numero sempre più ampio di persone – dichiara il sindaco Paolo Sottani – un percorso di valorizzazione dell’identità storica del nostro territorio con cui intendiamo conferire ancora una volta un ruolo di primo piano al significato profondo del patrimonio della memoria, all’eredità di una pagina della nostra storia che rischia di non poter essere più narrata in forma diretta, data l’età degli ultimi testimoni rimasti in vita. Ritengo sia una priorità rispondere al bisogno contemporaneo di costruire esperienze di comunità che ruotino intorno al perno della memoria, credo altrettanto necessario rafforzare consapevolezza e autonomia di pensiero nelle nuove generazioni che, come istituzioni, abbiamo il compito di porre al centro di ogni azione culturale, formativa, sociale”.

Per l’assessora Monica Toniazzi la realizzazione del sentiero “è un’iniziativa che rientra in un quadro più ampio che il Comune vuole portare avanti sullo specifico tema della memoria, un percorso che si alimenterà di nuovi progetti e interventi culturali, divulgativi ed educativi da costruire insieme al tessuto associativo e al mondo della scuola”.

“Il nostro è un territorio che si è macchiato del sangue di tanti giovani e adulti, - ha concluso il sindaco Sottani - vittime innocenti degli atti criminosi del regime nazifascista. Il sentiero, corredato di segnaletica e cartelli illustra e descrive anche sul piano storico le tappe, conduce nei luoghi simbolo della Resistenza dove il desiderio e la lotta per la libertà, di cui noi oggi godiamo e che dobbiamo considerare un valore per nulla scontato da tutelare e difendere, sono stati pagati con il sacrificio della vita”.

Il percorso ha una durata di circa 4 ore e presenta un livello di difficoltà medio.

Foto gallery
Notizie correlate
In evidenza