Evento all’ABC i 27 Studi di Chopin eseguiti da Maurizio Baglini

Un appuntamento imperdibile del ciclo "Fra Settecento e Ottocento, l'epoca dei virtuosi"

Nicola
Nicola Novelli
06 dicembre 2023 23:16
Evento all’ABC i 27 Studi di Chopin eseguiti da Maurizio Baglini

FIRENZE- Quello che gli Amici del fortepiano hanno creato in via di Camaldoli è uno scrigno prezioso per gli appassionati d'arte e cultura. La conferma ieri sera con il concerto di Maurizio Baglini che ha eseguito i 27 Studi di Fryderyk Chopin, uno dei cicli più amati dal pubblico. Il celebre pianista toscano li ha suonati per l'occasione su un magnifico Pleyel del 1849, strumento prediletto dal compositore polacco, presentando l'integrale degli Études.

Si tratta di tre serie di studi per pianoforte solo, pubblicati nel 1833, nel 1837 e nel 1840: 27 composizioni, suddivise in due raccolte di 12 studi, numerate opera 10 e 25, oltre a Trois nouvelles Études per La Méthode des Méthodes di Ignaz Moscheles e François-Joseph Fétis.

Anche se non vi è certezza, considerando che Chopin iniziò a comporli all’età di 19 anni, è probabile che almeno i primi siano nati sulla tastiera del fortepiano. Per questo Baglini ha deciso di tornare ad eseguirli a Firenze ospite degli appuntamenti musicali diretti da Stefano Fiuzzi, che del pianista è stato maestro al conservatorio di Imola. Inoltre Baglini ha spiegato al pubblico fiorentino di ritenere l’esperienza sul fortepiano un passaggio fondamentale per la carriera di un musicista, poiché il precursore dello strumento moderno aiuta ad approfondire la comprensione dei compositori coevi alla diffusione del pianoforte storico.

Approfondimenti

L’esecuzione di Baglini è stata infatti coerente al suo assunto, con una sottolineatura dei passaggi tecnici più complessi, mai sovrastata dal virtuosismo. L’autentica essenza di “palestra della tastiera” dei 27 Studi ne fanno del resto un’esecuzione difficile da rendere omogenea e coerente, a meno di non snaturarne il significato originario.

Il pubblico che gremiva la sala dell’Accademia Bartolomeo Cristofori ha divorato uno a uno i frammenti dell’integrale chopeniana, sino al bis, in cui Baglini si è prodotto in una commovente Berceuse op. 57 che ha lasciato senza fiato i fortunati presenti. Come ha spiegato al termine l’artista pisano, al di là della sua tecnica pianistica rivoluzionaria che mise in seria difficoltà i primi esecutori, la capacità compositiva del genio polacco trascende la scelta dello strumento usato per eseguire i suoi capolavori eterni.

Nella prima metà del XIX secolo, quando Chopin componeva ed eseguiva i suoi Studi, via di Camaldoli era probabilmente una delle strade più malfamate dell'Oltrarno fiorentino. Due secoli dopo, grazie anche agli Amici del fortepiano è divenuta un’oasi di musica, dove l’arte risuona. Prossimo ed ultimo appuntamento del programma 2023 dell’ABC, martedì 19 dicembre, alle 20:30, con le sonate op. 101 e 106 di Beethoven eseguite da Jin Ju al fortepiano John Broadwood.

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