Eugenio Giani sui rifiuti fa arrabbiare destra e sinistra

Rispondono subito Lega Salvini e Partito comunista Italiano. Rifondazione Toscana: "Gli ambientalisti che ne pensano? Noi impegnati a costruire, con altri, una valida alternativa"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 giugno 2020 14:18
Eugenio Giani sui rifiuti fa arrabbiare destra e sinistra

Il candidato presidente della Regione Toscana Eugenio Giani è intervenuto sulla necessità di vedere concretizzato un progetto di termovalorizzatore sul territorio toscano. Nel corso di una videoconferenza Facebook con gli amministratori PD della provincia pistoiese, Giani pone questa necessità di ripiego rispetto ad una possibile mancata realizzazione del Bioraffinatore Eni di Stagno. Il video, detto per inciso, non è più disponibile nel profilo facebook di Giani, ma è stato visto e scaricato e adesso gira sui social. L'attuale presidente del consiglio regionale ha affermato che se a Livorno non dovesse sorgere la bioraffineria nel sito Eni, lui è disponibile a rispolverare l'antica idea dell'inceneritore, aggiungendo che “a costo di essere impopolare”, una volta individuato il sito, che con molta probabilità potrebbe essere l'Eni di Stagno, andrebbe “a diritto coi carri armati” perché, secondo lui, la gestione dei rifiuti in Toscana è più da Sud che da Nord ed occorrono i termovalorizzatori.

“Pur non esistendo ragioni nell’aver posto una condizionalità tra tanto diversi impianti, Giani palesa la evidente preoccupazione per il ritardo storico con il quale il PD della regione Toscana inizia a fare i conti -commenta l'on. Manfredi Potenti (Lega), segretario Commissione Bicamerale di inchiesta ciclo illecito dei rifiuti- Questo loro dramma interiore è dato dalla totale assenza, alle spalle della raccolta differenziata, di un sistema di trattamento e di distruzione termica della parte irrecuperabile o non allocabile sul mercato del rifiuto selezionato.

Non deve stupire che alle soglia di una storica campagna elettorale, il PD si confronti con se stesso e con la sua fallimentare vicenda regionale. Un partito che ha gestito ma non ha governato, lasciando che la gran parte della spazzatura toscana, compresi i rifiuti speciali, continuassero a fluire nelle ormai straboccanti montagne artificiali delle discariche del territorio. Non una visione, non un progetto di lungo periodo, ma soluzioni tampone, da sempre gestite con una blindatura politica esercitata dalle amministrazioni di sinistra attraverso le piccole e parcellizzate società partecipate, i cui vertici provenivano più da storie di partito che non da quelle dell’impresa.

Aziende che sono oggi, con il PDS, DS, PD che le ha create, ad un bivio esistenziale, alla soglia dell’esaurimento delle idee e degli spazi di conferimento, in una confusione di indirizzi industriali alternativi nella sfrenata competizione coi colossi del settore privato”.

“Se Giani arriverà con i carri armati, farà anche presto a doversene tornare a casa, perché siamo pronti a fargli capire che gli atti di forza, a Livorno, non lo porteranno da nessuna parte. Troverà noi comunisti e tanti come noi ad opporsi ai suoi scellerati modi, pronti a difendere la salute dei cittadini e del territorio in una maniera che neanche se la immagina. Mi rivolgo ai potenziali elettori del Pd, quelli indecisi che credono di scegliere il 'meno peggio' per non votare la Destra, affinché alle prossime elezioni regionali non votino un personaggio del genere, uno che parla come Trump e Salvini ed usa parole dispregiative, sprezzanti, verso una città e un territorio che invece devono essere coinvolti nelle scelte che li riguardano” Così si esprime Luigi Moggia, segretario provinciale del Pci di Livorno, nel commentare le parole usate dal candidato del Pd alla presidenza della regione Toscana “Oltre ad usare toni da sceriffo, Giani sembra far intendere che, secondo lui, ci sono toscani che hanno più diritto di altri toscani, quelli dell'interno rispetto a quelli della costa, a vivere in ambienti sani e questo è inaccettabile”, continua Moggia.

“Ma soprattutto usa toni inopportuni, per non dire violenti, nei confronti delle comunità locali, dicendo che se l'Eni non concluderà entro un anno e mezzo su Stagno, provvederà lui a sbrogliare la situazione, andando 'addosso' alla popolazione per imporre l'impianto. Si tratta di espressioni dal modo e dal contenuto decisamente antidemocratico, che come comunisti respingiamo e rimandiamo al mittente, denunciando al tempo stesso il pericolo a cui i cittadini sarebbero esposti qualora un personaggio del genere dovesse diventare il governatore della Toscana”.

E infine: “Chiediamo al sindaco di Livorno, Luca Salvetti, di prendere posizione chiara e definitiva su una tematica come quella ambientale e del diritto alla salute dei cittadini, che nella nostra zona, anche secondo lo studio specializzato Sentieri, fa registrare numeri insostenibili per quanto riguarda deceduti e malati, sperando che non vi sia al orizzonte un ennesimo cambio di rotta od un appiattimento delle giunte locali sulle posizioni del Pd regionale”.

"È raggelante e nel contempo avvilente ascoltare le dichiarazioni di Eugenio Giani -interviene la Segreteria regionale Rifondazione Comunista- sul tema rifiuti e impianto bio gas a Livorno. Raggelante perché uno che evoca i carri armati per fare gli inceneritori è semplicemente un pericolo per la tenuta democratica. Altro che centro sinistra. Qui si fa impallidire Craxi col suo decisionismo, e addirittura Scelba. Che cosa vuol fare Giani? Sparare sulla folla, seppur per metafora? Per di più sempre con l uso della prima persona singolare.

Tipico di una concezione apertamente personalistica della politica. Nel merito le cose non vanno meglio. Si qualifica il nord del paese come migliore del sud perché ha 14, si dice che ci vuole un inceneritore perché se no aumenta la Tari. Con Giani siamo all’anno zero della ignoranza politica. Un serio piano di economia circolare senza inceneritori non solo è l unico modo per non asfissiare la Toscana (non esistono caro Giani inceneritori che non producano inquinanti e diossine) ma è anche conveniente economicamente (lo sa Giani che in Germania non si fanno più inceneritori da 30 anni e dove la raccolta differenziata spinta, tariffa puntuale ecc sono applicate le tasse sui rifiuti sono sensibilmente più basse?) Giani sarà bravo a fare cene con i poteri forti, a tagliare nastri ma è uno che guarda al passato e a quello (con buona pace di Confindustria Toscana, che legittimamente fa i suoi interessi particolari) ci vuole inchiodare.

Gli elettori ambientalisti, quelli autenticamente di sinistra, vogliono veramente uno così alla guida della regione? Noi con altri gli offriremo un alternativa valida e concreta"

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