Estate al volante: guida scalzi o in ciabatte, manca il divieto

Il quesito posto all'avvocato Visciola verte su un caso tipicamente stagionale

Roberto
Roberto Visciola
07 luglio 2017 13:11
Estate al volante: guida scalzi o in ciabatte, manca il divieto

Mettersi alla guida in condizione di estrema sicurezza al ritorno da un luogo di villeggiatura rischia di diventare un rebus di interesse collettivo.La Rubrica legale di Nove da Firenze raccoglie un quesito particolarmente puntuale e dall'interpretazione della lacuna legislativa potrebbero scaturire interessanti riflessioni. Si tratta di un caso dibattuto spesso sul ciglio delle strade frequentate dai vacanzieri, lungo le tratte che dalle città portano al mare. Molto spesso le forze dell'ordine si trovano a dover interpretare la situazione, in alcuni casi a seguito di sinistri sono le autorità giuridicamente competenti ad occuparsi del caso prendendo in esame anche le eccezioni sollevate da parte delle compagnie assicurative.  

Gentilissimo Avvocato Visciola,al termine di un weekend estivo, rientrando dal mare, mi son trovato, stante un imprevisto infortunio del guidatore, a dover guidare in autostrada con le uniche calzature che avevo a disposizione, ovvero un paio di infradito. Nel caso in cui mi avessero fermato, sarei stato multato?

Gentile Signore,l'interrogativo che mi pone è un classico interrogativo della stagione estiva: si può guidare con sandali, infradito, ciabatte o addirittura scalzi?Premesso che il consiglio è quello di avere sempre a disposizione calzature tradizionali, stante la maggiore comodità d'uso alla guida, da un punto di vista normativo non sussistono divieti espressi in tal senso.Il codice della strada, un tempo, vietava espressamente di guidare scalzi o con calzature non chiuse.Oggi l'evoluzione tecnica degli autoveicoli e la minore diffidenza verso i medesimi, hanno fatto sì che il nuovo codice della strada non contempli più un divieto di tal genere.

La norma di riferimento è costituita dall'art. 141 Codice della strada, il cui secondo comma così dispone: “Il conducente deve sempre conservare il controllo del proprio veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza, specialmente l'arresto tempestivo del veicolo entro i limiti del suo campo di visibilità e dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile”. Detta disposizione è assolutamente generica e dunque rimane a discrezione del guidatore valutare le modalità di guida che consentano il pieno controllo del veicolo.

Ma tale discrezionalità di valutazione è rimessa anche agli altri soggetti che potranno esser chiamati ad intervenire, ovvero: all'autorità che, valutate le circostanze, potrà decidere di infliggere la multa; al giudice, chiamato eventualmente a decidere nel caso concreto; alla compagnia di assicurazioni coinvolta, che potrà appellarsi alla tipologia di calzature indossate per escludere il risarcimento.Sul sito della Polizia di Stato viene affrontato il tema in questi termini: “Non esiste più alcun divieto dal 1993 circa l'uso di calzature di tipo aperto (ciabatte, zoccoli, infradito) durante la guida di un veicolo né è vietato guidare a piedi nudi.

Il conducente deve autodisciplinarsi nella scelta dell'abbigliamento e degli accessori al fine di garantire un'efficace azione di guida con i piedi (accelerazione, frenata, uso della frizione)”.Fermo restando, dunque, che nessuna multa potrà essere automaticamente elevata per il caso di una guida scalzi, in ciabatte o infradito, è pur sempre preferibile e consigliabile indossare calzature comode, possibilmente chiuse, non solo per evitare multe o il rischio che l'assicurazione trovi argomentazioni per escludere il suo intervento, ma anche principalmente per un motivo di sicurezza personale.Cordialmente,Avv.

Roberto Visciola

L'Avvocato Risponde — rubrica a cura di Roberto Visciola

Roberto
Roberto Visciola

Avvocato in Firenze, laureato col massimo dei voti e lode, socio fondatore dell'Unione nazionale avvocati per la mediazione, è autore di libri e pubblicazioni con importanti case editrici e riviste di settore, quali Cedam, Italia Oggi, Giustizia Civile, Gazzetta Notarile, Nuova Giuridica, Nuova Rassegna e Altalex. Svolge attività di consulenza e assistenza giudiziale e stragiudiziale principalmente nei settori del diritto amministrativo e civile, prediligendo i sistemi di ADR, quali mediazione e negoziazione assistita. robertovisciola@gmail.com

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