Migliaia di ettari di campi sono sommersi da acqua e fango tra Livorno, Grosseto e Pisa in seguito all’esondazione di fiumi e canali, tra cui il Cornia, lo Sterza - tracimato lo scorso 23 settembre - ed il Cecina dovuto all’eccezionale ondata di maltempo che si è abbattuta sulla Toscana tra ieri e stanotte. Situazione critica anche nel senese nelle zone di Pian di Cusona a San Gimignano, a Monteriggioni e Sovicille e nel pistoiese a causa di alcune frane.
Dall’inizio dell’anno sono 63 i nubifragi che hanno colpito la regione, il 75% in più rispetto allo scorso anno. Tre su quattro tra settembre ed ottobre. A dirlo è Coldiretti Toscana sulla base dell’analisi dei dati dell’European Severe Wheater Database. L’evolversi della situazione è seguita dagli uffici di Coldiretti in costante contatto con le imprese agricole interessate dall’emergenza maltempo mentre il personale sta cercando, di raggiungere le imprese per fornirgli assistenza e conforto.
Pesantissimi i danni alle coltivazioni e alle strutture con centinaia di ettari di campi coltivati con ortaggi andati completamente distrutti, olivi e vigneti sradicati e recinzioni spazzate via dalla violenza dell’acqua e del fango fuoriuscita da canali e fossi. I video, girati dagli agricoltori, sono impressionati: fiumi di acqua attraversano terreni, vigneti ed oliveti allagando tutto.
L’eccezionale quantità di acqua caduta dal cielo nelle ultime 24 ore rilevati dalle stazioni del Servizio Idrogeologico della Toscana, 175 mm a Campiglia Marittima, 132 mm a Suvereto, 130 mm a Venturina, 100 mm San Vincenzo e 100 mm a Volterra, ha fatto collassare il reticolo idraulico principale travolgendo le coltivazioni. La situazione più pesante si registra nella Val di Cornia, in particolare nella zona di Venturina, considerata la piana degli ortaggi della Toscana. L’acqua, mista a fango tracimata dal Cornia, sta defluendo attraverso i campi travolgendo le produzioni. In campo ci sono, in questo momento, centinaia di ettari di carciofi, spinaci, bietole, finocchi e cime a rape. Nel senese Coldiretti Toscana segnala grande preoccupazione per le semine autunnali e qualche difficoltà per alcune aziende che devono terminare la vendemmia.
Impossibile, al momento, anche solo azzardare il danno economico per le aziende e le colture. Ci sarà da attendere i prossimi giorni per avere un quadro definitivo.
Per informazioni https://toscana.coldiretti.it/, pagina ufficiale Facebook @coldiretti.toscana, Instagram @Coldiretti_Toscana, Twitter @coldirettitosca e canale YouTube “Coldiretti Toscana”
CONFAGRICOLTURA - “L’ondata di maltempo che ha colpito la Toscana ha causato danni alle colture di diverse zone della regione, che nel caso della Val di Cornia sono gravissimi, con particolare impatto sull’agricoltura specializzata nelle colture orticole. L’80% delle aree coltivate di questa zona strategica sono state allagate, mettendo a rischio l’intero raccolto e il futuro dei terreni”.
A dirlo è Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana, spiegando le conseguenze delle piogge intense che hanno colpito la Toscana e la Val di Cornia in particolare.
“Si tratta di conseguenze gravi in tutte le aree della Toscana che sono state investite dal maltempo, ma in Val di Cornia si può parlare di impatto devastante: ci troviamo di fronte a migliaia di ettari allagati, con coltivazioni completamente perdute e danni strutturali ai campi che ne renderanno difficile, se non impossibile, il ripristino a breve termine – spiega Neri - . È una situazione drammatica per gli agricoltori della Val di Cornia, che peraltro erano già provati da condizioni climatiche avverse negli ultimi mesi”.
“Siamo in stretto contatto con gli agricoltori locali, che temono anche per l’impollinazione e la biodiversità. Oltre ai raccolti – spiega il presidente di Confagricoltura Toscana – le infrastrutture agricole della Val di Cornia sono state duramente colpite: fossati riempiti, argini danneggiati e strade rurali impraticabili rendono ancora più difficile la gestione dell’emergenza.”
“Come Confagricoltura Toscana – prosegue Neri - abbiamo già avviato le procedure per una prima stima dei danni. Non possiamo ancora quantificare con precisione l’entità dei danni, ma è chiaro che ci troviamo di fronte a perdite enormi. Bene fa il governatore Eugenio Giani a chiedere lo stato di emergenza nazionale per facilitare l’accesso agli aiuti necessari. E’ un’urgenza assoluta”.