Esenzioni del bollo auto ai disabili

Donzelli (Fratelli d'Italia): "Colpiti a tappeto gli invalidi totali, scelta vile da ripensare immediatamente". Bugli: "Nessuna intenzione di far cassa". Contributo finanziario per le famiglie con figli minori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 febbraio 2016 23:05
Esenzioni del bollo auto ai disabili

FIRENZE- La Regione ha scritto a 2900 persone, che sono poco più del dieci per cento di tutti i 27.126 disabili esentati fino all'anno scorso dal pagamento del bollo auto. Sono coloro che negli archivi regionali risultano censiti come esenti in quanto beneficiari di indennità di accompagnamento. Se hanno chiesto un adattamento dell'auto, in funzione delle loro ridotte capacità motorie, basterà che lo facciano presente e continueranno ad usufruire dell'esenzione anche in futuro. Lo stesso accadrà se la disabilità è legata ad amputazioni plurime, handicap mentali, cecità, sordità od altri casi contemplati. Delle 2900 persone che hanno ricevuto la lettera dalla Regione, al 31 gennaio avevano pagato almeno in 220 e chi ha pagato, ma si è poi accorto di poter comunque godere dell'esenzione potrà richiedere il rimborso.

In 170 hanno presentato direttamente agli uffici regionali una richiesta di riesame delle propria posizione inoltrando opportuna documentazione per attestare il diritto all'esenzione, che ora saranno esaminate.

“La Regione Toscana fa cassa sui disabili: per il 2016 ha incluso fra le persone che devono pagare il bollo auto anche le persone ‘con limitazione della capacità di deambulazione che usufruiscono dell’indennità di accompagnamento’, prestazione economica da 512 euro annuali di cui beneficiano i soggetti mutilati o invalidi totali che non riescono a muoversi senza l’aiuto permanente di un accompagnatore, o a compiere gli atti quotidiani della vita”. E’ quanto denuncia il capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Toscana Giovanni Donzelli, sulla base della risposta fornita oggi dall’assessore Vittorio Bugli ad un'interrogazione che aveva presentato sul tema. “Abbiamo ricevuto molte segnalazioni e proteste e per questo abbiamo voluto fare chiarezza - spiega Donzelli - secondo le cifre fornite dalla giunta, la Regione ha deliberatamente inviato a 2.900 persone che risultavano fino ad oggi ‘censite come esenti’ una missiva per comunicare la cessazione dell’esenzione.

Spetta ad essi, se vorranno e potranno farlo, dimostrare di rientrare in una categoria che ha diritto ancora all'esenzione, sulla base della modifica della normativa regionale. Siamo di fronte anche ad un problema di trasparenza e corretta informazione dei cittadini - sottolinea l’esponente di Fratelli d'Italia - molte persone hanno pagato senza verificare, indotti, magari erroneamente, dall'invito arrivato nella lettera della Regione. E questo è grave, a maggior ragione perché si tratta di persone non autosufficienti.

La Regione Toscana, che si autocelebra ad esempio internazionale in ambito sociale, come il governo nazionale nel calcolo dell'Isee penalizza i disabili per recuperare qualche migliaio di euro - conclude Donzelli - un atto vile e una scelta insensata che chiediamo venga ripensata con effetto immediato". 

"Non abbiamo fatto cassa sui disabili". Risponde così l'assessore al bilancio della Regione Toscana, Vittorio Bugli, al capogruppo Fdi in Consiglio regionale, Giovanni Donzelli, che ha contestato la rimodulazione da parte della Regione di alcune esenzioni sul bollo auto. "Non è neppure vero – aggiunge l'assessore – che chi fino ad oggi ha usufruito di un'esenzione in virtù dell'indennità di accompagnamento a fronte di una limitazione nella mobilità, non ne possa usufruire domani, se rientra in un altro dei casi contemplati dalla norma". "Di fatto – precisa l'assessore – ci siamo sostanzialmente riallineati alla norma nazionale, restringendo il bacino degli esenti a quelle fattispecie in cui con tutta evidenza fosse chiaro il godimento diretto del mezzo da parte del disabile".

La Regione Toscana, per il triennio 2016-2018, ha istituito un nuovo contributo finanziario annuale a favore delle famiglie con figli minori disabili. Il contributo, che deve essere richiesto annualmente, è di 700 euro per ogni minore disabile e sarà erogato in presenza di un'accertata condizione di handicap grave. Sia il genitore che presenta la domanda, sia il figlio minore disabile devono:

  • essere residenti in Toscana, in modo continuativo da almeno ventiquattro mesi, a partire dal 1° gennaio dell'anno di riferimento del contributo;
  • devono far parte di un nucleo familiare convivente con un valore dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non superiore a 29.999 euro.

Le domande devono essere presentate entro il 30 giugno di ciascun anno di riferimento del contributo.

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