Esecutori servizi educativi: le Precarie storiche scrivono al Comune di Firenze

Bundu e Palagi: "Il loro precariato responsabilità della politica”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 ottobre 2020 11:32
Esecutori servizi educativi: le Precarie storiche scrivono al Comune di Firenze

In agosto uscì sul quotidiano "Repubblica" un articolo nel quale il sindaco Nardella lamentava il fatto di non riuscire a trovare personale per le scuole comunali, erano ancora in atto le operazioni di reclutamento.

"Siamo partiti circa a metà settembre con un contratto lungo, che a seguito alle ulteriori disposizioni del governo in merito al prolungamento emergenza Covid doveva arrivare fino al 31/01/2021 -si legge in una una lettera scritta dalle lavoratrici- Inspiegabilmente e repentinamente invece il contratto lungo si è concluso il 15/10 lasciando le scuole nel pieno caos e noi siamo stati rispediti nelle supplenze brevi (quei famosi contratti senza nessuna tutela che collezioniamo ormai da anni).

Noi, Ese brevi precari storici del Comune di Firenze, ci siamo sentiti traditi ed umiliati dal comportamento dell'amministrazione perché trattati come MERCE!!In passato abbiamo parlato con tutti gli assessori interessati, a luglio 2019 anche con assessore Martini, mentre con assessore Funaro abbiamo dialogato sul posto di lavoro. Tutti vi siete impegnati a fare il possibile per migliorare la nostra situazione che invece, torna sempre al punto di partenza. Siamo pedine spostate a piacimento dal Comune di Firenze con contratti senza diritti e sempre a disposizione per tappare i buchi.

Questa nostra situazione si protrae da troppo tempo senza ancora soluzione. Adesso ci viene comunicato che dopo questa assurda interruzione saremo ricontattati il 26/10 per riattivare il contratto lungo Covid. Speriamo sia verità! Non era più semplice allungare i nostri contratti Covid fino al 31/01/2021? Del resto abbiamo visto che avete attivato anche le agenzie interinali per aumentare il personale!!A proposito del Bando a tempo determinato vi ricordiamo che era stato già deciso di inserire il requisito di aver lavorato almeno 120 gg.

nel profilo di esecutore (vedere anche bando a tempo indeterminato). Vi sollecitiamo a fare una rettifica prima della scadenza del bando che è il 22/10".

“Era il 2018, quando tutto il Consiglio comunale di Firenze, all’unanimità, approvò una mozione in cui si impegnava il Sindaco, affinché trovasse soluzioni adeguate per gli esecutori dei servizi educativi comunali, continuamente appesi a condizioni di incertezza. Le competenze - ricordano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – chiamano in causa la Regione Toscana, la stessa per cui si è votato poche settimane fa.

Mentre il nuovo Presidente cercava equilibri per la nuova Giunta, ecco che un'intera classe lavoratrice si è sentita umiliata, come hanno scritto gli Esecutori dei Servizi Educativi - Precari storici del Comune di Firenze, in una nota del 18 ottobre 2020. Denunciano di essersi sentiti garantire un prolungamento di emergenza Covid-19 fino al 31 gennaio 2021, che invece è stato poi interrotto brutalmente il 15 ottobre. A seguire sembra che il 26 ottobre sarà riattivato il contratto bloccato.

Con la vita delle persone e con il loro lavoro non ci si dovrebbe permettere di comportarsi così. Verificheremo brevemente gli atti dell'Amministrazione e ci uniremo alla voce di chi chiede garanzie e risposte. Nel frattempo – aggiungono Palagi e Bundu – vogliamo esprimere tutta la nostra solidarietà alla classe lavoratrice che ha alzato la sua giusta e necessaria voce di protesta. La Giunta deve ascoltare anche la richiesta di inserire nel bando a tempo determinato il requisito dei 120 giorni di lavoro necessari per accedere al profilo di esecutori. Gli anni passano, la precarietà si fa sempre più pesante e dalle istituzioni sarebbe l'ora che arrivassero soluzioni, non solo ascolto e comprensione, con atti votati a fine consiliatura a cui poi si evita di dare seguito (ma il Sindaco e la maggioranza si vantano di essere rimasti gli stessi, quindi non sarà una scusa che potranno usare!)”.

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