Erosione: finanziati tutti gli interventi sulla costa

Elba: progetto di ripristino per fermare il deturpamento del lungomare di Marciana Marina

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 luglio 2020 18:16
Erosione: finanziati tutti gli interventi sulla costa

L’estate 2020 porta con sé una tappa importante sul fronte del ripristino della costa toscana: la Regione è riuscita a finanziare tutte le richieste pervenute dagli enti locali nell’ultimo anno per recuperare l’erosione degli arenili. Al momento quindi tutti i progetti di recupero della costa finanziabili sono coperti da risorse. Con uno stanziamento di poco meno di 3 milioni di euro, grazie alle ultime ordinanze firmate dal presidente Enrico Rossi in qualità di commissario delegato, sono stati individuati gli ulteriori interventi sulla costa a seguito dell’eccezionale evento di fine ottobre 2018 che investì pesantemente il litorale toscano. Sono sei gli ultimi cantieri finanziati, due in provincia di Grosseto a Monte Argentario e a Follonica, uno in provincia di Pisa a Tirrenia e tre in provincia di Livorno cioè all’isola d’Elba (Porto Azzurro, Portoferraio e Marciana). Inoltre, utilizzando le risorse dei fondi europei FSUE, il commissario Rossi ha individuato e finanziato altri 5 ulteriori interventi per un totale di 1 milione e 100 mila euro: uno in provincia di Grosseto, a Scarlino, tre all’isola d’Elba (Sant’Andrea, Procchio e Seccheto) e uno a Pisa, a Tirrenia.

“Questo ultimo atto conclude un percorso del mandato che la Regione ha disegnato dopo aver ereditato questa funzione dalle Province all'inizio del 2016 – ha detto l’assessore Federica Fratoni - Abbiamo elaborato un grande intervento di programmazione e al tempo stesso abbiamo investito molte risorse in una visione unica. Con quest’ultima azione la giunta vuole dare un segnale di fiducia per il futuro, già per il 2021 ci sono le risorse pronte per proseguire con il lavoro”.

Il maxi intervento dopo la mareggiata del 2018: il masterplan

A seguito della eccezionale mareggiata del 2018 e dei conseguenti stati di emergenza nazionale e regionale, la Regione aveva redatto un masterplan della costa. Grazie alla sinergia con i comuni interessati è stato possibile intervenire su 40 siti del litorale toscano per ripristinare lo stato dei luoghi a seguito dell'evento, sfruttando il finanziamento di oltre 13 milioni di risorse regionali. Successivamente, una parte dei lavori di ripristino della costa del masterplan è stata finanziata dallo Stato (per circa 9 milioni di euro), consentendo così al presidente della Regione in qualità di commissario delegato di estendere il masterplan della costa anche a ulteriori interventi di riequilibrio della fascia costiera. L’azione regionale conseguente la mareggiata di fine ottobre 2018 si inserisce nelle numerose attività in merito alla tutela della fascia costiera che la Regione Toscana, a seguito del riordino istituzionale, ha attivato dal 2016.

L’azione della Regione per il recupero della fascia costiera

Monitoraggio, implementazione del quadro conoscitivo, semplificazione delle procedure amministrative: sono i pilastri della strategia regionale anti erosione. Sul quadro conoscitivo l’assessorato all’ambiente ha investito negli ultimi tre anni oltre 400 mila euro. Importante in questo senso la collaborazione con il Consorzio Lamma che con la sua attività di monitoraggio a scala ha permesso di definire annualmente la linea di riva utilizzando immagini satellitari ad alta risoluzione ed aggiornare di conseguenza i tassi evolutivi della costa toscana. E’ stato grazie a questo continuo aggiornamento del quadro conoscitivo che su è reso possibile individuare i tratti critici del litorale ed attuare i necessari interventi di contrasto all'erosione costiera.

Attualmente risultano in corso (o in fase di avvio) interventi per un finanziamento totale di oltre 22 milioni di euro (di cui oltre 10 milioni provenienti da risorse regionali), in corrispondenza dei litorali di Poveromo (Massa), Marina di Pisa, Vada, San Vincenzo (attuato dal Comune), Follonica e Punta Ala. A tali importi si aggiungono le opere di manutenzione, realizzate in questi anni per un totale di quasi 600 mila euro di finanziamento regionale, sugli arenili di Marina di Massa e di Chiessi e Pomonte all'Isola d'Elba e in corrispondenza delle spiagge in ghiaia a Marina di Pisa. Particolare attenzione, infine, è stata dedicata dalla Regione anche al riordino ed alla semplificazione delle procedure amministrative sulla costa: sono state approvate le linee guida per il rilascio delle autorizzazioni per l'immersione in mare, con cui è stata disciplinata la materia e sono state snellite le procedure per alcuni interventi di manutenzione delle spiagge che possono rappresentare un valido strumento di gestione delle problematiche stagionali legate alla fruizione dell'arenile.

Recentemente, con DGR 613/2020, tale documento è stato modificato al fine di aumentarne l’efficacia.

La vicenda in Consiglio regionale

“Non è possibile pensare di contrastare l’erosione costiera della spiaggia portuale e della passeggiata a mare di Marciana Marina con interventi emergenziali e scoordinati. Questo è un modo per buttar via soldi e per spostare i danni nelle aree adiacenti. Oltretutto così si finisce per creare, passo dopo passo, un’ interminabile massicciata di grandi pietre che ricopre l’intero lungomare. Un vero orrore alla vista”. E’ quanto sostiene il candidato presidente della Regione per Toscana a Sinistra, Tommaso Fattori, secondo il quale occorre un progetto complessivo di ripristino “come chiede da tempo quella parte della società civile elbana mobilitata per la salvaguardia di questa importante risorsa paesaggistica ed economica dell’isola, ora firmataria di un importante appello alle istituzioni promosso da Legambiente Arcipelago”.

In tal senso, Tommaso Fattori e il collega Paolo Sarti hanno presentato una mozione consiliare che impegna la Giunta regionale a favorire quanto prima la definizione di un progetto complessivo per “fermare l’erosione e ripristinare la naturalità perduta della costa urbana marinese, con specifica attenzione al tema della portualità e del ciclo delle acque”. “E’ evidente che occorre un intervento organico che possa ripristinare e mantenere la bellezza originaria del lungomare, per il bene di Marciana Marina”, prosegue Fattori.“Alla fine di maggio sono stati avviati altri interventi spot finanziati dalla Regione Toscana che non sono adeguati a risolvere un fenomeno erosivo causato da scelte infrastrutturali e urbanistiche errate e che è destinato a peggiorare a causa dei cambiamenti climatici e dell'innalzamento del livello del mare”, ha aggiunto Fattori.

“Per garantire la tutela nel medio-lungo periodo di un lungomare unico per bellezza e storia è indispensabile definire un progetto di ripristino complessivo della costa urbana marinese e occorre farlo adesso, si è già sprecato troppo tempo e troppo denaro”.

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