Enrico Rossi: “Combattere l'ideologia razzista e liberticida dell'Isis”

Oggi a margine della manifestazione di solidarietà a Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 novembre 2015 23:18
Enrico Rossi: “Combattere l'ideologia razzista e liberticida dell'Isis”

"Quello che è accaduto a Parigi è un fatto che sconvolge l'Europa, che ne deturpa il volto. Credo davvero che si debba prendere atto che siamo in guerra e che bisogna combattere e annientare l'Isis, il terrorismo islamista. Ma bisogna anche saper distinguere. Ci sono islamici che fuggono dal terrorismo islamista. Ieri sera è accaduto quello che da tempo è realta in Siria e Iraq con attacchi, stupri, uccisioni, vittime innocenti. Il terrorismo islamista è nemico del mondo occidentale e del mondo islamico moderato e deve essere sconfitto".

Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, presente stamani, insieme a tutta la giunta regionale, al presidio di solidarietà davanti al consolato francese di Firenze. "Per sconfiggerlo – ha proseguito - temo che dovremo imparare a vivere con la paura senza però farci travolgere dalla paura. Dobbiamo riamanere ancorati ai nostri valori di libertà, solidarietà e uguaglianza e anche ai diritti dell'individuo. Questo fatto di colpire luoghi come lo stadio, un bar, un teatro è un modo per intimidirci.

Ma questo – ha sottolineato – non deve accadere e dobbiamo continuare la nostra vita, sapendo distinguere". "In questa regione – ha ricordato Rossi - ci sono decine di migliaia di islamici che producono, che mandano i loro figli nelle nostre scuole, che mandano avanti interi comparti produttivi. Questi sono nostri amici e nostri fratelli. Bisogna combattere chi vuole imporre un'ideologia razzista e liberticida. Tutta l'Europa deve capire che questa guerra non è distante, l'abbiamo alle porte di casa, il Medio Oriente è vicino, la Libia è davanti a noi".

"Adesso – ha ribadito - bisogna che tutto il mondo occidentale, Usa ed Europa, reagiscano per combattere e annientare l'Isis ovunque sia, in Medio Oriente o in Africa: scofiggerlo e eliminarlo come fu fatto con il nazismo. Non si deve aver paura a combattere, ciò che è successo a Parigi accade già a poca distanza da noi a donne, bambini, ragazzi che sono innocenti. I diritti devono valere per tutti nel mondo globalizzato. L'Europa deve essere orgogliosa dei suoi valori e della sua storia, dei sui diritti di civiltà.

E ricordo in particolare quelli conquistati dalle donne. Non deve aver paura di combattere una guerra che c'è ed è in casa. Ci vuole una reazione della politica, ci vogliono fermezza e intelligenza e soprattutto si deve dire che non si deve cedere alla paura. Se cambiassimo stile di vita, a questo puntano le stragi, daremmo una vittoria al terrorismo".

"Violenza e guerre generano solo altra violenza e altre guerre. Per questo le parole del Presidente Rossi e di diversi esponenti del Partito Democratico che evocano con nonchalance la guerra suonano quantomai inopportune e irresponsabili. E' adesso che dobbiamo lavorare per la pace, l'accoglienza, l'integrazione perchè solo così si arginano gli integralismi. Non lasciamoci andare a chi la spara più grossa: siamo di fronte ad una delle prove più dure per la nostra democrazia e per la pace, non possiamo permetterci di cadere nella facile tentazione dell'odio". Lo afferma la senatrice di Sinistra Ecologia Libertà Alessia Petraglia, commentando le parole di alcuni esponenti del Partito Democratico, tra cui il Governatore toscano Enrico Rossi.

In evidenza