Ieri sera l'edizione 2023 del volo del ciuco

Il presidente della Regione Eugenio Giani starter d’eccezione del ciuco, battezzato “Fipilino da Empoli”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 giugno 2023 12:57
Ieri sera l'edizione 2023 del volo del ciuco

Uno starter d’eccezione per la 542ª edizione del Volo del Ciuco che si è tenuto sabato sera in una affollatissima piazza Farinata degli Uberti, a Empoli. A dare il via alla discesa del ciuco dal campanile della Collegiata di Sant’Andrea è stato il presidente della Giunta della Regione Toscana Eugenio Giani, ospite della Compagnia di Sant’Andrea, l’associazione che dal 2008 organizza l’evento.

La manifestazione ha avuto un grande successo: oltre duecento i figuranti che hanno sfilato per le vie del centro. C’erano i tamburini della Compagnia di Sant’Andrea, i rappresentanti delle comunità di Pontorme e di Monterappoli; i figuranti, gli sbandieratori e i musici di Porta Fiorentina di Cerreto Guidi, gli arcieri di Montopoli. Presenti anche molti rappresentanti della politica locale che hanno aderito all’invito degli organizzatori e hanno sfilato in abiti dell’epoca: tra gli altri, il presidente del consiglio comunale di Empoli Alessio Mantellassi, gli assessori Giulia Terreni e Adolfo Bellucci, in rappresentanza dell’opposizione consiliare, Andrea Poggianti e Federico Pavese.

Nel corteo un particolare successo è stato tributato, dal folto pubblico assiepato in piazza Farinata degli Uberti e lungo il percorso che ha toccato via Ridolfi, via del Papa, piazza della Vittoria, via del Giglio e un tratto di via Roma, al gruppo dell’Armata Zenone.

Diversi i momenti coinvolgenti: don Guido Engel, proposto della Collegiata di Empoli, durante la benedizione del ciuco, ha “duettato” in quartina con l’attore umbro Gianluca Foresi, il Giullar Cortese, conduttore dell’evento in piazza Farinata. Le esibizioni degli sbandieratori di Porta Fiorentina, del Gobbo di Cicignano e di Vasago, hanno intrattenuto i presenti in attesa del volo. E poi il momento in cui, come tradizione, viene svelato il nome che, ogni anno, viene assegnato al ciuco. Quello prescelto per questa edizione, con riferimento ironico alla strada di Grande comunicazione, è “Fipilino da Empoli”.

Approfondimenti

Al termine del volo, il ciuchino di cartapesta, realizzato dagli studenti del liceo artistico Virgilio di Empoli, guidati dalla professoressa Antonella Bertelli, è stato consegnato ai bambini presenti in piazza che hanno cercato di accaparrarsene un pezzo da portare a casa.

E’ stato proprio il presidente della Regione Eugenio Giani a fare da improvvisato cerimoniere, a dare il via alla discesa dal campanile della Collegiata e a consegnare il ciuco, atterrato contro una delle colonne dei portici della piazza, ai bambini.

«Devo ringraziare Claudio Del Rosso, presidente della Compagnia di Sant’Andrea che mi ha dato questa opportunità – è il commento di Eugenio Giani - Questa è una manifestazione popolare che sta crescendo come significato, come partecipazione ed è molto bella perché propone anche un rapporto con i più piccoli, con i bambini. E’ destinato a loro, alla fine, il ciuco. Questa iniziativa dà il senso di un’Empoli ricca di storia, d’altra parte si svolge nella splendida piazza che ricorda come nel 1260, dopo la terribile, quanto importante, battaglia di Montaperti, fu sancita proprio qui, a Empoli, la pace fra Guelfi e Ghibellini, fra senesi e fiorentini».

Per Giani questa rievocazione ha anche un significato personale particolare. «Il volo del ciuco ci ripropone un episodio con il vicino comune di San Miniato. Io risulto nato a Empoli, ma in realtà sono originario di San Miniato e vivo in modo confusionale il significato storico di questa manifestazione. Ma, scherzi a parte, questo episodio vuole sottolineare Empoli che trova la sua egemonia sul territorio e svolge un ruolo importante soprattutto nella pace, più che nella guerra. Empoli, che vuol dire Emporium, come centro di incontro e di sviluppo del commercio attraverso la vitalità economica di cui è sempre stata portatrice in Toscana».

La manifestazione, alla quale oltre a Eugenio Giani erano presenti il consigliere regionale Enrico Sostegni, il vicesindaco di Empoli Fabio Barsottini, gli assessori Antonio Ponzo Pellegrini e Fabrizio Biuzzi, è stata ripresa in diretta dalle telecamere di Canale 50 e Canale 88 che riproporranno la trasmissione in replica su Canale 50 (tasto 18 del telecomando) la domenica 11 giugno alle ore 22,30 e su Canale 88 Empolese-Valdelsa (tasto 88 del telecomando) martedì 13 giugno alle 21 e il giorno successivo, il 14 giugno alle ore 16,30.

La storia del “Volo” e della rievocazione

 Nel giorno del Corpus Domini un povero asinello veniva portato sul campanile e appeso a una carrucola su una corda, poi veniva fatto “volare” sulla piazza stracolma di gente in festa fino al loggiato del Palazzo Ghibellino dove la povera bestia finiva la sua corsa schiantandosi contro una delle colonne. Da come volava si facevano presagi e previsioni sull’andamento dei raccolti nei campi. Organizzata dalla prima Compagnia di S. Andrea, secondo il poema giocoso di Ippolito Neri “La presa di San Miniato” la festa tutta empolese del volo venne istituita nel 1397, proprio come sberleffo verso San Miniato, dopo la presa da parte delle truppe di Empoli del castello di San Miniato al Tedesco, ritenuto all’epoca inespugnabile.

Gli eventi raccontano che Silvera, colonnella dei sanminiatesi, al messaggero empolese che intimava la resa replicò “Rispondi pure ai tuoi gran generali che se non hanno altri moccoli che questi andranno a letto al buio, gli asin pria volar di posta si vedranno pel ciel, che la forte città coi suoi paesi cada in poter giammai degli empolesi”.

Gli empolesi escogitarono allora uno stratagemma, raggrupparono tutte le capre e le pecore del contado e dopo averle radunate nella valle ad ognuna fu appeso un lumino al collo e alle corna. Di notte il capitano Cantino Cantini si presentò sotto le mura di San Miniato con duemila fanti empolesi a chiedere la resa della città: “Son Cantino della Valle con mill’omini alle spalle, e se questi un son bastanti, laggiù ce n’è altrettanti“. Lanciato lo sguardo nella valle si vedeva un brulichio di migliaia di lumini che si muovevano verso San Miniato.

La resa fu immediata e furono aperte le porte della città agli empolesi che lo conquistarono senza colpo ferire. Quando le pecore si avvicinarono e fu scoperto l’inganno fu troppo tardi, i samminiatesi erano stati disarmati. Il feudatario di San Miniato che si era arreso venne invitato ad Empoli “dove avrebbe visto gli empolesi far volare anche lo ciuco per il cielo di Empoli“. Infatti, per commemorare la grande vittoria, i Senatori di Empoli ordinarono che il giorno seguente si facesse festa e che dal campanile un asino doveva volar per confermare le parole degli sconfitti.

La festa in ricordo venne mantenuta per alcuni secoli e si svolgeva nel pomeriggio della festa cristiana del Corpus Domini, intrattenendo le genti in attesa della processione serale.

Nel 1861 dopo l’Unità d’Italia venne proibito il volo per legge, non solo per la crudeltà del volo, ma soprattutto per il messaggio di odio che inviava verso un paese vicino. L’evento è stato ripreso nel 1981 come evento rievocativo, con sfilata in costume d’epoca e volo di un finto ciuco, protrattosi per alcuni anni insieme al collaterale Torneo del giuoco della palla doppia che assegnava il Palio del Ciuco di Empoli al termine di partite fra le contrade cittadine inventate per l’occasione: Porta Fiorentina (color rosso-bianco), Porta Bocca d’Arno (giallo-bianco), Porta Senese (azzurro-bianco) e Porta Pisana (verde-bianco). Le regole del gioco erano semplici: si giocavano partite simili al calcio storico in costume di Firenze utilizzando però due palle, ognuno del colore delle due contrade che si sfidavano. Il gioco, la sfilata e il volo erano organizzati dal Comitato delle Antiche Ruzza, un gruppo di giovani volenterosi e amanti di Empoli.

La Compagnia di S. Andrea ha ripreso in mano la festa nel 2008 con la tipica sfilata storica divisa in tre castelli che formavano anticamente la Lega di Empoli, ovvero Empoli (coloro bianco azzurro), Pontorme (color bianco rosso) e Monterappoli (color bianco verde).

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