La proposta di teatro all’aperto che il centro storico di Casole D’Elsa (Siena), avvolto da duemila metri quadrati di stoffa nera, ha appena ospitato. Ben 4500 gli spettatori che in tre sere hanno gremito vie e piazze del paese toscano.
Una inedita idea di spettacolo che ha indagato i meandri dell’oscurità, il mistero e i suoi dintorni con una serie di azioni sceniche che sono state una vera e propria incursione tra le pieghe di credenze popolari, timori e grandi sorprese oltre il buio. Da una idea di Luciana Calamassi e a cura dell’Associazione “CasoleEventi”. Quella che firma e produce anche “Praesepivm”. Con il patrocinio del Comune.
Il pubblico si è trovato al centro di un luogo arcano, tra rappresentazioni noir, singolari magie e rocambolesche azioni circensi. Gli spettatori non sono stati obbligati a stare a sedere, ma si sono potuti muovere e decidere da che punto di vista volevano seguire i tanti momenti in scaletta.
«E' stata una edizione faticosa ma molto gratificante – ha spiegato Luciana Calamassi, ideatrice e regista di Borgo Nero – che ha visto ancora una volta tutto il paese protagonista. Un impegno importante che ci ha permesso di vestire Casole di nero e allo stesso tempo far vivere al pubblico tre serate diverse, con una ambientazione mai vista prima. Rispetto a Praesepivm possiamo dire che le difficoltà di realizzazione sono state le stesse, anche se per Borgo Nero abbiamo deciso di sfruttare palchi diversi dal presepe, privilegiando il centro storico rispetto alle aree verdi esterne alla parte centrale del paese.
Abbiamo puntato molto alla spettacolarizzazione di alcuni personaggi, con trucchi eseguiti da veri professionisti che hanno permesso di dare una chiave di lettura diversa agli attori. Il ringraziamento particolare va a tutte quelle persone che a vario titolo ci hanno dato una mano per la realizzazione dell'evento, che come al solito si sono rivelate preziose ed entusiaste di tuffarsi in una nuova avventura come quella di Borgo Nero».
Al centro di “Borgo Nero” c’è stato lo spettacolo di teatro di strada “Zoé” Il principio della vita del Piccolo Nuovo Teatro. Una rappresentazione con trampoli, fuoco, musica ed effetti pirotecnici che si è svolta in Piazza della Libertà. Questo è stato il gran finale di un percorso teatrale che è partito dal Palazzo Comunale svolgendosi su più palcoscenici naturali offerti dalla geometria del centro storico di Casole. Ad illuminare i passi del pubblico ci sono state tante candele, unica guida verso una probabile via della luce.
Un viaggio nell’oscurità che è stato accompagnato anche da “Kalofen” con i propri spettacoli itineranti, dai personaggi inediti del Minotauro e della Mietitrice, da Gli Inquisitori, dalla Compagnia Teatrale “Campana” e dai danzatori di Dance Group 2000.
Zoé è stata la protagonista indiscussa di una serata piena di sipari che si sono aperti e si sono chiusi di continuo. Una bella fanciulla che si è mossa su un cavallo. L’apparenza può aver ingannato, perché è stata additata come strega e fattucchiera. È riuscita a percorrere le vie del paese passando attraverso l'oscurità dei luoghi. Ha incontrato creature mostruose fino ad arrivare al compimento di una danza macabra intorno al cimitero delle anime perdute. Incontro ravvicinato con la morte, anticamera del rogo su cui lei stessa morirà.