Il Centro Pecci di Prato finalmente inizia a mostrare la sua collezione di opere che consta di circa 1200 pezzi in donate e acquisite.
La mostra si chiama Eccentrica e non poteva essere altrimenti viste le opere scelte molto diverse tra loro, circa 50, nel tempo e nello spazio, unite solo per il fatto di essere “opere d’arte” e mostrate in uno spazio adibito a questo proposito e che rimarrà costante.
La mostra si trova all’interno dell’anello che circonda il primo museo, progettato dell’architetto Maurice Nio, ed è stata allestita dallo studio Formafantasma che ha utilizzato, tra gli altri, materiali tessili, per costruire delle quinte che dividessero le opere nelle aree tematiche, quattro, scelte dal nuovo direttore che ha curato la mostra.
Approfondimenti
Una mostra tutta da gustare pensando già alle prossime opere che verranno via via mostrate nel corso del tempo.
Percorrendo il museo ho rivisto l’installazione, che occupa l’intero Centro Pecci, dieci ambienti, di Massimo Bartolini, una impalcatura di tubi da cui esce il suono che percuote e attraversa, accompagnandoci, tutte le sale e mostrando a tratti, quasi nascosti, a prima vista, i lavori storici dell’artista. Minima e importante, elegante e volatile. Un vero capolavoro.
