E' morto Raffaello Paloscia, mito del giornalismo sportivo

Ha raccontato i due scudetti della Fiorentina, i Mondiali, le Olimpiadi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 Ottobre 2025 19:40
E' morto Raffaello Paloscia, mito del giornalismo sportivo
Fotografie di Fabio Vanzi

Il giornalista sportivo Raffaello Paloscia è scomparso oggi all’età di 97 anni.

Nato a Urbino il 27 settembre 1928, dopo l’esordio al Corriere dello Sport, nell’agosto del 1950, venne chiamato da Giordano Goggioli a "La Nazione", dove ha vissuto gran parte della sua carriera, testata della quale è stato una delle firme più autorevoli e di cui ha diretto la redazione sportiva: ha raccontato i due scudetti della Fiorentina (1955-56 e 1968-69), i Mondiali di calcio, le Olimpiadi. Poi diventò il capo di quella redazione sportiva, composta anche da Giampiero Masieri, Sandro Picchi, Carlino Mantovani, Giorgio Moretti.

Raffaello Paloscia è stato anche apprezzatissimo collaboratore di "Stadio" e delle pagine sportive del "Corriere della Sera". Lasciata "La Nazione" non si accomodò in pensione ma fu, per qualche decennio, uno dei più seguiti commentatori nei talk show televisivi. Nel 2022 è entrato a far parte della Hall of Fame del Museo Fiorentina come “ambasciatore” e due anni fa è stato insignito della ‘Penna d’oro’.

Fotografie di Fabio Vanzi

“La Toscana oggi perde un testimone e conoscitore impareggiabile della storia della fiorentina e non solo, una voce autorevole e sempre garbata, un maestro del giornalismo sportivo. Sono profondamente addolorato, esprimo la vicinanza alla famiglia da parte mia e di tutta la Regione Toscana” Così il presidente Eugenio Giani appresa la notizia “Ha lasciato un’impronta indelebile, la sua passione e competenza hanno accompagnato generazioni di tifosi. Se ne va il giorno prima della partita della Fiorentina con il “suo” Bologna. Il suo esempio continuerà ad essere una guida per tanti giovani cronisti sportivi”.

“Con profondo dispiacere abbiamo appreso della scomparsa di Raffaello Paloscia, decano dei giornalisti sportivi e maestro per tanti colleghi, scomparso oggi all’età di 97 anni. La sua passione e la sua competenza hanno raccontato Firenze e lo sport italiano con entusiasmo e professionalità. Ha descritto con stile e dedizione le grandi storie dello sport, dai due scudetti della Fiorentina ai successi della Nazionale italiana di calcio senza dimenticare i suoi servizi come inviato dalle Olimpiadi: così, ha saputo trasmettere la sua passione a generazioni di giornalisti ed amanti dello sport.

Esprimo, a nome mio, dell’amministrazione e della città tutta, il più profondo cordoglio per la sua scomparsa al figlio Fulvio, giornalista, e alla famiglia. Ci stringiamo al dolore della comunità sportiva e giornalistica per la perdita di uno straordinario professionista e di un caro amico della nostra città” queste le parole della sindaca di Firenze Sara Funaro.

“Con la scomparsa di Raffaello Paloscia ci lascia un giornalista che ha raccontato momenti importanti della storia sportiva di Firenze e dell’Italia. Con i suoi pezzi ha esaltato i grandi personaggi della Fiorentina e della Nazionale facendo appassionare tanti italiani al calcio e allo sport. Ha avuto inoltre grande attenzione anche per lo sport dilettantistico del territorio. Ma è anche stato un modello per tanti giovani giornalisti sportivi che hanno potuto apprezzare prima la sua scrittura poi la sua capacità di commentatore televisivo. Mi unisco al cordoglio della sindaca Sara Funaro e sono vicina alla famiglia e al mondo sportivo e del giornalismo fiorentino e toscano”. È quanto dichiara l’assessora allo Sport Letizia Perini.

L’Ordine dei Giornalisti della Toscana, insieme al presidente dell’Ordine Nazionale Carlo Bartoli, esprimono profondo cordoglio per la scomparsa di Raffaello Paloscia, decano dei giornalisti sportivi e figura di riferimento per generazioni di colleghi: “Con Raffaello se ne va un maestro della nostra professione, anche se a lui non sarebbe piaciuto essere definito così – ha commentato Giampaolo Marchini, presidente di Odg ToscanaMa per chi ha intrapreso questa professione legata allo sport in generale e alla Fiorentina in particolare è sempre stato un punto di riferimento.

Un esempio professionale e umano. Lo ricorderò sempre per la sua disponibilità nei confronti dei giovani che si avvicinavano a La Nazione e non solo. A tutta la famiglia e a Fulvio, nostro collega, il mio personale abbraccio”.

L'Associazione Stampa Toscana, con il presidente Sandro Bennucci e tutti gli organismi dirigenti, e il Gruppo Toscano giornalisti sportivi, con il presidente Franco Morabito e il Consiglio direttivo, piangono la scomparsa di un mito della nostra professione, e si stringono alla famiglia, alla moglie Annamaria e ai figli, Alberto e Fulvio.

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