Droni sopra lo stadio: un volantino lancia l'allarme

Cosa detta la normativa vigente? Lo abbiamo chiesto a Jacopo Bianchi, pilota professionista di droni

Nicola
Nicola Novelli
11 gennaio 2024 14:31
Droni sopra lo stadio: un volantino lancia l'allarme

Da ieri molti residenti del Campo di Marte avranno notato alcuni volantini affissi attorno allo stadio Franchi, che denunciano il sorvolo di droni in occasione delle partite della Fiorentina. Nel testo viene sottolineato il pericolo, in caso di caduta accidentale, per l'incolumità delle persone.

Per approfondire nel merito la normativa, Nove da Firenze ha chiesto a Jacopo Bianchi, pilota remoto Uas con attestati Enac/Easa A2 - A1 - A3.

Bianchi, ammetterà quel drone ritratto nella foto del volantino una certa impressione la fa...

Un drone dal peso probabile di circa 900 grammi non può sorvolare persone e può sorvolare i centri abitati, solo se ha la certificazione C1. I droni da 250 grammi sono invece certificati come inoffensivi e possono sorvolare persone, anche non informate, ma non assembramenti. Per intendersi, se si stanno realizzando riprese di una partita non si sorvolano zone dove passa qualcuno.

Cosa detta esattamente la normativa vigente?

Le classificazioni che sono entrate in vigore dal 1 gennaio stabilite da Easa [n.d.r. l’Enac europeo] stabiliscono tra l'altro che i droni leggeri (da 250 grammi) vengono certificati inoffensivi, mentre quelli più pesanti possono sorvolare centri abitati, come probabilmente quello usato martedì sera allo stadio Franchi, ma non possono sorvolare nessuno. 

E' immaginabile che il drone utilizzato per riprendere la partita Fiorentina-Bologna si sia mantenuto in sorvolo sopra uno spazio sottostante inibito a chiunque. Da anni poi c’è l’obbligo di apporre l’etichetta della cosiddetta targa Qr code, generata dal sito d-flight (realizzato da Enac ed Enav, Leonardo e Telespazio) nel quale i piloti di drone sono obbligati a registrarsi.

Dunque una targa di riconoscimento che consente di risalire al proprietario del velivolo?

Esatto, come c’è l’obbligo dell’assicurazione di responsabilità civile per gli utilizzatori. Insomma la normativa entrata in vigore il 1 gennaio  è precisa e non crea fraintendimenti a chi svolge questa attività professionalmente. Piuttosto qualche preoccupazione potrebbero darla coloro che si comprano un drone online, o dalla grande distribuzione, e non sanno che devono sottostare a determinate regole.

Questi droni non hanno l’obbligo del “patentino”?

L’attestato di pilota rilasciato da Eanc/Easa è comunque consigliabile per conoscere meglio le “regole dell’aria”. Bisogna ricordare che il drone è sempre uno strumento che vola. Per svolgere l’attività come quella per le riprese in diretta di una partita di calcio, se non si hanno luoghi circoscritti, a mio parere sono utilizzabili i velivoli certificati come “inoffensivi” che hanno un peso entro i 250 grammi. Di conseguenza in caso di malfunzionamento e di caduta del drone generano un impatto minore rispetto a velivoli di peso superiore. Ritengo sia questa la tipologia di droni da utilizzare per riprese di eventi come partite di calcio, concerti e manifestazioni pubbliche.

In ogni caso, se abbiamo capito, nessun drone ha la concessione di sorvolare assembramenti

In generale è obbligatorio il volo a vista (Vlos) cioè con l'obbligo di controllare il drone mentre è in aria. Per il volo oltre la linea di vista va fatta una richiesta all’Enac. E difficilmente verrebbe data l’autorizzazione oltre la piena di vista in un centro abitato. Anche se è immaginabile che in futuro non così lontano il trasporto degli organi tra ospedale ed ospedale potrebbe consentire un sorvolo di questo tipo.

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