Domani la Giornata Mondiale dell'Alimentazione

In Italia un bambino su tre è in sovrappeso. Un toscano su tre acquista e consuma cibi ultra formulati inconsapevolmente

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 Ottobre 2025 22:09
Domani la Giornata Mondiale dell'Alimentazione

La Giornata Mondiale dell’Alimentazione è promossa ogni anno in circa 150 paesi e 50 lingue con centinaia di eventi e attività divulgative per promuovere consapevolezza sul problema della fame nel mondo e interventi a favore del futuro alimentare, delle persone e del pianeta.

Secondo i dati FAO, nel mondo oltre 3 miliardi di persone non possono permettersi una dieta sana, mentre in Europa crescono sovrappeso e obesità, anche tra i più giovani. L’Italia, pur eccellendo per tradizione gastronomica e dieta mediterranea, non è esente: un bambino su tre è in sovrappeso.

Il tema di quest’anno “Mano nella mano per un’alimentazione e un futuro migliori” fa appello alla collaborazione per la creazione di un futuro pacifico, sostenibile e sicuro dal punto di vista alimentare e invita governi, amministrazioni e comunità a lavorare insieme per trasformare i sistemi agroalimentari in modo da garantire a tutti l’accesso a una dieta nutriente e sostenibile per il pianeta.

Basta cibi ultraformulati nelle mense scolastiche

 Ad invocare un cambio di rotta sono 8 italiani su 10 che chiedono di vietare per legge la presenza di cibi precotti, confezionati e merendine nei menu delle mense scolastiche seguendo l’esempio della California, che ha recentemente approvato una norma per tutelare la salute di bambini e ragazzi rispetto alla diffusione di prodotti pieni di additivi chimici. È quanto emerge dall’ultimo rapporto Coldiretti/Censis “Mangiare bene, malgrado tutto”, dedicato alle sfide al buon cibo italiano e presentato in occasione del XXIII Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato da Coldiretti con la collaborazione dello studio The European House – Ambrosetti.

“Un toscano su tre secondo un nostro recente sondaggio – spiega Letizia Cesani, Presidente Coldiretti Toscana dal forum - acquista e consuma cibi ultra processati ma è in parte o del tutto inconsapevole del fatto che si tratti di prodotti industriali ottenuti miscelando decine di ingredienti pericolosi per il nostro organismo. Ecco perché noi genitori dobbiamo mangiare con la testa ed insegnare ai nostri figli a fare altrettanto, dando l’esempio, dedicando qualche secondo alla lettura dell’etichetta o nel capire quel prodotto come è realizzato o da dove proviene veramente: attenzioni che possono aiutarci a vivere meglio e più a lungo”.

L’acquisto ed il consumo di alimenti ipercalorici pesa sulla nostra salute e soprattutto su quella delle nuove generazioni con i bambini che sono la categoria più fragile e purtroppo anche più a rischio nello sviluppare obesità ed altre malattie croniche come il diabete. In Toscana l’eccesso di peso riguarda già un bambino su tre. Una pandemia moderna di fronte alla quale il 91% dei cittadini ritiene fondamentale introdurre forme accessibili di educazione alimentare fin dalle scuole elementari. Un’esigenza resa ancora più urgente dal fatto che, per il 62% dei cittadini, la scelta delle pietanze in casa o durante i pasti con parenti e amici è condizionata dalle preferenze dei figli o dei nipoti. Quasi l’84% degli italiani ritiene che i cibi ultra formulati, ricchi di additivi chimici, siano pericolosi per la salute.

Per evidenziare i rischi legati al consumo di tali alimenti, in occasione del forum è stato realizzato un allestimento dimostrativo con esempi concreti di prodotti di largo consumo — energy drink, snack dolci e salati, merendine confezionate, cibi precotti esposti sopra dei banchi di scuola, ad evidenziare in maniera netta i rischi che corrono i più giovani. Secondo un rapporto della Fondazione Aletheia, in questi ultimi anni sono aumentate le evidenze scientifiche che segnalano la stretta correlazione tra il consumo sistematico di alimenti ultra-formulati e la diffusa obesità che colpisce soprattutto i più piccoli e altre diverse malattie croniche.

Bevande dall’alto contenuto di caffeina e zuccheri possono favorire insonnia, ansia e disturbi cardiaci, mentre la presenza di taurina può contribuire all’insorgenza di leucemia. Le merendine industriali o le barrette energetiche, ricche di zuccheri raffinati e grassi saturi, contribuiscono a sbalzi glicemici e aumento di peso, mentre i piatti precotti o preconfezionati, come bastoncini di pesce o budini, contengono quantità elevate di sodio, conservanti e additivi che possono incidere sul rischio di ipertensione e malattie cardiovascolari.

Nonostante la crescente consapevolezza, questi prodotti restano molto diffusi, anche nelle mense scolastiche. Per questo, accanto ai cibi ultra formulati, l’allestimento propone anche un’area dedicata ai cibi sani e genuini: pane e marmellata, latte e frutta, pasta al pomodoro, pollo con patate e il classico ciambellone della nonna, a testimoniare l’importanza di una dieta equilibrata e basata su prodotti della filiera corta e dei mercati contadini.

“I cibi ultra formulati stanno compromettendo il futuro dei nostri ragazzi. – prosegue la presidente Cesani – La qualità di ciò che portiamo in tavola è una scelta che pesa sul destino del Paese: da un’alimentazione consapevole nasce una generazione più sana e più forte. L’Italia è il primo paese al mondo a riconoscere l’obesità come una malattia: è la direzione giusta per rimettere al centro uno stile di vita salutare ripartendo dalla Dieta Mediterranea e dal consumo di alimenti naturali coltivati e prodotti dai nostri contadini”. 

Prato celebra la Giornata Mondiale dell’Alimentazione con un incontro al PIN dal titolo “Alimentazione come bene comune”. Giovedì 16 ottobre presso l’Aula Magna della Fondazione PIN: una mattinata di interventi e riflessioni per approfondire il tema del cibo e della sua accessibilità.

L’iniziativa, organizzata nell’ambito del percorso di definizione delle Politiche urbane del cibo di Prato, rappresenta un momento di confronto tra istituzioni, mondo produttivo e realtà del terzo settore su uno dei temi centrali per la qualità della vita nelle città: l’accessibilità al cibo sano, sostenibile e di qualità per tutti.Durante l’incontro interverranno rappresentanti di associazioni di categoria, del mondo della solidarietà e imprenditori locali, che porteranno le proprie esperienze e proposte per costruire un sistema alimentare urbano più equo e sostenibile. L’evento è aperto al pubblico e intende promuovere un dibattito partecipato sul ruolo del cibo come strumento di coesione sociale, inclusione e sviluppo territoriale.

Subito dopo la registrazione dei partecipanti (prevista per le 9:30) ed i saluti della Presidente della Fondazione, Daniela Toccafondi, si partirà con gli interventi, moderati da Leonardo Borsacchi, ARCO Fondazione PIN Università di Firenze. Il programma prevede i seguenti interventi: “Cibo bene comune per un’Altra Idea di Mondo” di Elena Silviucci, Vicepresidente di Slow Food Toscana; “Il ruolo strategico della ristorazione per un futuro sostenibile e partecipato” di Tommaso Gei, Presidente della FIPE-Confcommercio di Pistoia - Prato; “Dal ristorante al salotto: nuove forme di convivialità” di Lorenzo Gardani, Il Pizzaiolo a Casa Tua socio Fiepet Confesercenti Prato; “Sostenibilità Alimentare: come trasformare scarti in ingredienti preziosi” di Irene Padovani, CNA Toscana Centro e Presidente Dolciari e Panificatori CNA; “Emporio Solidarietà Caritas di Prato” di Umberto Ottolina, Presidente della Fondazione Solidarietà Caritas.

L’evento si concluderà in Piazza Duomo di Prato con la degustazione di alcuni prodotti del territorio nell’ambito della XIV edizione della mostra mercato “Un Prato di Cioccolato”.

In occasione della Giornata Mondiale dell'Alimentazione 2025 domani 16 ottobre il monumento dei Quattro Mori sarà illuminato di blu. Un gesto simbolico con il quale l’Amministrazione comunale aderisce alla storica campagna di sensibilizzazione della FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura), che quest’anno celebra l’80° anniversario..

Accendendo una luce blu sul monumento simbolo della città, Livorno si unisce a questo impegno collettivo per un futuro alimentare più giusto e sostenibile.

È un onore partecipare alla celebrazione dell’80° anniversario della FAO e della Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2025 – dichiara l'assessora alla Cultura Angela Rafanelli - un momento per dare voce, con nuova forza, al diritto al cibo, alla sostenibilità, alla solidarietà tra i popoli.Quest’anno, la ricorrenza si illumina di un significato ancora più profondo con la nascita del MuNe, Museo e Rete per l'Agricoltura e l'Alimentazione a Roma : un museo che unisce arte, scienza e tradizione, e fa della cultura un ponte verso il benessere e un futuro più giusto.

Il Comune di Livorno, da sempre attento e partecipe, accende i suoi Quattro Mori per dire, simbolicamente ma con convinzione, che la lotta per la sicurezza alimentare è una responsabilità di tutti”.

Anche l'assessora Giovanna Cepparello, con delega alle Politiche del cibo, commenta favorevolmente l'iniziativa: “Aderiamo con convinzione alla giornata mondiale per l'alimentazione, convinti che il cibo muova economie, giustizie e ingiustizie, cultura e benessere, e come tale debba essere messo al centro dell'agenda politica”.

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