Domani in sciopero la polizia municipale di Firenze per l'intera giornata

Poste: sciopero degli straordinari

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 giugno 2016 22:47
Domani in sciopero la polizia municipale di Firenze per l'intera giornata

Domani, 5 giugno, il corpo della Polizia municipale di Firenze sciopera. Proclamato dalla Rsu del Comune per l'intera giornata. Gli agenti chiedono un piano di assunzioni e una riorganizzazione complessiva del lavoro che oggi è penalizzante e rischiosa per i lavoratori. Queste le richieste degli agenti della Polizia Municipale:

  • il blocco del turnover e la mancanza di un piano di assunzioni che rende la pianta organica attualmente in forza del tutto insufficiente.

    I circa 800 operatori in servizio oggi non sono in grado di coprire le esigenze del territorio

  • la mancanza di un’adeguata formazione sugli aspetti operativi : ad oggi gli aggiornamenti avvengono tramite l'invio di mail che ciascun vigile deve leggersi da solo e a casa (non è previsto un tempo da dedicare ad hoc per questo sulla carta di servizio). Di fatto creando il pericolo di una errata interpretazione della normativa
  • fornitura di nuovi mezzi di servizio a fronte di un parco macchine obsoleto e inadeguato.

    Così come inadeguato sono gli strumenti in dotazione. Basti pensare ai computer, vecchi e spesso inutilizzabili perché manca l'accesso alle banche dati, e alle dotazioni DPI inesistenti, come lo spray anti aggressione che il Comando per risparmiare 10 euro a spray ha deciso di cambiare sostituendolo con un tipo totalmente inidoneo.

  • le sedi dei distaccamenti al limite delle leggi sulla sicurezza, tanto che la Asl di recente ha fatto visita ad uno dei locali riscontrando numerose irregolarità e sanzionando il comando
  • l'organizzazione del lavoro, fortemente penalizzante, vengono richiesti servizi senza tenere presenti i rischi connessi per gli operatori di polizia municipale che si trovano a svolgere servizio come quello alla moschea di Borgo Allegri il venerdì, giorno di preghiera: 2/3 vigili in servizio antiabusivismo a fronte di 400/500 persone che tra una preghiera e l'altra diventano venditori ambulanti abusivi.

    Un problema di ordine pubblico - molto delicato perché sconfina su un tema politico-religioso - che più volte è stato sollevato con il Comando, senza ricevere risposta

  • La riorganizzazione del corpo che permetta di garantire servizi dignitosi e meno rischiosi per lavoratori non più idonei, per anzianità o per malattia; contrariamente alle intenzioni del comando che mettendo mano agli accordi pregressi vorrebbe innalzare il limite di età per i servizi notturni, con ovvi rischi per gli operatori per non parlare dei limiti che avrebbe il servizio offerto ai cittadini
  • dal punto di vista economico tutto ciò che era stato oggetto di contrattazione decentrate è sparito.

    Invece di parlare di indennità di rischio (differenziando, giustamente, chi lavora fuori con chi lavora invece negli uffici) il Comando ha pensato bene di togliere l'indennità di vigilanza a chi lavora in ufficio. In più vi sono degli emolumenti del 2014 ancora non pagati.

"Mi sento di solidarizzare con i vigili, troppe volte non rispettati da noi stessi cittadini per un antipatico compito che sono chiamati a svolgere: le multe. Ma la loro generale funzione è ben superiore e silenziosa: la vigilanza del territorio e il controllo del traffico. Queste sono funzioni fondamentali per la convivenza civile e la qualità della vita nella nostra città. Non possiamo allora non solidarizzare con loro, se sono sotto organico, se vengono sottopagati per gli incarichi più usuranti, ecc.

È inutile lamentarsi quando facciamo un incidente o abbiamo un'emergenza e li chiamiamo, e non possono accorrere subito proprio perché sotto organico, se poi restiamo indifferenti di fronte a politiche che ne frustano l'efficienza complessiva" Commenta Claudio Giudici, presidente Uritaxi Toscana e vicepresidente 4390 Taxi Firenze

Lunedì 6 giugno delle ore 13.00 alle ore 15.00 presso il Centro culturale del Dopolavoro ferroviario in via Michelucci 1 si svolgerà un’assemblea del personale applicato negli uffici postali di tutta la provincia di Firenze per affrontare la vertenza regionale avviata contro Poste Italiane.Per un mese niente straordinari per i lavoratori delle Poste delle province di Firenze e Prato.Il sindacato di categoria della Cisl territoriale ha infatti proclamato lo ‘sciopero dello straordinario e delle prestazioni aggiuntive’ dal 9 di giugno all’8 luglio prossimo per tutti i lavoratori di Poste Italiane dei settori sportelleria e recapito delle due province, per protestare contro la carenza di personale e le non più accettabili pressioni commerciali.“Ci dispiace per i clienti che in questo mese subiranno ulteriori disagi, ma sappiano che ci stiamo battendo per poter offrire loro un servizio migliore” dice Marco Nocentini, segretario territoriale Cisl Poste.“In provincia di Firenze e Prato –spiega Nocentini- il personale applicato alla sportelleria e al recapito è insufficiente a garantire i servizi ai cittadini e questo determina una situazione assai pesante.

Agli sportelli i clienti subiscono il disagio di file interminabili e scaricano poi tutta la loro rabbia nei confronti degli sportellisti. Al recapito la carenza di personale, sta mettendo in ginocchio il servizio.”“Inoltre la nuova organizzazione del recapito a giorni alterni che partirà dal 27 giugno nella provincia di Prato produrrà sicuramente grossissimi disservizi, in quanto, questo nuovo modello organizzativo già sperimentato in altre province come Arezzo sta facendo acqua da tutte le parti.“Poste Italiane –conclude il segretario Cisl Poste- non ha finora dato segni di voler sopperire a queste carenze.

Per questo abbiamo deciso di proclamare un mese di sciopero degli straordinari, per sbloccare una situazione non più sostenibile e poter offrire un servizio migliore ai nostri clienti.”

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